Otto pieno a Como per doppio assistman e doppio goleador, Marco Brescianini e Mateo Retegui. Alzandosi a sinistra il bresciano di Erbusco ha dato ampiezza al gioco dell’Atalanta invero bruttina e senza sbocchi nel primo tempo, e una volta innescato il Chapita, ora a quota 16 in A e 19 in stagione, è stato incontenibile. Male Zappacosta, responsabile primo dello svantaggio.
Carnesecchi 6: senza colpe, ma dovrebbe ricordarsi che l’area piccola è roba sua.
Scalvini 6: meglio quando si propone palla al piede, benché nel deserto del primo tempo dalla cintola in su, che dal punto di vista puramente difensivo (10′ st Ruggeri 6,5: benino a quattro e nel finale, pur in termini quasi eminentemente difensivi).
Djimsiti 6,5: il suo lo fa, anche se Strefezza da falso nueve non gli dà riferimenti. Gioca molto pulito, l’assenza di Hien non s’è sentita particolarmente.
Kolasinac 6,5: bene dietro, davanti sbaglia la misura di tocchi e passaggi.
Cuadrado 6: frangiflutti di destra, a sinistra perde mordente alla prima stagionale da titolare (11′ st Brescianini 8: entra, fa l’esterno alto a sinistra e fa arieggiare l’intera manovra rifinendola per i gol decisivi).
De Roon 6: trauma cranico per la testatona a due con Perrone. Si spera non sia a rischio per Barcellona, anche se non è che stesse facendo la differenza (1′ st De Ketelaere 6,5: al netto del gol annullato per la carambola sull’avambraccio, cuce il gioco e si sacrifica dietro per spezzare la catena comasca più pericolosa).
Ederson 7: ormai la sua cifra sono i recuperi anche di dieci metri nitidissimi sulla palla. Peccato per quei due assist non buoni per i bonus fantacalcio causa offside.
Zappacosta 5: s’imbambola su una palla in uscita con allargamento del gioco dei lariani ed ecco il gol sul gobbone. E sì che a sinistra era stato l’unico a tirare fino al secondo tempo (1′ st Bellanova 6,5: dà respiro al gioco aiutando la difesa).
Samardzic 6: non fa saltare sulla sedia nessuno per ricami e invenzioni, limitandosi a essere più concreto quando fa traffico in area sulla seconda palla buona per il terminale unico. Trequartista atipico, tende a scivolare a destra e da destra. Del resto tra Da Cunha e Perrone era difficile stabilire chi fosse il portatore di palla da pressare.
Retegui 8: veni, vidi, vici. Quasi non la vede per la prima metà, poi ne tocca qualcuna in più e bastano per rimontare. Killer d’area mostruosamente efficace, un Gilardino nato per caso al di là dell’Oceano.
Lookman 6,5: nervi a fior di pelle, ma alla fine innesca Brescianini mettendo abbastanza in croce la difesa di casa in una sorta di 4-2-4 in cui lui fa l’attaccante pressatutti (33′ st Toloi 6: svetta per evitare guai da Cutrone guadagnandosi la pagnotta dopo la titolarità contro lo Sturm Graz. Se il fisico regge è un’addizione importante).
All. Gasperini 7: azzecca le mosse in corso d’opera, confermando la gran fiducia di base nelle risorse umane a disposizione che stavolta evita di lamentare come insufficienti. Chissà se avrà finalmente convinto i più scettici che chi si ferma scivola e che Brescianini, di conseguenza, cambiando ruolo e posizione può essere decisivo al pari di un big perché in fondo lo è.