Atalanta – Roma 2-1 (2-0)ATALANTA (3-4-2-1):
Carnesecchi 6,5; De Roon (cap.) 6,5, Hien 6,5, Djimsiti 6,5; Hateboer 6,5, Ederson 6,5 (43′ st Miranchuk 6), Pasalic 6 (30′ st Scalvini 6,5), Ruggeri 6,5 (13′ st Zappacosta 6,5); De Ketelaere 9 (13′ st Lookman 6,5), Koopmeiners 7; Scamacca 8 (12′ st Touré 6,5). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 2 Toloi, 43 Bonfanti, 53 Comi, 20 Bakker, 45 Palestra, 25 Adopo. All.: Gian Piero Gasperini 7.
ROMA (3-4-2-1): Svilar 6; Kristensen 5,5 (41′ st Azmoun sv), Mancini 5,5, Ndicka 6; El Shaarawy 6, Cristante 6 (41′ st Joao Costa sv), Paredes 5,5 (1′ st Bove 6), Angelino 6,5; Baldanzi 5 (1′ st Abraham 5,5), Lo. Pellegrini (cap.) 6,5; Lukaku 6. A disp.: 1 Rui Patricio, 63 Boer; 3 Huijsen, 6 Smalling, 14 Llorente, 2 Karsdorp, 19 Celik, 59 Zalewski, 22 Aouar, 61 Pisilli. All.: Daniele De Rossi 6.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 4,5 (Meli di Parma, Berti di Prato; IV Feliciani di Teramo. V.A.R. Abisso di Palermo, A.V.A.R. Di Paolo di Avezzano).
RETI: 18′ e 20′ pt De Ketelaere (A), 21′ st rig. Lo. Pellegrini (R).
Note: serata primaverile, spettatori 14.895 di cui 12.433 abbonati e 2.462 paganti per un incasso al botteghino di 124.621 euro (rateo abbonati 266.402 euro). Ammoniti Ndicka, Koopmeiners per gioco scorretto, Gasperini al 21′ st per proteste. Occasioni da gol 20-5, tiri totali 24-9, parati 5-3, respinti/deviati 3-2, legni 2-0. Var: 1 (penalty check). Corner 6-1, recupero 1′ e 4′.
Bergamo – CDK imbraccia la doppietta sui vassoietti di platino di Scamacca, battendo in uno contro uno l’ex Mancini e Koopmeiners, appoggiandone in porta l’assist sull’uscita del portiere ospite, e l’Atalanta al ventesimo ha già la strada spianata nello spareggio-Champions con una Roma schierata malamente a specchio fino a subire tutti gli uno contro uno. Il dimezzamento dal dischetto di Pellegrini mette qualche apprensione nel finale, ma dopo un intervento risolutivo di Carnesecchi sullo stesso capitano avversario la squadra ricomincia a macinare gioco e occasioni, pur non segnando più.
Gasperini conferma otto undicesimi dei titolari, di cui solo un paio (Ederson e Scamacca) non reduci dal full time, della semifinale di ritorno di Europa League col Marsiglia, a fronte dei sette (Paredes e Pellegrini a part time) di De Rossi, che ondeggia tra più moduli difendendo comunque regolarmente a cinque. Scelta poco azzeccata alla prova dei fatti. Al 4′ la torre di Ederson a momenti provoca il flipper da autogol sull’angolo da destra di Koopmeiners: Svilar non trattiene, Scamacca quasi dal fondo cerca lo specchio che Paredes gli nega difendendo il palo sinistro. Svetta anche Djimsiti sul secondo schema di fila dalla bandierina: a lato. Di là Angelino viene stoppato in fallo di fondo dalla diagonale di Hateboer. Dal 18′ al 20′, l’apoteosi di De Ketelaere, imbeccato nel suo taglio dall’ex delle giovanili di Trigoria con finta paralizzante ai danni del volto noto valdarnese esplodendo il destro di giustezza dall’area, e lesto di lì a poco ad appoggiare ancor più da vicino in asse con la combinazione del centravanti con l’assistman olandese, bravo a girargliela evitando l’uscita bassa a valanga. El Shaarawy prova a rispondere al volo col dritto per dritto (24′) su traversone lungo del suo pendolino sinistro; a tiro della mezzora, il ’99 di Fidene sfiora appena l’ammollo del destripede di fascia Hans. Da lì, un ottovolante cronometrico da tris rimasto in canna. Il fin lì unico marcatore della serata manca la porta sempre in scia al centravanti per poi prendere il palo ancora più da vicino, nuovamente di destro. Svilar para l’ultima della serie di occasioni nerazzurre togliendo dall’angolino l’incornata di Hateboer nel gioco da quinto a quinto con Ruggeri. Al 43′ arriva il secondo legno, la punizione guadagnata dal fiammingo e calciata a giro da Koopmeiners; nel recupero, ennesima chance alle ortiche con Pasalic ad allargare troppo di mancino su invito del mattatore della serata.
Abraham e Bove sono le novità da simil 3-5-2 romanista al rientro dal tunnel, ma è ancora Dea, sempre Dea: al 7′ Scamacca la ritorna di tacco a Ederson per una telefonatina per poi mettersi in proprio sfiorando l’angolo alto alla sinistra dell’ultimo ostacolo. La replica di Bove è troppo da lontano per spaventare Carnesecchi al decimo. In capo a un poker d’orologio, ecco uno dei tre cambi simultanei, Lookman, che sgancia fuori dalla lunetta la pallonessa di Touré. Stessa sorte per la discesa in navata di De Roon. Il recupero alto di Djimsiti su Abraham agevola lo scambio con Lookman di Pasalic che trova la sbracciata di Svilar sopra la traversa. Quindi il caso da moviola col fallo da rigore fischiato a De Roon su Abraham dietro input di Lukaku: inventato di sana pianta, piede puntato sull’erba in mezzo alle gambe dell’atalantino con la fascia al braccio, ma il collega romanista può dimezzare. Koopmeiners ha già rimediato il giallo che gli farà saltare Lecce nel prefestivo, imitato dal Gasp che era a sua volta in diffida, per proteste sull’episodio riapri-match; il difensore albanese sale nuovamente in cielo sullo schema del sicuro squalificato senza successo.
Se il marcatore altrui (29′) rovescia da fermo su una rimessa laterale, è al 32′ che Carnesecchi deve rispondergli in tuffo sul rimorchio di Angelino da sinistra. Bergamaschi ora sulle gambe, ma Lukaku mastica un po’ sul lancetto di chi s’era procurato il tiro dagli 11 metri. A 3′ dal 90′ Ederson tira addosso a Svilar e Lookman sbaglia la mira di sinistro. Idem Koop su assist di Miranchuk che poi sbaglia da solo. Da mani nei capelli l’alzata di piede debole dell’olandese nell’uno-due indisturbato con ‘Mola praticamente a porta vuota a 1’30” dal gong.