Il Cholito Simeone, per il quale la distanza col Napoli si misura su quella tra il diritto di riscatto e l’obbligo o l’acquisto immediato? Marko Arnautovic di cui l’Inter vuole disfarsi ma pare un po’ su di età? Andrea Pinamonti del Sassuolo, scontabile visto che è retrocesso? Beto Betuncal, il portoghese-guineense (Guinea Bissau) dell’Everton, né giovane né vecchio (classe ’98, Giovanni il figlio d’arte è un ’95) ma reduce da soli 2 gol in Premier League? Lo juventino Arek Milik con l’assalto a Teun Koopmeiners in sottofondo? L’Atalanta si avvicina alla Supercoppa Europea col Real Madrid fra i dubbi del mercato circa la sostituzione di Gianluca Scamacca. Per la fascia destra torna in auge Raul Bellanova, sei mesi con 1 presenza – col Brescia, il 14 luglio, una ventina di minuti – dalla sessione invernale del 2020 ma mai riscattato (era del Bordeaux) col risultato che adesso il Torino vuole almeno 20 milioni per mollarlo.

Il romano ha iniziato le terapie a Villa Stuart dov’è stato operato lunedì, mentre l’altro dal crociato sinistro ricostruito, Giorgio Scalvini, lo sta facendo da tempo in sede a Zingonia. Alla ripresa del martedì fa seguito la doppia sessione del 7 agosto, sempre al Centro Sportivo Bortolotti, mentre le voci di mercato impazzano, anche su Nico Gonzalez che ha fatto ciao con la manina alla Fiorentina ma non pare servire granché alla causa nerazzurra (è un’ala, al massimo andrebbe via El Bilal Touré, allo Stoccarda) e la sottopunta-tuttocampista Matt O’Riley del Celtic, il 2001 che dovrebbe crescere all’ombra di RoboKoop.

Intanto, in attesa di affrontare anche l’ultimo test venerdì 9 al Millerntor Stadion di Amburgo contro il St. Pauli (ore 18.30), ecco le impressioni dell’allenatore Gian Piero Gasperini nella chiacchierata con uefa.com. “La Supercoppa col Real è l’apice della storia dell’Atalanta, un’occasione straordinaria anche per Bergamo. Giochiamo contro il club più titolato del mondo: C’è la sensazione di voler essere lì, di voler fare una grande prestazione e tenere testa a un club che è storicamente il più forte: un momento davvero emozionante per tutta Bergamo e per tutti i tifosi”, le parole del mister. 

“Carlo Ancelotti  è un’istituzione, l’allenatore che ha vinto di più con molti club diversi e sta facendo cose incredibili con il Real Madrid. Per me è un’occasione speciale, perché quando io allenavo le giovanili della Juventus all’inizio del secolo lui era l’allenatore della prima squadra. Sarà bellissimo ritrovarci in questa finale – la chiosa gasperiniana -. La scorsa stagione abbiamo centrato la qualificazione alla Champions League per la quarta volta in sei anni, vinto una finale su due dimostrandoci i più bravi in Europa League dopo non aver giocato al meglio in Coppa Italia e soprattutto siamo diventati un nome importante nel panorama calcistico europeo. In otto anni abbiamo cambiato pelle almeno tre volte mantenendo comunque un alto livello di competitività. Merito del sistema Atalanta”