Sassuolo-Atalanta1-0Sassuolo (4-4-3):
Consigli 6; Zortea 6,5, Erlic 6,5, Tressoldi 6, Rogerio 6; Frattesi 7, Obiang 6 (41’ st Harroui sv), Henrique 6,5 (21’ st Bajrami 6); Berardi 7, Defrel 6 (32’ st Alvarez sv), Laurentié 7 (41’ st Thorstvedt sv). All. Dionisi.
Atalanta (3-4-1-2): Musso 7; Toloi 5,5, Djmsiti 6, Scalvini 6,5; Hateboer 5,5 (21’ st Pasalic 6), De Roon 6,5, Koopmeiners 6, Maehle 5,5; Ederson 6 (32’ pt Ruggeri 5,5 – 34’ st Muriel 5); Lookman 5 (1’ st Boga 6), Højlund 6 (21’ st Zapata 6). All. Gasperini.
Arbitro: Marcenaro di Genova. Assistenti: Meli – Peretti IV uomo: Baroni VAR: Nasca AVAR: Camplone
Reti: 10’ st Laurienté.
Ammonizioni: Rogerio, Scalvini, Laurienté, Defrel, Zortea, Thorstvedt.
Espulsioni: Maehle, Muriel.
REGGIO EMILIA – L’Atalanta cade contro un Sassuolo ritrovato dopo la pesante vittoria di Milano contro il Milan campione d’Italia. I nerazzurri sono però vittime di un’ingiustizia sportiva poiché l’arbitro Marcenaro e il Var Nasca la combinano grossa e privano di un uomo la Dea espellendo Maehle per intervento su Berardi. Una decisione che farà discutere in questi giorni e che ha indirizzato la partita sui binari giusti per il Sassuolo che con questa vittoria si allontana dalla zona pericolosa della classifica. La prima frazione di gioco inizia male per i nerazzurri e si complica ulteriormente per l’appunto con l’espulsione di Maehle. All’8’ palla sanguinosa giocata all’indietro da Lookman e Sassuolo pronto a liberare Zortea sulla destra. L’ex Atalanta nuovo acquisto dei neroverdi crossa al centro e pesca Defrel. L’attaccante è bravo ad addomesticare la palla e a calciare in porta, trovando una deviazione e impegnando seriamente Musso, il quale con un colpo di reni salva i suoi. Un giro d’orologio più tardi bella combinazione all’interno dell’area tra Henrique e Berardi, con quest’ultimo al tiro. Ancora una volta Musso c’è ed è preparato. Neroverdi arrembanti nel primo quarto d’ora e Atalanta incapace di uscire dalla propria metà campo. Insistono gli uomini di Dionisi con Frattesi che giostra palla sulla trequarti e prova la conclusione. Tiro sporcato che diventa facile preda del portiere nerazzurro. Clamoroso poco prima della mezz’ora. Maehle riceve palla e si appresta ad entrare in area di rigore, ma un controllo difettoso gli fa perdere il contatto con il pallone. L’esterno tenta dunque in scivolata di giocare all’indietro, ma dopo aver toccato la sfera colpisce Berardi. Per l’arbitro Marcenaro si tratta di fallo e ammonizione. Attenzione però perché il Var chiama l’on field review e, dopo un rapido check al monitor posto a bordocampo, il direttore di gara torna sui suoi passi ed estrae il cartellino rosso ai danni del danese per lo stupore di tutta la panchina atalantina. Atalanta in dieci e Sassuolo che cerca di approfittarne per portarsi in vantaggio nella prima metà di gara. Al 44’ è sempre il ritrovato Berardi a tentare la conclusione. Calcio di punizione da posizione defilata sulla destra e gran tiro che si spegne sul fondo non lontano dai pali di Musso. Nella ripresa il copione non cambia poiché gli orobici sono costretti a giocare con il baricentro basso per potersi difendere e sperare di ripartire in contropiede per colpire. Al 1’ Berardi serve Frattesi con un passaggio filtrante illuminante, il compagno arriva sul pallone e mette in mezzo, ma Musso c’è e blocca. È sempre il capitano dei padroni di casa a gestire la manovra. Al 7’ Berardi lascia sul posto uno statico Ruggeri e libera il sinistro. Il tiro a giro termina a lato lasciando i brividi alla retroguardia ospite. Il gol è nell’aria ed ecco che al 10’ si concretizza. Laurienté è bravo dalla sinistra a spostarsi la palla quel tanto che basta per calciare violentemente sul palo lontano e battere Musso. Vantaggio neroverde che indica all’Atalanta il bisogno di cambiare per cercare di riequilibrare il match. Ci prova Koopmeiners al 19’ con una punizione dal limite, ma la conclusione è centrale e Consigli può così respingere agilmente. Si aprono gli spazi nelle varie zone del campo e il Sassuolo tenta di approfittarne per raddoppiare. Il solito Berardi si inventa una gran giocata ai venti metri. Colpo di tacco per servire Frattesi, con quest’ultimo che gioca palla sul lato opposto per Laurienté. L’autore del primo gol scarica per l’arrivo di Bajrami che calcia, trovando però la pronta opposizione della retroguardia bergamasca. Cresce la Dea, anche grazie ai cambi offensivi operati da Gasperini. Al 33’ Boga dalla destra scambia con Zapata. Dai e vai ben riuscito e tiro del numero dieci nerazzurro che però non inquadra la porta. Azioni da una parte e dall’altra che si susseguono. Protagonista assoluto Davide Frattesi. Palla scucchiaiata in avanti per Laurienté che la addomestica con grazie e serve per Bajrami. Il neo entrato va al tiro da posizione interessante, ma Musso in uscita gli chiude lo specchio della porta e respinge con i piedi. Insiste il Sassuolo ancora con Frattesi, il quale si affida questa volta a Berardi. Il capitano dei locali riesce ad andare al tiro, alzando però troppo la mira, dopo un paio di finte ben riuscite. La Dea non demorde e negli ultimi minuti tenta di occupare l’area avversaria per cercare un episodio. Punizione di Boga al 40’ sulla sinistra e bello stacco di Zapata di testa che però termina alto. Nel finale cartellino rosso anche per Muriel per aver detto qualche parola di troppo all’arbitro. Sconfitta amara per gli uomini di Gasperini che in undici uomini avrebbero sicuramente giocato in maniera diversa. Settimana prossima c’è la Lazio e le pesanti assenze non renderanno la vita facile ai nerazzurri.
Mattia Maraglio