Il la all’azione del sorpasso, con la palla morbida e a scendere dall’out mancino per sponda-piattone Zaniolo-Lookman, la testa per riprenderla e il sinistro chirurgico per risolverla a 4′ dal 90′. La palma del migliore, nell’Atalanta che non perde la vetta con l’Empoli, spetta a un Charles De Ketelaere da sporca decina (e alla seconda doppietta di fila dopo il Cesena in Coppa Italia, terza stagionale con Berna) nella casella dei marcatori su tre fronti (5+3+2) e alle soglie della doppia cifra negli assist (oggi nessuno). 

Carnesecchi 6: un’uscita di piede e i soliti rinvii un po’ imbarazzati. Sul rigore forse non osserva il linguaggio non verbale di Esposito. Mica si può essere sempre eroi come a Cagliari.

Kossounou 6,5: dietro sembra il più in palla, eppure nemmeno lui recupera sul gol da rimessa laterale. Davanti ha falcata e intuizioni feline, ma anche misure da rivedere nei passaggi, vedi quello a Lookman a inizio ripresa, chance potenziale da tris e chiusura immediata ma rimasta in canna.
Djimsiti 6: svantaggio in mezzo alle gambe divaricate e due gol sfiorati con palo annesso. Davanti Colombo un po’ lo fa dannare (24′ st Hien 6,5: anticipa, chiude e spazza senza troppi complimenti. Il part time, quando sei un intoccabile, serve a farti ritrovare il piacere dell’essenzialità).
Kolasinac 6: il gol beccato da rimessa si dipana tutto sul lato di sua competenza e non è bello. Senza più sbagliare dietro, si fa rispettare davanti tra spizzate e altro col peso specifico che gli è proprio.

Bellanova 6: all’attivo un tiro respinto senza farsi notare né dietro né davanti (35′ st Cuadrado 6: quando prende palla è in voglia, benché il minutaggio ridotto lo penalizzi).
Pasalic 6: da vice De Roon tenta un inserimento in croce badando a non prenderle, anche se la mediana altrui non gli consente di dormire sonni tranquilli. In teoria a darla a CDK sul gioiello da 3 punti è lui.
Ederson 6,5: ci va vicino una volta per frazione, ma il grosso del lavoro è dietro. Un brasiliano di lotta e di governo è sempre gradito, mica si vive solo di girelli e sgroppate in su.
Zappacosta 6,5: pennellata alla Van Gogh per il volo d’angelo dell’1-1, ma Gyasi pur senza assist fa un po’ meglio di lui e con più costanza (24′ st Ruggeri 6,5: il re del possesso palla quando serve tenere la squadra tutta davanti. E dietro non lo sorpassano).

De Ketelaere 8: il cuore oltre alla testa, che sa usare benissimo in tutti i sensi, dice il mister. La sua caratteristica peculiare è il bello al servizio dell’utile. A doppietta imbracciata, parlare di nuovo Ilicic è tutto fuorché una bestemmia.
Lookman 6,5: non sarà la sua migliore serata, ma in campionato con quel piattone aperto di pura goduria è alla nona sinfonia per la sporca dozzina totale (24′ st Samardzic 6: ne tenta una che Cacace gli rispedisce al mittente, salvo scivolare nell’ordinaria amministrazione. Forse sperava in una maglia dal 1′).

Retegui sv: risentimento al quadricipite sinistro e ora hai voglia a giocare sempre senza riferimento centrale (21′ pt Zaniolo 6,5: sponda-assist per il primo sorpasso, ha una voglia di spaccare il mondo che si traduce ormai costantemente in un cartellino contro. Nessuna cattiva intenzione, è fisico come non mai e contendeva la palla a Esposito. Cala nel secondo tempo per assenza di autonomia sul lungo periodo).

All. Gasperini 6,5: quando a farti vincere sono le individualità, non ti resta che darne il merito proprio a queste. Diciamocelo, a parte quello obbligato i cambi non sono serviti. Va bene così.