Musso 5,5:
niente pezze sullo svantaggio, non deve guardarsi da chissà quale rischio. E come sempre gli tocca raccoglierla dal fondo del sacco.
Scalvini 4: rovina un bell’inizio arrivando molle, scoordinato e per terra sulla zampata dell’ex. Prosegue anche peggio facendosi cogliere ingenuamente sul fatto: partita persa lì, sbracciando Buongiorno. Brutto segnale, nella serata del premio (per interposto Luca Percassi) di Italian Golden Boy.
Djimsiti sv: riposo precauzionale per Kolasinac, ma si fa male lui. Avanti un altro (19′ pt Bakker 5: entra ed ecco il gol preso, perché per mettere lui gli equilibri di fascia e difesa saltano. In più, Bellanova e pure Vlasic passano regolarmente. Ruggeri lo rimbecca).
De Roon 6: stringe al centro per il ko del nazionale albanese e pur senza colpe specifiche non risolve alcunché. A Udine farlo retrocedere per l’emergenza in difesa aveva detto male. Repetita non iuvant.
Hateboer 5,5: soffrire Vojvoda e chiunque si allarghi dalle sue parti non è un bel biglietto da visita (1′ st Holm 6: cerca il fondo scagliando discrete pallonesse prima di raggiungerlo, dietro è meno performante).
Ederson 6: recupera e riparte, ma non dategli palla a ridosso della sua area. Buono nei rientri in copertura.
Koopmeiners 5,5: trova l’onnipresente Linetty a ostruirgli la zolla, ma non è una scusante. Crea poco e non fa diga. Niente da fare: se Fra’ Martino suona le campane da dietro, in mediana il batacchio finisce in testa a chi c’è.
Miranchuk 4,5: le responsabilità del gol preso pesano ben oltre la metà sul suo sciagurato errore in uscita. Non bastano un paio di intuizioni per riscattarsi né il quasi gol al novantesimo (47′ st Adopo sv).
Lookman 6: il solo a capirci qualcosa là davanti, dovendo farla da rifinitore non riesce a mettersi in proprio. Due gran palloni a Ederson che però è troppo distante dall’obiettivo e a CDK che è quel che è. Risultato? Esce lui che è il meno peggio (1′ st Muriel 4,5: sembra indisponenza, in realtà non ha la condizione per reggere neppure da cambio in corsa).
De Ketelaere 4: duello con Buongiorno perso (riesce a procurargli il giallo al quinto fallo subìto) perché gli permette di piazzargli le mani addosso, privo di malizia com’è. Ha una chance enorme e gli tremano le gambe. La sua crisi d’identità è lo specchio di quella di una squadra persasi per strada (13′ st Pasalic 6: ha la chance di riaprirla o almeno di dimezzare il punteggio, inaugurando la miniserie di occasioni tardive).
All. Gasperini 5: anche se l’infermeria lo perseguita (Djimsiti si aggiunge a Touré, Palomino e Toloi: Kolasinac acciuffato per i capelli e preservato per il Milan) e la qualità dei sostituti e delle alternative è quella che è, ci mette del suo optando per Miranchuk e CDK dall’inizio per essere rimasto senza prime punte. Muriel come pezza per aumentare a due il numero di attaccanti non ricuce alcuno sbrego. Sarà che la squadra non gli dà garanzie sul piano qualitativo, quantitativo e fisico, ma perché insistere su gente senza il sangue agli occhi, in mancanza d’altro? C’è Vanja Vlahovic, fuoriquota della Primavera, che è entusiasta, è bravo, si muove, dialoga, tira e ne fa più d’uno in media a partita.
Simone Fornoni