Carnesecchi 6,5: decisivo nel negare a Pulisic il vantaggio subitaneo che avrebbe completamente cambiato il piano gara. Ma poi non è che debba scomodarsi troppo: solo uscite e rinvii, compresi un paio di sinistro.

Djimsiti 5,5: la caviglia infortunata con l’Udinese gli ha lasciato addosso troppa staticità, anche perché il pari arriva dal suo lato abbastanza comodamente. Leao non fa granché, lui vince praticamente un solo duello palla al piede (31′ st Kossounou sv: nemmeno il tempo di prendere le misure, anche perché il Milan a quel punto non esiste più).
Hien 7: l’1-1 di Morata è tutta fuorché colpa sua. Per il resto, lo spagnolo non tira nemmeno più nonostante sorregga sulle spalle il peso di tutto l’attacco ospite.
Kolasinac 7: sua la spizzata decisiva, sue le temibili avanzate attaccato al didietro del match winner.

Bellanova 6,5: Hernandez lo sorprende alle spalle avviando l’azione del pareggio temporaneo, ma dalla cintola in su è un martello benché impreciso nelle conclusioni.
De Roon 6,5: meno filtro di altre volte, anche se il Diavolo nel secondo tempo si morde un po’ la coda da solo. Vuoi mettere, però, l’assist su schema per il primo vantaggio.
Ederson 7,5: oltre a inserirsi per porgerla a chiunque, iniziando dall’ingrato compagno tra le linee, rincula proteggendo palla, difesa e portiere proprio sul lato dove il Milan è statisticamente più pericoloso. Mostro di costanza e utilità.
Ruggeri 6: l’anello debole della catena di sinistra, sul fuorigioco deve ancora oliare i meccanismi col resto del gruppo. Sincronizzazione in pausa, per usare il gergo Windows (47′ st Scalvini sv).

Pasalic 6: ne spreca un paio, una per tempo, sinistro e destro, facendo quasi meglio la fase di copertura (30′ st Samardizc 7,5: veni, vidi, vici, ogni sfera giocata diventa qualcosa di ficcante, di importante. Sua la palla per il tiro di Lookman all’origine dell’angolo decisivo. Che batte lui, of course: come dominare senza bonus fantacalcio).

De Ketelaere 7: apre e mostra la via, continuando a farlo dall’alto d’una visione di gioco superiore ma finendo anche per sfiancarsi troppo lontano dalla porta. Meravigliosa la scodellata da sinistra per Bellanova nella ripresa (31′ st Retegui 6: contropiede alla velocità della luce, ma Maignan non è l’ultimo arrivato).
Lookman 7: non la sua prova migliore, perché nel primo tempo tende a incartarsi, a dispetto della punizione procurata per schiodarla, e solo nella ripresa trova i varchi giusti. L’ultimo è il decisivo (45′ st Brescianini sv).

All. Gritti 7: il piccione viaggiatore vero e proprio è la sua straordinaria sintonia con il due volte di fila tribunato Gasperini. Triplo cambio-capolavoro. Per tenere fuori Samardzic dall’undici iniziale bisogna avere una dose immensa di razionalità e anche un bel pelo sullo stomaco. Ma il serbo si conferma un grande fattore part time, è da Bologna che è così. Proprio l’inizio della serie positiva lunga 14 match con 12 vinte di cui 9 di fila, record eguagliato dell’annata-Covid, in campionato.

Simone Fornoni