REGGIO EMILIA – Mirabolante Atalanta. L’Europa era un sogno, adesso è una splendida realtà. Con una prova di forza e di grande intensità stritola l’Apollon Limassol e prenota con largo anticipo, siamo solo a metà del guado, la qualificazione e, addirittura, il primo posto nel girone. Una partita dominata per tutto il primo tempo, un sol gol (Ilicic) ma altre quattro palle-gol, una leggera amnesia all’inizio col pareggio dei ciprioti. Poi la squadra si è scatenata e in tre minuti con Petagna e Frueler ha chiuso la partita. Spettacolo allo stato puro. Tre gol, una traversa e palle gol a go go. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E la prestazione è stata collettiva, non ci sono peggiori o giocatori così così. Eppure il migliore in assoluto è subito trovato: Josip Ilicic, un gol, tre assist e una prova da grande campione che in Europa si fa immediatamente sentire. E’ il momento di godere. Una migrazione che dura una notte, la tribù atalantina si sposta in massa lungo la pianura padana fino a Reggio nell’Emilia, fondata da Marco Emilio Lepido, un politico di primo piano, triumviro con Ottaviano Augusto e Marco Antonio. Uno che mise le basi dell’impero romano. Noi a Bergamo un fondatore di tal fatta ce lo sogniamo. Anche la nebbiolina si dirada per lo spettacolo del Mapei. Coreografie, fuochi d’artificio e sfottò (eufemismo!) da una parte e dall’altra, i ciprioti in italiano, i nostri in bergamasco ma bastano i gesti per mandarsi a quel paese. Un quarto d’ora di puro spettacolo calcistico da parte dell’Atalanta, come se ne vedono in Europa ma nei quartieri chic della Champions. Elenchiamo le cifre per non essere iscritti nella comunity degli sboroni: 4’ combinazione Ilicic-Gomez para Vale, 12’ Gomez per Spinazzola, fuga da sinistra, palla in mezzo Ilicic insacca, 13’ Ilicic-Gomez ancora Freuler ha sul piede il pallone del 2-0 ma lo manca, 17’ Ilicic-Gomez per Petagna e anche lui fallisce il 2-0. Quando si declina la stessa idea di calcio con finezze d’alta classe per gli avversari c’è poco da fare. O picchiano come i fabbri ferrai d’una volta, o sono costretti ad inchinarsi. Questo succede per oltre venti minuti e i ciprioti non capiscano un accidente e il povero Sofronis Avgousti ballonzola davanti alla sua panchina senza riuscire a cambiare, i suoi soffrono le pene dell’inferno. Ebbene questa è l’Atalanta. Eppure Gomez doveva restare in panchina per i suoi guai fisici al piede destro. Certo dopo aver fallito il 2-0 almeno due volte, il minuto di relax ha rischiato di spegnere i sogni ma dopo il gol di Schembri, i nerazzurri hanno attaccato riducendo all’asfissia la difesa cipriota che è capitolato in un battibaleno e così i gol di Petagna e di Freuler hanno dato al via alla notte di festa quando mancavano ventisette minuti , secondo più secondo meno al fischio finale.GIACOMO MAYER
giovedì 19 Ottobre 2017
L’analisi. Mirabolante Dea, l’Europa era un sogno, adesso è una splendida realtà
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