Dopo i gravi fatti di Firenze la risposta della tifoseria atalantina è stata delle più mature, delle più dignitose e delle più incisive possibili. Alle ore 16:30 un corteo di tifosi nerazzurri ha percorso il tratto che da viale Giulio Cesare porta all’ingresso della Curva Nord. Prima dello spostamento un discorso: breve e conciso. “Vogliamo e chiediamo a gran voce Verità e Giustizia per quanto accaduto a Firenze. Le versioni contrastanti della Questura di Firenze fanno capire quanto poco chiari siano stati i fatti di mercoledì notte. Nessuno quest’oggi risponderà con violenza, anche se la tifoseria atalantina tutta è stata toccata e offesa nel profondo. Le botte prese fanno male e per questo chiediamo che vengano presi provvedimenti nell’immediato”. Dopo una serie di applausi scroscianti è iniziato il corteo che ha mantenuto un rigoroso silenzio per tutta la sua intera durata. Questo dimostra quanto il mondo del tifo bergamasco sia cresciuto di mentalità. Questo dimostra quanta dignità la tifoseria atalantina abbia. I fatti di Firenze non devono restare impuniti. Ciò che è successo è necessario che venga appurato per poter individuare i colpevoli e arrivare di conseguenza ai giusti provvedimenti. La testimonianza dell’autista del pullman è un fattore di estrema importanza nella vicenda. La Curva Nord ha risposto alla violenza e all’odio con mentalità e personalità. Il silenzio tombale dello stadio Atleti Azzurri d’Italia nei primi dieci minuti di gara ha generato ancor più una necessità assoluta e tempestiva della Verità. Lo striscione esposto in curva recita: “Firenze 27-2-2019: oggi Bergamo, domani chissà… basta abusi vogliamo la Verità!!!”. Un messaggio chiaro e diretto che sprona gli organi competenti a fare chiarezza sull’accaduto, perché fatti simili non ricapitino mai più in alcun contesto. Nessuna tensione è stata poi rilevata all’esterno dello stadio con i tifosi che hanno quindi vinto l’odio e la vendetta. “Si cercano i colpevoli, si ascoltano psicologi: ognuno sa chi è stato o chi sarà. Si vietano gli alcolici, proibizionismi isterici: vietato stare qui e stare là. E tutti pronti a crederci al primo che lo sa. Per continuare a chiedersi: dov’è? Come si veste? Quanto costa? Che cos’è? Che faccia ha?”. La Verità arriva e quando lo fa, come dice Vasco Rossi, disturba sempre un po’ qualcosa.

Mattia Maraglio

FOTO MORO