Spicca la coppia d’attacco CDK-Lookman nell’Atalanta tornata alla vittoria in campionato a tre giorni dalla piccola sbornia di Europa League contro il Rakow. Il belga, rompighiaccio giovedì sera, gran fornitore di palloni prima del calo fisiologico alla distanza. L’anglo-nigeriano, invece, gran martello per la difesa del Cagliari con traversa e tante belle cose, compresa quella concreta che spiana la strada ai nerazzurri: il vantaggio da un passettino.
Musso 6: incerto coi piedi (retropassaggio di Scalvini docet) e nelle uscite (alcune, di testa e di piede, però efficaci), passa un pomeriggio da semidisoccupato.
Scalvini 6,5: se avanza sono (quasi) dolori per gli altri, se deve inseguire i lanci da dietro dando le spalle all’attrezzo un po’ meno. Chiude prima basso a destra nel quartetto arretrato e quindi da quinto sempre lì.
Djimsiti 6,5: da perno dà più affidamento di altri, che se qualche noia va sempre messa in preventivo. Finale a quattro. Spreca un giallo uscendo alto su Azzi.
Kolasinac 6: il rognino Luvumbo lo fa barcollare spingendolo di faccia piena addosso al suo portiere, e puntandolo qualche fastidio glielo procura.
Zappacosta 6: la metà esatta del bottino di legni è sua, in trincea nella ripresa salvo una folata da quasi gol.
Ederson 6: non va sopra le righe né sotto, ragione di più per la prima virata tattica (15′ st Muriel 6,5: una delizia per gli occhi la palla di ritorno al croato per il raddoppio. E pazienza se l’uno contro uno non è più roba sua).
De Roon 6,5: diga al riparo da crepe, non si lascia impressionare dai dirimpettai o in ripiegamento dalle capriole di Luvumbo che, va detto, è un brutto cliente. Non che sia da meno Viola col calcione all’inguine da capitombolo con
Ruggeri 6,5: per una volta non gioca all’indietro per metà del tempo e, anzi, sfiora il raddoppio che gli consentirebbe di schiodarsi dallo zero termico nella casella dei marcatori. Seconda metà meno positiva (35′ st Toloi sv: in mezzo a quattro).
Koopmeiners 7: lanci di altissima musicalità, tra cui l’innesco decisivo per far saltare la trincea cagliaritana, scala in mediana senza far saltare sulla sedia anima viva per affidarsi alla mera solidità.
De Ketelaere 7: punta la destra secondo il tema tattico, ma non disdegna arretramenti per lanciare un partner con cui si trova a meraviglia e soprattutto i tagli verso l’altro lato (22′ st Holm 6: poco minutaggio per ambientarsi da esterno alto a destra sulla linea dei trequartisti, chiude laterale a sinistra).
Lookman 7,5: connubio da intesa nozze d’oro-style col fiammingo. Una spina nel fianco come nella scorsa stagione, perché se parte non lo riprendi più (22′ st Pasalic 7: entra già caldissimo e chiude la pratica con grande freddezza. Bentornato al grande assente dell’ultimo scorcio d’estate).
All. Gasperini 7: giusta e azzeccata la rinuncia al tridente di coppa contro un 3-5-2 contropiedista con Makoumbou libero-spazzino aggiunto. Lo ripropone solo all’ora di gioco per 7 giri di lancetta scarsi, un LooMurDeKa inefficace. Il suo schieramento ideale è quello che funziona meglio, eccezion fatta per l’eccessivo abbassamento di baricentro in avvio di ripresa, nonostante il raddoppio sia figlio del 4-2-3-1 prima del 3-5-2 finale. La coppia davanti è stata un’iradiddio, muovendosi in continuazione, imbeccata dai lanci degli specialisti (rideclinare al singolare, prego) per fare più danni della grandine.