Musso 6,5:

tre volte su Piccoli, la seconda la più difficile chiudendogli il palo, l’ultima aiutato dal legno. Sul pezzo.

Toloi 6: pallone sanguinoso regalato al succitato bomber di Sorisole nel finale. Per il resto, non male. In diffida per il fallo su Oudin.
Hien 6: talora in soggezione di fronte a un attacco “pesante”, mancando i sincronismi soprattutto con l’attempato capitano.
Bonfanti 6,5: salva un gol fatto su Krstovic annullando le sofferenze patite dalla sua zolla per poi allargarsi con efficacia a tutta fascia, dove non passano più in tanti. Esordio dal 1′ alla terza in prima squadra dopo le parentesi piccoline col Napoli a Bergamo e col Rakow Czestochowa a Sosnowiec (30′ st Bakker sv: fuori progetto, l’Atalanta del Gasp per un laterale è un tritacarne).

Hateboer 6: la squalifica gli piove addosso come la grandine per aver usato le brusche con Dorgu, che pur pasticcione lo tiene sul pezzo.
Scalvini 6: avanza in una posizione in cui sarebbe capacissimo se solo la sentisse sua. Due tentativi da fuori infruttuosi. Del resto, senza De Roon e con la necessità del turnover, lì doveva stare, oppure avrebbe dovuto giocare da titolare Adopo. 16 minuti scarsi dietro per effetto del primo cambio.
Pasalic 6: spreca il cartellino trattenendo Ramadani dopo aver sprecato sottoporta (23′ st Adopo 6: la media tra un recupero altissimo sprecato da Scalvini e il fallo su Pongracic che causa il palo di Piccoli su punizione).
Zappacosta 5,5: ha una chance doppia verso l’intervallo e, dopo aver sbattuto su Gonzalez, la spara sopra l’incrocio (1′ st Ederson 6: un buon recupero nel finale, anche se il serbatoio non è pienissimo).

Miranchuk 6,5: fa trenta ma mai trentuno, perché alla raffinatezza e alla felicità nelle letture non corrispondere il pragmatismo richiesto dalle situazioni “spingila dentro, sennò a che serve?”.

Scamacca 7,5: a un certo punto, dopo aver lavorato per gli altri e per sé dimenticandosi Hateboer liberissimo, in avvio di secondo tempo lavora per il vantaggio di CDK e per il suor raddoppio. Se aumenta i giri, col fisico e i piedi che ha, non lo ferma la Grande Muraglia (17′ st Djimsiti 6,5: la fa da spazzino senza pretese, correggendo il tiro a un terzetto arretrato più vario di un cabaret di paste).
Touré 5,5: si agita molto, ma al dunque fa poco (1′ st De Ketelaere 7: veni, vidi, vici. Il De bello gallico del fiammingo, doppia cifra esatta in campionato e quattordici totale. Bello da vedersi, se è concreto diventa Mister Universo).

All. Gritti 6,5: 10-1-2 da subentrato e 9-5-2 da responsabile unico il suo record, sempre che non ci sia sfuggito alcunché 19-6-4 in totale al posto del suo “capo” fumantino. Infonde tranquillità e saggezza anche quando urge sbloccarla. Fossimo stati in lui avremmo anticipato il risparmio di minutaggio a Scamacca subito dopo l’esultanza per il 2-0. Non era difficile vincere al Via del Mare, era difficoltoso spianarsi la strada. Mediana assortita non bene, idem la difesa, ma non è colpa di nessuno se erano fuori De Roon, lo squalificato Koopmeiners e il lungodegente Kolasinac. Con la coperta così corta, però, risparmiare due titolari come Zappacosta e Pasalic… vabbè.