Rimini – AlbinoLeffe 3-2 (1-2)RIMINI (4-2-3-1):
Nava 7; Venturini 5,5 (27′ pt Guiebre 7), Brighi 5,5 (34′ st Marchetti sv), Ferrani 6, Petti 6; Danso 6 (1′ st Alimi 6,5), Montanari 6 (34′ st Variola sv); Simoncelli 6,5, Arlotti 6,5 (20′ st Buonaventura 6,5), Candido 7; Volpe 6,5. A disp.: Scotti, Buscè, Cicarevic, Cecconi, Cavallari, Battistini, Badjie. All.: Acori 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6,5; Mondonico 5,5, Gavazzi (cap.) 5,5 (1′ st Gusu 5,5), Stefanelli 5,5 (45′ st Colombi sv); Gelli 7 (33′ st Coppola 5,5), Agnello 7, Sbaffo 6,5, Giorgione 6, Ruffini 6,5; Sibilli 6,5 (13′ st Ravasio 5), Kouko 5,5. A disp.: Cortinovis, Micheli, Nichetti, Romizi, Mandelli. All.: Marcolini 6.
Arbitro: Repace di Perugia 6,5 (Abruzzese di Foggia, Pappagallo di Molfetta).
RETI: 3′ pt Simoncelli (R), 7′ pt Agnello (A), 17′ pt Sibilli (A), 5′ st Guiebre (R), 44′ st Ferrani (R).
Note: pomeriggio soleggiato, spetattori 1.823. Ammoniti Simoncelli per esultanza eccessiva, Alimi e Candido per gioco scorretto. Corner 5-5, recupero 2′ e 2′.
Rimini – Pronti via, discesa del Rimini lungo la navata e smistata di Volpe per il diagonale a mezza altezza di Simoncelli. Uno start in cui si finisce sotto a dieci secondi dal terzo giro di lancetta avrebbe steso subito chiunque. Non l’AlbinoLeffe, pimpante eppure da harakiri, di Michele Marcolini, masochista nello scegliere la rimonta e la contro-rimonta in extremis per uscire dal “Romeo Neri” con l’ennesima sconfitta (la settima, con 8 nulli) che lo lascia nei bassifondi del girone B di serie C a quota 11 dopo aver inforcato gli occhiali a Fermo all’inizio del nuovo corso.
L’unico precedente da tre punti resta il 2-0 della dodicesima casalinga contro il Renate, by Massimiliano Alvini. Il traghettatore ex atalantino ha puntato fisso sul 3-5-2 senza variazioni per un copione godibile, non solo per la pregevolezza delle azioni che nel primo tempo hanno ribaltato le sorti del confronto, ovvero il cross di Ruffini dopo l’apertura di Sibilli per cogliere l’1-1 di testa in tutto e torsione dell’arrembante Agnello e quello a rientrare di Sbaffo per l’appoggio di Gelli da fuori l’area piccola e la deviazione di destro (il piede sbagliato) sotto la traversa dell’attaccante napoletano. Al netto del pericolo del centravanti locale che gabba Gavazzi al decimo per sparare addosso al portiere leffese, un’amnesia fra le tante targata AL, la squadra è rimasta corta e compatta, tra fraseggi e lampi dal terzetto a metà del guado, vedi l’esterno di Giorgione per la svettata imprecisa del futuro autore del vantaggio all’11’. Acori rimpiazza Venturini con Guiebre, alzato a pendolino sinistro in uno schema speculare, ma sono ancora i seriani ad avvicinarsi al bersaglio grosso: al 35′, con la stoccata dalla lunga dell’autore del pari, e a tiro di un tris cronometrico con Sibilli, liberato dallo svarione sulla punizione di Giorgione che può così tentare l’assist.
Nava fa la guardia chiudendo in angolo, imitato da Coser nel recupero per alzare sopra il montante il mancino malefico di Candido dai venti metri leggeramente decentrato sulla corsia di competenza. Nella ripresa, nondimeno, tutte le pecche di un collettivo che dà l’impressione di crederci fino a un certo punto. L’avvio da forcing assatanato premia i romagnoli, che trovano Coser pronto sull’ascensore del firmatario dell’1-0 da calcio dalla bandierina e quindi l’impattata sul 2 grazie al triangolo lungo Guiebre-Volpe che proietta il burkinabé all’inserimento con tocco nell’angolo opposto. La reazione ospite si sostanzia nella ciabattata dai 16 metri del centrocampista mazarese (14′), che non prende bene la mira sul retropassaggio dal fondo di Ruffini, nel sinistro a giro di Gelli che al ventesimo coglie la faccia superiore dell’incrocio sull’apertura di Sbaffo e quindi del missile di Giorgione che non inquadra lo specchio (23′) sprecando l’allungo del collega mezzala. Al beneventano scappano una telefonata al 28′ e una delpierata bassa due minutini più tardi (sulla respinta Ruffini è in offside); quindi tocca a Stefanelli dopo un flipper da corner (33′, alto), alla percussione Giorgione-Sbaffo (36′) con Nava ad anticipare Ravasio in uscita, alla botta di Candido (41′, servito da Alimi) parata da Coser e al colpo di frusta lemme di Mondonico da piazzato del numero 17. Poi la beffa immeritata alle soglie del novantesimo: Candido innesca Ferrani dalla bandierina destra, il cabezazo è okappa. Non così l’ultimo conato di Coppola al 92′ sul la di Sbaffo, perché Nava si supera. Il calendario da qui al giro di boa è un tour de force: infrasettimanale serale di mercoledì a Bergamo contro la Sambenedettese, a Monza sabato 15 (20.30), con la Virtus Verona (22, 14.30) e a Vicenza (14.30) a Santo Stefano.
Si.Fo.