La Coppa Italia è nata nel 1922 e la prima edizione è stata vinta dal Vado. Sono trascorsi quasi cent’anni ma è stata una storia piuttosto travagliata almeno fino all’epoca moderna, vale a dire il 1958. Insomma nei primi trentasei anni successe di tutto: interruzioni, sospensioni e litigi poi la normalizzazione. E toccò alla Lazio vincere la prima edizione dell’era moderna battendo in finale la Fiorentina. A questo punto chi è superstizioso faccia scongiuri infiniti. L’Atalanta entrò nel palmarès cinque anni dopo con la storica e, per ora, unica vittoria del 3 giugno 1963 (3-1 al Torino). La maglia nerazzurra fu arricchita dalla coccarda tricolore, ben stampata sul petto mentre Lazio e Fiorentina hanno vinto sei volte e il Milan cinque. Eppure i nerazzurri sono riusciti a raggiungere la finale in altre due occasioni: nel 1986-87 e nel 1995-96. Varie le formule escogitate dalla Lega Calcio nell’arco delle stagioni con un impulso decisivo negli anni Sessanta quando l’Uefa istituì la Coppa delle Coppe che vedeva la partecipazione di club che avevano vinto la coppa nazionale: eliminazione diretta, partecipazione delle formazioni di serie C e successive esclusioni, fase di qualificazione a gironi, finali in campo neutro (dal 2007 sempre all’Olimpico), finali andata e ritorno, finali con girone a quattro squadre. Quindi all’inizio degli anni Duemila con l’abolizione della Coppa delle Coppe e la nuova formula della Champions la Coppa Italia perse un po’ di interesse, soprattutto peri grandi club. Nel 2008 un altro cambiamento decisivo: l’istituzione del tabellone tennistico che prevede la partecipazione anche delle migliori squadre di serie C e serie D ma che privilegia le migliori otto classificate del campionato. Di conseguenza in finale ci vanno sempre le grandi. Infatti le finaliste dell’attuale decennio sono Juventus, Napoli, Lazio, Inter, Milan, Roma, Fiorentina con le eccezioni di Sampdoria e Palermo. L’Atalanta dell’era Gasperini, sempre tra le prime otto in campionato, ha dovuto affrontare per tre volte la Juventus: eliminata negli ottavi nel 2016-17, eliminata in semifinale la scorsa stagione mentre quest’anno il tabù è stato sfatato con lo splendido 3-0 di fine gennaio. Ma adesso diamo un’occhiata al passato. Nel 1958-59 i nerazzurri eliminano, nell’ordine, Biellese, L’Aquila, Spal ma si fermano davanti al Talmone Torino. Arriviamo al mitico 1962-63 con la conquista della Coppa Italia sul neutro di San Siro (3-1 sul Torino con la tripletta di Domenghini) dopo aver eliminato Como, Catania, Padova e Bari. Poi stagioni anonime fino al 1972-73, l’anno di una clamorosa retrocessione, quando l’Atalanta prima vince il girone di qualificazione davanti a Roma, Como, Mantova e Reggina quindi nel successivo girone che stabilisce una finalista i nerazzurri si classificano secondi dietro al Milan, che vincerà la coppa battendo ai rigori la Juve, e davanti a Napoli e Cagliari. Ancora stagioni grigie, Poi nel 1986-87 l’Atalanta finisce in serie B all’ultima giornata dopo un campionato sconsolante benché sfortunato costellato da gravi infortuni e da 14 pali colpiti, clamoroso quello colpito su punizione da Magrin. I nerazzurri di Sonetti guadagnano la finale: prima vincono il girone di qualificazioni (Virescit 2-1, Palermo 3-0, Brescia 0-0, Genoa 0-0, Messina 3-3), negli ottavi elimina la Casertana (2-1, 0-0), nei quarti il Parma (1-0, 0-0) e in semifinale la Cremonese (2-0, 0-0). La finale, andata a ritorno, col Napoli di Maradona che ha appena vinto lo scudetto. La partita d’andata si gioca il 7 giugno al San Paolo: gli azzurri vincono 3-0 con i gol di Renica, Muro e Bagni, il ritorno a Bergamo il 13 giugno, altra vittoria del Napoli di Bianchi con la rete di Giordano. Nel 1995-96 la terza finale. I nerazzurri, guidati da Emiliano Mondonico, si salvano; in Coppa Italia eliminano la Cremonese dopo i calci di rigore, negli ottavi arriva la Juve e ci pensa Fabio Gallo, a pochi minuti dal termine del secondo tempo supplementare, segnare il gol della qualificazione, nei quarti doppio confronto col Cagliari: la partita d’andata al S.Elia 1-0 dei sardi con il gol di 0’Neill, il ritorno a Bergamo il 14 dicembre con i tifosi in campo a spalare la neve per evitare il rinvio, 4-2 per i nerazzurri, gol di Pisani, di Morfeo e doppietta di Tovalieri. Doppio confronto col Bologna in semifinale: 1-1 al Dall’Ara, autorete di Paganin e pareggio di Valentini, 2-0 in casa, doppietta di Bobo Vieri. In finale sfida con la Fiorentina che vince sia a Firenze (Batistuta) che a Bergamo (Amoruso, Batistuta). Per ora finisce qui.
Giacomo Mayer