Musso 6,5:
non deve spremersi meningi e riflessi per tutto il primo tempo, ci mette sempre una certa attenzione.
Djimsiti 7: spreca il giallo su Palacios poco oltre il ventesimo, ma è deciso nella pressione su Adli per recapitare sui piedi del doppiettista il patatrac dal rinvio di Kovar. Prestazione concentratissima, la chiude anche a Schick.
Hien 6,5: Adli non è un 9 puro e lui ne trae giovamento, senza doversi dannare l’anima.
Kolasinac 7,5: 19 giorni fuori ed è come se ne avesse saltato mezzo, perché dietro fa sentire gli uncini e davanti usa la testa nell’azione per portarla avanti. Ma non ne ha ancora 90 nelle gambe (1′ st Scalvini 6: molta più fatica del compagno, anche perché nessuna delle Aspirine dà più riferimenti precisi).
Zappacosta 7,5: Holm recupera senza togliere il posto al sorano, straordinariamente intenso nel pressing e nel martellamento dalla zolla di competenza. Assistman perfetto (39′ st Hateboer sv).
Koopmeiners 7: un altro indemoniato nel fondamentale della pressione, gli fischiano falli in buona parte ipotetici. Poi gestisce dimostrando di saperlo fare bene.
Ederson 7: sradica l’attrezzo dai piedi di chiunque gli capiti a tiro, compreso il malcapitato Wirtz. Essenziale per ribaltare il fronte.
Ruggeri 7: Frimpong tocca a Kolasinac e a lui non resta che confrontarsi con un difensore come Stanisic, di fatto un braccetto. Nella ripresa si torna al caso di specie atteso e deve raddoppiare gli sforzi (46′ st Toloi sv).
De Ketelaere 6,5: pressing e forcing, ossessivi in avvio, si allentano dopo l’1-0, nonostante continui a tenere Hincapie sul pezzo. Un’occasione in croce che forse andava sfruttata meglio (12′ st Pasalic 7: ruba palla sul 3-0 e si fa sentire soprattutto in ripiegamento).
Scamacca 7,5: velo sul vantaggio, aperture, corse avanti e indietro, rifinitura. Sicuri che sia un centravanti? Su Adli pare addirittura un mastino, poi smazza l’assist per il trionfo (38′ st Touré sv).
Lookman 10: furbo, smaliziato, contropiedista, dedito ai duetti, finalizzatore. Il miglior straniero di coppe della storia dell’Atalanta, il giocatore con più statura europea. Trentesimo gol nerazzurro in 76 presenze, quindicina piena stagionale di cui 5 nella competizione, compreso l’ottavo di ritorno con lo Sporting e la semifinale bergamasca col Marsiglia.
All. Gasperini 8: non sbaglia niente, da ispiratore, esempio e vero collante dei suoi. Bravo anche a portarsi Marten de Roon in panchina. Ora, succeda quel che succeda, da quel trono non scenderà mai più.