Atalanta – Sampdoria 1-0 (0-0) ATALANTA (3-4-1-2):

Berisha 6; Masiello 6,5, Caldara 6, Bastoni 6,5; Conti 6 (16′ st Zukanovic 6,5), Freuler 6, Melegoni 6 (1′ st Grassi 6,5), Spinazzola 7,5; Kurtic 6,5; Gomez 7 (43′ st Toloi sv), Petagna 7. A disp.: Mazzini, Gollini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Suagher, Paloschi, Raimondi. All.: Gritti 7 (Gasperini squalificato).
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni 6; Pereira 6,5, Silvestre 6, Skriniar 6,5, Pavlovic 5,5; Linetty 5,5 (13′ st Muriel 6), Torreira 5,5, Praet 6 (6′ st Djuricic 5,5); Bruno Fernandes 6,5 (38′ st Budimir sv); Schick 5, Quagliarella 6. A disp.: Krapikas, Tozzo, Barreto, Palombo, Regini, Cigarini, Bereszynski. All.: M. Giampaolo 6.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 7 (Di Fiore-Pegorin, IV Tolfo; add. Sacchi e Serra).
RETI: 10′ st rig. Gomez (A).
Note: serata serena, terreno in condizioni passabili. Spettatori 15.614 di cui 4.782 paganti (incasso 67.236 euro) e 10.832 abbonati (quota 129.389,90 euro). Ammoniti Pereira, Kurtic, Djuricic e Skriniar per gioco scorretto. Corner 6-4, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – L’Atalanta della strana coppia di ragazzi del ’99 fa gridare di gioia il Comunale e con la vittoria di rigore sulla Sampdoria ottiene il sorpasso al sesto posto sul Milan, sconfitto dal Napoli nell’anticipo della seconda giornata di ritorno. Partita in crescendo per gli idoli della Bergamo calcistica, che in qualche occasione hanno rischiato di brutto ma nel complesso hanno tenuto le redini del confronto con discreta autorevolezza.
Il Gasp, squalificato, dà ordine al vice Gritti di calare gli assi di Bastoni e Melegoni, super-esordienti in campionato mentre il difensore di Piadena aveva giocato in Coppa Italia il 30 novembre scorso nel 3-0 casalingo al Pescara. Il primo tempo assomiglia a un diesel, addormentato dalla fase di studio in avvio ma via via baciato in fronte dalla suspence. Al 7′ Conti gabba Pavlovic per la seconda volta senza trovare compagni, di là non si va oltre un paio di piazzati dall’out sinistro del terzino doriano su cui all’11’ spuntano i pugni di Berisha. Petagna si gira di destro al limite al 17′ senza impensierire Puggioni. Si vive di acuti tra 20′ e 27′: il retropassaggio di Silvestre è spazzato dal suo portiere (20′), Skriniar ferma l’incursione di Spinazzola (22′) e Quagliarella spara alto mancino e destro su palle vaganti. Allarme rosso alla mezzora, quando Fernandes appoggia all’indietro per il sinistro in corsa di Schick che alza la mira. Cinque minuti e Spinazzola apre per Kurtic, ma davanti all’area piccola insieme all’ariete triestino (contrastato da Silvestre) si fa chiudere da Pereira. Al 37′ lo stesso centravanti insacca sulla sponda di Kurtic, innescato dal cross di Gomez, ma è in fuorigioco. Sessanta secondi il lungolinea Quagliarella-Schick sul disimpegno ciccato da Conti costringe all’uscita bassa di Berisha, caricato fallosamente dal boemo. La ripresa si apre con il radente in un fazzoletto di Bastoni (3′) sugli sviluppi di una punizione con cross di Freuler: debole e centrale. Altre due manovrine e la Dea trova l’episodio del vantaggio: all’8′ Puggioni si supera sulla volée di sinistro del Papu, servito al bacio da Petagna, poi contrastato da Torreira nell’azione successiva sul cross di Spinazzola. È rigore, che l’argentino trasforma spiazzando Puggioni. L’undici di casa preme sull’acceleratore schierandosi vieppiù a 5-3-2 con sporadiche virate al 4-2-3-1, di là il cambio Muriel-Linetty passa quasi inosservato. L’inesauribile Spinazzola accompagna la sortite di Gomez (destro a rientrare fiacco al quarto d’ora), il triangolo lungo Freuler-Petagna a quattro cosette di cronometro è sparato alto dallo svizzero dopo una battuta di dribbling del compagno. Il colombiano sbuca al 26′ con un tiro-cross innocuo, ma poco dopo Masiello deve salvare capra e cavoli rintuzzando in fallo di fondo Schick, lanciato proprio dal nuovo entrato. Al 36′ altro gol (di tacco) annullato ai bergamaschi: Caldara è oltre la linea sul tiraccio di Freuler che aveva raccolto la respinta del muro avversario sul tiro dalla bandierina di Gomez.
Simone Fornoni