Non è esattamente la posa della prima pietra, ma poco ci manca. E soprattutto non c’è Covid che tenga, con le minacce di lockdown assortite. Colognola, popoloso quartiere di Bergamo immediatamente a sud del quadrante urbano, vuole fortemente costruite la nuova casa della sua espressione calcistica, la gloriosa Fiorente 1946. Senza spostarla dalla sua sede naturale, il “Bepi Pesenti”, il campo dell’oratorio, all’ombra della parrocchia di San Sisto.
Il comunicato del club viola dal giglio in effigie, comunque, ne suggerisce una denominazione aggiuntiva: “Non vediamo l’ora di inaugurare e di tornare a giocare sul nostro nuovo campo da calcio, la Fiorente Arena“, si legge. Si tratta, in sostanza, della messa a norma del campo in sintetico che, non essendo più a lungo omologabile, costringe praticamente da due anni la squadra locale all’esilio, prima a Loreto, quindi ad Arcene e fino alla nuova sospensione dei campionati addirittura a Cologno al Serio. Una vicenda che ricorda in scala ridotta la Triestina del secondo dopoguerra, la “Bella Vagabonda” soggetta alla doppia occupazione jugoslava e degli Alleati della città per poi essere ospitata altrove.
“Sono ufficialmente iniziati i lavori di rifacimento del campo da calcio in via San Sisto. Un’opera attesa da tanto tempo a Colognola e che riporterà anche la Promozione a giocare le partite nella sua casa, nel suo quartiere – rimarca infatti la nota -. L’impegno del Direttivo e di tutta la società è stato incessante e anche in questo periodo di incertezza non mancherà la voglia e la determinazione di portare a termine questo progetto che darà grande lustro ai ragazzi, alle squadre e a tutto il quartiere. Tutti i ragazzi e tutte le squadre avranno un nuovo campo sintetico che li potrà ospitare per allenamenti e partite e che diventerà un punto di riferimento per la nostra società, ma anche per tutto il quartiere e i suoi cittadini”.