Atalanta – Sampdoria 0-1 (0-0 )ATALANTA (3-4-2-1):
Gollini 6,5; Toloi 6, Palomino 6, Masiello sv (24’ pt Mancini 6); Hateboer 6, de Roon 6,5, Freuler 5,5, Castagne 6; Gomez 6, Pasalic 5,5 (12’ st Ilicic 6,5); Zapata 6 (21’ st Barrow 6). A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 8 Gosens, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 20 Tumminello. All.: Gasperini 6.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero 6,5; Bereszynski 6, Tonelli 6,5, Andersen 6, Murru 6,5; Praet 5,5, Ekdal 5,5, Linetty 6 (39’ st Barreto sv); Caprari 5,5 (15’ st Ramirez 7); Quagliarella 5,5, Defrel 6 (41’ st Kownacki sv). A disp.: 33 Rafael, 72 Belec, 15 Colley, 25 Ferrari, 7 Sala, 22 Tavares, 95 Rolando, 4 Vieira, 14 Jankto. All.: Giampaolo 6,5.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5 (Carbone-Lo Cicero, IV Serra; Var Fabbri e Giallatini).
RETE: 31’ st Tonelli (S).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 19.164 di cui 3.615 paganti (incasso 56.167 euro) e 15.549 abbonati (rateo 193.481,41 euro). Ammoniti Andersen, de Roon, Praet, Ilicic, Bereszynski per gioco scorretto, Linetty per comportamento non regolamentare. Corner 9-4, recupero 1’ e 4’.
Bergamo – Un lampo di Tonelli e per l’Atalanta manovriera, sfortunata (due legni) e sprecona è notte fonda. Non si segna più, le sconfitte totali in otto giornate diventano quattro con la seconda consecutiva, subìta fra le mura amiche dalla Sampdoria senza risolvere le grane pregresse. Ora la sosta dovrà trovare i necessari correttivi per invertire una rotta ormai da retrocessione (6 punti su 24).
Il primo sussulto è di Zapata, che al 12’ sgancia sull’esterno della rete il mancino innescatogli da Pasalic sull’asse con Hateboer. Un poker di cronometro e il colombiano svetta sul corner da destra di Gomez: conclusione molle centrale che Audero fa sua in presa alta. All’alba del 19’ i blucerchiati si svegliano e Gollini ha del superlavoro, prima un’uscita su Quagliarella imbeccato da Defrel e quindi un colpo di testa di Andersen servito dalla sinistra da Linetty. Due angoli contro, ma la chance più grossa è di Hateboer che sbuca in spaccata (22’) sul cross di Freuler spizzato da Zapata alzando alle stelle. Masiello, appena recuperato dalle noie all’adduttore destro, ammaina bandiera e al suo posto entra Mancini. Al 28’ solo l’incrocio dei pali nega il vantaggio a Duvan, salito in cielo sulla palla dentro da sinistra del Papu. Che per dare più peso all’attacco si alza verso la sua zolla, scheggiando il sette al 40’ su invito di Hateboer dopo un cambio di fronte. Cento secondi ed è Toloi a sfiorare il bersaglio, grazie al filtrante di Pasalic, ma il piede di Audero dice no.
Nella ripresa Gomez apre per il diagonale mancino di Pasalic (9′) che si spegne a lato senza che l’argentino arrivi in tempo per la correzione da un passo, poi Ilicic rimpiazza il numero 88 e azzecca il pallone buono per Zapata (13’), stoppato da Murru prima del tap-in fallito da Castagne che attraversa lo specchio. Al 18’ la new entry Ramirez scambia con Quagliarella impegnando in fallo di fondo il portiere nerazzurro; ecco Barrow per Zapata, ma è Freuler a sbagliarla, alzando il sinistraccio sulla sponda dello sloveno servito da trentenne col 10 sulle spalle. Al 24’ il gambiano slalomeggia e il ritorno di Bereszynski gli fa perdere il controllo, ma il miracolo lo fa de Roon sul rovesciamento (26’), con Defrel a proiettare verso l’area il trequartista ospite fermato dal polder umano. La doccia piove gelata poco oltre la mezzora, con Tonelli a schiacciare di testa su tiro dalla bandierina sinistra dell’uruguaiano. Al 2’ di recupero Audero salva sul mancino in corsa di Toloi scaturito dallo schema Ilicic-Barrow con sponda di petto dell’africano. Cala il sipario, la Dea più che ai piedi dell’Olimpo del calcio sta sprofondando sottoterra.
S.F.