Prima ci s’è messo Andrea Agnelli, presidente della Juventus, uscitosene al FT Business of Football Summit di Londra con un raggelante “non so se è giusto se l’Atalanta, senza tradizione internazionale, con una buona stagione abbia potuto accedere alla Champions League”. Un’esternazione che farà discutere, a cavallo dell’ufficialità delle porte chiuse nell’ottavo di ritorno a Valencia e l’ancor più cervellotica decisione dell’Uefa di spostare proprio al 10 marzo anche l’ottavo secco di Youth League della Primavera nerazzurra contro il Lione: nemmeno a Zingonia, ovviamente anch’esso senza pubblico, ma sul campo neutro del Centro Tecnico Federale di Coverciano.
Il riassunto del giovedì, mai prima d’ora il giorno dei matti per eccellenza, dell’Atalanta ai tempi del Coronavirus parla di un’emergenza ormai alle soglie del parossismo. Il presidente bianconero s’è fatto lupo disquisendo di mercati e ranking, di Paesi privilegiati e di club storici come la Roma che economicamente ci smenano per un’annata storta senza la regina delle coppe e di provinciali come la squadra di Bergamo, appunto: “La Roma negli ultimi anni ha contribuito a mantenere il ranking dell’Italia e con una brutta stagione è rimasta fuori dalla Champions, bisogna proteggere gli investimenti e costi – il ragionamento agnelliano -. L’Atalanta, che stimo per la grande stagione e i grandi risultati, avrà quindi meno possibilità di giocare ad alti livelli? Serve un processo trasparente. Ci sono squadre che guadagnano la qualificazione solo per il ranking del loro Paese”.
Discorsi da calcio business che prescindono dal merito sportivo, dunque. Forse per reclamare un coefficiente che garantisca le grandi e storiche piazza del calcio, forse soltanto per supportare l’idea della Super Lega europea: “Ci sono posizioni dominanti dei grandi mercati e delle grandi leghe. Si può discutere sul fatto che solo perché sei in un grande Paese devi avere accesso alle competizioni, magari si può mantenere il proprio livello internazionale con una determinata posizione minima in classifica”. Questo l’Agnelli tradotto e riportato da Calcioefinanza.it. Dai piani alti del Centro Sportivo Bortolotti, per adesso, nessuna replica. Forse è meglio affidarla al campo.
Simone Fornoni