L’urna di Nyon non è stata certo benevola nei confronti dell’Atalanta, che sulla sua strada verso gli ottavi di finale di Champions League ha trovato semplicemente la squadra che per più volte di tutte ha sollevato l’ambita “coppa dalle grandi orecchie”: il Real Madrid.
In questo momento, i blancos non stanno certo godendo di ottima salute, anche se sono in netta crescita rispetto soltanto a qualche settimana fa, quando addirittura il tecnico Zinedine Zidane stava rischiando un clamoroso esonero.
Che succede alla Casa Blanca?
Dopo il tonfo contro lo Shakhtar Donetsk di inizio dicembre, sembrava che per Zidane fosse arrivato il capolinea: lontano dalla vetta in campionato, con un piede fuori dai gironi della Champions League, il suo Real Madrid pareva avviarsi verso una di quelle stagioni disastrose in cui cambi allenatore, giocatori, moduli ma finisce sempre male.
Invece, da quel 2-0 in Ucraina la squadra ha saputo risollevarsi, accorciando non solo in campionato, ma andandosi addirittura a prendere la qualificazione nel Gruppo B (quello dell’Inter, per intenderci) da prima della classe, nonostante la doppia sconfitta con lo Shakhtar – che era passata anche all’andata in Spagna.
Manca ancora molto tempo prima della gara di andata degli ottavi di Champions tra Atalanta e Real Madrid e spesso squadre che a dicembre erano in difficoltà, a febbraio si sono ritrovate (e viceversa). Puntare in questo periodo sul passaggio del turno dell’Atalanta può essere conveniente, magari sfruttando il bonus di Planetwin, visto che tra qualche mese la quota potrebbe anche abbassarsi.
Una rosa da paura
Certo, è difficile pensare che una squadra che può schierare così tanti campioni non sia in grado di ritrovare se stessa e di uscire da un periodo di crisi più o meno lungo, anche se il calcio ci ha abituato a sorprese anche più clamorose.
A confrontare le rose di Atalanta e Real, tuttavia, il confronto appare impietoso. Tre giocatori su tutti: Sergio Ramos, Modric, Benzema. Ramos è il capitano dei blancos, una leggenda vivente del calcio spagnolo che ha vinto tutto, tanto nel club quanto con la sua Nazionale. Modric è il Pallone d’Oro 2018, nonché finalista del Mondiale 2018 e uno dei registi più brillanti del calcio moderno, paragonabile al nostro Andrea Pirlo.
Infine Benzema, che è come il vino: più invecchia, e più migliora. Da quando Cristiano Ronaldo non è più il terminale offensivo del Real Madrid, il francese si è preso sulle spalle il peso dell’attacco e nonostante i 32 anni anche in questa stagione è il capocannoniere della squadra.