25a (6aR) serie C girone A – Busto Arsizio, stadio “Carlo Speroni”, sabato 1 febbraio (ore 15)
Pro Patria – AlbinoLeffe 1-2 (0-0)
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida 5,5; Bashi 5,5, Alcibiade 6, Coccolo 6; C. Renault 6,5, Nicco (cap.) 6 (11′ st Ferri 6,5), Palazzi 6,5 (12′ st Am. Mehic 5,5), Mallamo 6,5 (39′ st Terrani sv), Barlocco 6; Beretta 5,5 (39′ st Pitou sv), Toci 6 (18′ st Rocco 6,5). A disp.: Pratelli, Reggiori, Curatolo, Citterio, Piran, Cavalli, Vaglica. All.: Massimo Sala 5,5.
ALBINOLEFFE (3-5-1-1): Marietta sv; Borghini (cap.) 6,5, Boloca 6,5, Baroni 6,5; Gusu 6,5 (34′ pt Mustacchio 6,5, 38′ st Agostinelli sv), Munari 6, Fossati 7,5, Astrologo 6 (25′ st Longo 6,5), Ambrosini 6; Parlati 6; Zoma 7. A disp.: Facchetti, Bonfanti; Giannini, Zambelli, Zanini, Ricordi, Evangelisti, Angeloni, Bosia, Freri. All.: Giovanni Lopez 7.
Arbitro: Migliorini di Verona 7 (Callovi di San Donà di Piave, Mino di La Spezia; IV Dasso di Genova).
RETI: 23′ st rig. Alcibiade (P), 29′ st Fossati (A), 37′ st Zoma (A).
Note: ammoniti Nicco, Ferri, Boloca e Alcibiade per gioco scorretto. Tiri totali 12-10, nello specchio 1-2, respinti/deviati 2-3, legni 0-1. Corner 2-7, recupero 2′ e 4′.
Busto Arsizio (Varese) – In una partita da tre tiri in porta totali, senza cinismo non la sfanghi. I playoff sono la dimensione attuale dell’AlbinoLeffe, tornato al successo in casa della pericolantissima Pro Patria per la decina piena di bottini pieni di cui ben sette corsari. Tutto il plot nella ripresa. Munari cade in trappola sul dribbling a rientrare di Rocco dal vertice destro ed è rigore per andare sotto, ma si rivede Sasà Longo nel tridente dopo tre mesi e Fossati almeno la raddrizza sfruttando da fermo un velo di testa proprio dell’unico vero centrattacco in rosa. Deve pensarci Momo Zoma a insaccare col piattone da centimetro zero attaccato al secondo palo sulle grandi manovre da palla inattiva conquistata da Mustacchio e calciata sempre dall’ex Verona, Hajduk e Cluj, dal piede e dai tempi di gioco cattedratici, anche se permane il dubbio che il gol dell’acciuffo sia il quarto stagionale proprio del cavalli di ritorno. Il mese all Lombardy prosegue con le due domeniche casalinghe di fila con Renate e Feralpisalò per poi chiudersi lunedì 24 a Caravaggio con l’Atalanta Under 23.
Primo tempo facendo trenta ma mai trentuno, nella tana di una squadra che ne ha vinte due a ottobre per poi fare da l 7 punti. 14′ Baroni sfiora il vantaggio incrociando in gioco aereo lo schema di Fossati dalla bandierina, imitato da Boloca in spizzata e nella mira difettosa anche in caduta su azione da Gusu una decina più tardi senza sfruttare il lavoro di Munari; settebello d’orologio, e Mallamo la tenta da fuori di seconda, poco più d’un giretto di corsa e Coccolo firma la terza occasione bifronte di testa alzando la parabola di Palazzi dalla bandierina sinistra. Il rumeno. combattivo come sempre, si fa male interrompendo con un tackle pulitissimo una ripartenza del carrarmato Toci ed ecco l’ingresso anticipato della seconda punta Mustacchio, con sequela della mezzala di Asiago a pendolino. I bustocchi giocano duro e Nicco si prende il sacrosanto cartellino per un fallaccio dal lato sul disimpegno di Zoma sulla propria trequarti difensiva verso mancina.
Se l’allarme rosso, in pendant con le divise da trasferta dei seriani, è il rimorchio offerto dall’ex atalantino a sinistra all’ex Beretta che a 7′ dalla pausa calcia alto di mancino, a più di un paio dal recuperino verso l’intervallo è Boloca a inserirsi controllando però male col tacco, essendo troppo in anticipo sul filtrante di Zoma, consentendo al contrasto in diagonale di Renault (Christophe, gemello del nerazzurro Guillaume) si proteggere l’uscita di Rovida. In avvio di ripresa, le grandi muraglie intoppano la puntata a due Barlocco-Palazzi e quella a tre Mustacchio (di tacco)-Fossati-Ambrosini (5′) col centravanti tigrotto a far sentire gli artigli in copertura prima che ci pensi Bashi. Minimo rischio dalla catena di sinistra con Mallamo a cogliere solo l’esterno della rete (7′).
La Bluceleste controlla pur non venendone a una e scollinata l’ora di gioco l’angolo numero due di casa, ancora della mezzala scuola Zingonia, accarezza la torre fuori misura di Alcibiade. A mettere il punto allo show di Momo, dalla sinistra, al 19′, è Ferri, sostituto ammonito (falciaerba su Ambrosini) dell’altrettanto giallato Nicco, facendo giustizia a diga eretta ai lisci dell’intera catena difensiva. Poi, però, il francesino innesca chi si procura il penalty spiazzante del perno locale e cala il buio. L’ex lesionato alla fascia plantare catanese si rivede dopo il lunghissimo post Clodiense (3 novembre), ma a sfiorare sono ancora i penultimi in classifica, appena liberatisi dell’ex Riccardo Colombo in panchina. Per fortuna, a precedere il fallo conquistato da Zoma con Bashi nel trappolone nei pressi della punta sinistra dell’area per il calcio franco a giro con blocco-velo e rimbalzo fasullo verso l’angoletto, la chiusura di due terzi della retroguardia di Lopez per evitare danni dal duo d’attacco, specie su Rocco.
Se il playmaker monzese tiene dritta la barra, il burkinabé-ivoriano resta invece fermo al palo in estirada sulla palla dentro del suo capitano velata dai compagni di reparto per poi sbagliare il tap-in scivolato di sinistro solo soletto davanti. Minuto settantotto, doppia chance di quelle abnormi. La magia della seconda situazione inattiva tramutata in oro, però, è lì a un passo e il conato di Pitou al 1′ di recupero in scia all’ammollo di Terrani verso l’area non ha il potere di rispostare gli equilibri.