Atalanta – Villarreal 2-3 (0-2)ATALANTA (3-4-1-2):
Musso; Toloi (cap.), Demiral (1′ st Djimsiti), Palomino; Hateboer, De Roon (9′ st Muriel), Freuler, Maehle (44′ st Zappacosta); Pessina (1′ st Malinovskyi); Ilicic, Zapata. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 66 Lovato, 13 Pezzella, 7 Koopmeiners, 88 Pasalic, 59 Miranchuk, 99 Piccoli. All.: Gian Piero Gasperini.
VILLARREAL (4-4-2): Rulli 6,5; Foyth 6, Albiol (cap.) 6,5, Pau Torres 6, Estupinan 6; Moi Gomez 6,5 (48′ st Pena sv), Capoue 7, Dani Parejo 7,5 (48′ st Trigueros sv), Alberto Moreno 6 (42′ st Pedraza sv); Gerard Moreno 7 (35′ st Iborra sv), Danjuma Groeneveld 8 (42′ st Dia sv). A disp.: 1 Asenjo, 35 Jorgensen, 22 Mandi, 2 Gaspar, 17 Dani Raba, 11 Chukwueze, 9 Paco Alcacer. All.: Unai Emery 7,5.
Arbitro: Taylor 5,5 (Inghilterra – Beswick-Nunn; IV England. V.A.R. Kavanagh, A.V.A.R. Hatzidakis).
RETI: 3′ pt Danjuma (V), 42′ pt Capoue (V), 6′ st Danjuma (V), 26′ st Malinovskyi (A), 35′ st Zapata (A).
Note: serata fredda e leggermente velata, terreno in discrete condizioni. Spettatori paganti 13.176 per un incasso di 442.490 euro. Ammoniti Alberto Moreno e Muriel per gioco scorretto, Parejo per comportamento non regolamentare. Tiri totali 20-9, nello specchio 7-6, respinti/deviati 6-2, parati 4-3, legni 3-0. Corner 3-1, recupero 4′ e 5′.
Bergamo – Il sinistro del Colonnello deviato dall’assistman del raddoppio e lo scavino di Duvan? Un risveglio tardivo. A meno 4 dal vertice entro i confini, la Bergamo del pallone stavolta sbaglia tutto sui palcoscenici internazionali fallendo di brutto l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Una prestazione carente sotto tanti punti di vista e un undici allo start poco indovinato col senno di poi. Di fronte all’obbligo di vincere per sorpassare la contendente nell’ultima partita del girone F, valgono una retrocessione in Europa League. Il doppiettista Danjuma batte il colpo e il rintocco, purtroppo per l’Atalanta, ce lo mette Capoue, uno che indossa sempre la maglia del nemico, a difesa schierata. Il recupero (per neve) del day after non porta bene a 18 anni e mezzo dal precedente del 2 giugno 2003 che costò la serie B nello spareggio con la Reggina.
Il Submarino Amarillo, vestito di un 4-4-2 chiuso alla Colantuono, approfitta immediatamente dell’incredibile l’errore in appoggio, in uscita oltre la metà campo, di Demiral, punito da Dani Parejo che basta e avanza a lanciare lungo l’autore del temporaneo 2-1 in rimonta nel pari a campi invertiti nel corridoio del vantaggio mancino in mezzo alle gambe di Musso in uscita. La reazione, immediata e rabbiosa, non trova il conforto della mira o della freddezza sottoporta, perché dopo due giri di lancetta Ilicic pesca Hateboer verso il fondo per un tiro-cross respinto da Rulli e al nono Toloi svetta fin troppo alto sulla punizione crossata dello sloveno. Gran combinazione Freuler-Pessina-Maehle all’11’, ma il danese (che coglie il palo esterno) sul tacco del brianzolo è in fuorigioco. Al quarto d’ora Rulli vola per dire di no al tiro a giro di Freuler dalla distanza, poi c’è una pausa di troppo e al 22′ è De Roon a dover sbrogliare il pericolo, perché l’autore del vantaggio, sull’apertura di Gerard Moreno, fa secco ancora il turco richiedendo la spazzata in corner prima di riprovarci col destro ma centralmente.
Di qua non trova miglior sorte la girata di testa del capitano a due terzi di tempo accarezzata dal piedino del fantasista col 72 sulla schiena. Un poker cronometrico e un contatto con le gamba di Estupinan manda per le terre proprio lo slalomeggiante Josip, quindi è ancora il portiere di casa a tuffarsi per evitare guai della schiacciata di Demiral (37′) innescato dalla bandiera destra dal compagno più tecnico. Ai valenciani per calare il bis è sufficiente un mini forcing con Moi Gomez a porgerla a Capoue per l’insaccata a fil di montante dall’area, dove nessuno lo contrasta. In avvio di ripresa, con Malinovskyi-Djimsiti per Pessina-Demiral, ecco subito il sinistraccio dal limite di De Roon, spuntato dietro Duvan sul tracciante ribattuto di Ilicic. Chiude i conti l’apripista sfruttando una puntata secca di Gerard che resiste al goffo ritorno di Palomino innescando la girata del compagno nell’angolino sul piede preferito. Malinovskyi scheggia l’incrocio su un piazzato procurato da Ilicic defilato a destra (13′) e l numero 7 altrui non centra lo specchio con una liftata (17′), appena prima dell’assurdo errore a porta libera di Zapata che prende il palo esterno in asse con Freuler e Ilicic che gli apre la via incespicando. L’ucraino l’azzecca sullo scarico di Maehle (26′). I due Moreno non spaventano Musso (35′), Ilicic trova in profondità il Toro di Cali che batte l’ultimo baluardo. Dea non bendata: una manita cronometrica più tardi la svettata del precedente sul traversone di Hateboer è troppo centrale e Muriel prende il palo. Dia sbaglia il quarto totalmente indisturbato nel recupero, ma sarebbe stato un castigo eccessivo.
Simone Fornoni