Una sconfitta, quella dell’Atalanta sul campo dell’arcirivale Lazio, figlia dell’insufficiente prestazione di due terzi della difesa, della mossa sbagliata tra le linee nel primo tempo e dell’impatto pressoché nullo delle ultime due tranches di sostituzioni. Tra i migliori Matteo Ruggeri, al quarto assist stagionale di cui 3 in campionati; tra i peggiori, Gianluca Scamacca, mai in partita. 6 giocatori sotto la sufficienza di cui 5 nell’undici di partenza la dicono lunga.
Musso 5,5: battezza male il mucchio selvaggio sulla primissima palla inattiva per poi evitare il tris di Casale. Come sempre coi piedi sugli alleggerimenti dei compagni è un mezzo disastro. Vabbè che non ci si deve tuffare sempre per discolparsi, però…
Scalvini 5: sull’azione del raddoppio, tutto spaurito in trincea dimenticandosi di essersi sganciato fino al recupero di Rovella in avvio, sta a guardare Zaccagni, che tende a portarselo a spasso per il campo. E sull’ultima sponda per andare di nuovo sotto, dov’era?
Djimsiti 5: non sa o non può metterci una pezza, ma si sa che da perno è riciclato. I movimenti di Castellanos qua e là lo sorprendono. Inesistente sul matchball di Vecino.
Kolasinac 6,5: in teoria dovrebbe essere lui a uscire su Felipe Anderson e non serve aggiungere altro. Lo fa lui insaccando l’insperato 2-2 che al gong non sarà il rimedio ad alcunché. Primo gol italiano, dai difensori ne servono.
Zappacosta 6: sempre utile in appoggio, Rovella gli nega un vago conato sognando il 2 pari (36′ st Holm sv: capita sulla sponda fatale e non la stoppa, pazienza).
Ederson 6,5: pestone da Rovella sul primo corner a favore, tende ad allargarsi troppo anche in contenimento invece di stringere a fianco del partner di reparto. Nondimeno, la riapre con la terza esultanza stagionale dopo Monza e Rakow senza perdere mordente nelle due fasi. Duracell.
De Roon 6: nel primo tempo gira a un cilindro in meno e la squadra ne soffre. Nel secondo mica può cucire lui la pezza sugli sbreghi difensivi.
Ruggeri 6,5: se le cose girano storte, la squadra dipende dai suoi palloni dall’out esattamente come quando è in palla. Certo, sull’angolo fatale resta lì davanti a Musso chiedendosi cosa fare (36′ st Bakker sv: non che sia colpa sua, però Marusic mette in mezzo il pallone fatale dal suo lato).
Pasalic 5: ne sbaglia una troppo grossa per essere vera. Bocciato all’intervallo (1′ st Koopmeiners 6,5: regista attento, chiama a salire i sostituti anche se i problemi stavolta sono là dietro).
De Ketelaere 6: imbambolato e depresso per la più scalognata delle deviazioni, si ritrova verso l’intervallo lanciando Zappacosta come aveva fatto allo start con l’ingrato Scalvini e al rientro dal tunnel sfiorando il pari (25′ st Muriel 5,5: si gioca male la palla del nuovo pari sul 3).
Scamacca 5: non entra mai in partita, in attesa dell’ispirazione che non arriva (15′ st Lookman 6,5: vivacizza le manovre dal suo lato virando a destra per porgerla all’ingrato Muriel al 90′).
All. Gasperini 5,5: torna al modulo prediletto rischiando uno Scamacca non ancora a pieni giri e soprattutto rinunciando all’equilibratore umano (per un risentimento, la rivelazione posteriori) Koopmeiners. Coi primi cambi raddrizza la barca, con la terza tranche rinnova le fasce e becca la terza affondata stagionale su otto turni (troppe) proprio sul cross di un terzino.
Simoni Fornoni