José Palomino se lo ricorderà bene l’arbitro di domenica a pranzo in casa dell’Hellas Verona. Nono minuto della ripresa, trattenuta su Manuel Lazzari e rosso diretto. Era il 27 gennaio scorso, l’Atalanta batté comunque la Lazio segnando il 3-2 con Aleksey Miranchuk in capo a un tris cronometrico. I nerazzurri, pur non coltivando memorie felici col fischietto di Nichelino, imprenditore prossimo alle 37 candeline (il 14 aprile) e figlio d’arte (di Pierluigi) nelle varie vesti, nondimeno hanno un bilancio favorevole con lui: 4 vinte su 6 con 1 pari. Le vedete sotto nello screenshot da Transfermarkt.
5 sconfitte su 7 senza risultati nulli, invece, ultima l’impresa corsara di misura con lo Spezia del 3 gennaio, il cammino con la giacchetta fluo dei gialloblù della città di Romeo e Giulietta. Assistito, per l’occasione, da Davide Imperiale di Genova e Damiano Di Iorio del Verbano-Cusio-Ossola. Quarto ufficiale Fabrizio Pasqua di Tivoli, V.A.R. Gianluca Manganiello di Pinerolo e A.V.A.R. Filippo Meli di Parma.
Più che la squadra, è l’allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini ad avere un conto aperto con Pairetto. Nell’unica altra sfida da lui arbitrata con l’Aquila capitolina, il 15 gennaio 2017 all’Olimpico, finì 2-1 per i biancocelesti (Petagna, Immobile e dal dischetto Milinkovic-Savic) con espulsione proprio del Gasp e del dirimpettaio Simone Inzaghi. Alla vigilia dell’impegno casalingo col Milan, il 12 maggio 2018, squalificato per aver protestato contro il Var – cioè Pairetto stesso – sempre contro la Lazio, la rivelazione del retroscena: “Pairetto da quarto uomo durante la partita col Genoa mi ha minacciato. È venuto da me e mi ha intimidito dicendomi che ci saremmo rivisti a Roma e che non mi avrebbe permesso certi comportamenti. Era il quarto uomo all’Epifania in casa della Roma quando fui espulso nell’intervallo: lì però avevo ecceduto per il secondo giallo a De Roon. Personalmente per me è una macchia indelebile, che mi umilia. Sono un po’ schifato”.
Il 29 aprile, nel 3-1 al Grifone, l’arbitro era Alan Fabbri di Ravenna; all’Olimpico, Luca Banti di Livorno che avrebbe presieduto la finalissima di Coppa Italia coi biancocelesti l’anno seguente col teramano Giampaolo Calvarese a capo della tecnologia a bordocampo, leggi occhi chiusi e blackout sul mani di Bastos per dire di no a Marten de Roon il 16 maggio 2019. Nello scorso luglio, nella vittoria in rimonta a Parma, l’ultima partita atalantina diretta dalla giacchetta fluo piemontese. Nonostante i rossi e i precedenti col tecnico di Grugliasco, comunque, tutto ok o quasi sul piano dei risultati.