AlbinoLeffe – Triestina 1-1 (1-1)ALBINOLEFFE (3-4-2-1):
Pagno 6; Milesi 6, Marchetti 6 (19′ st Saltarelli 6,5), Riva 6; Tomaselli 7 (16′ st Petrungaro 6), Nichetti 6, Giorgione (cap.) 6,5, Poletti 6; Galeandro 6, Martignago 6,5 (19′ st Cori 5,5); Manconi 6,5. A disp.: 12 Rossi, 40 Facchetti, 2 J. Gelli, 8 Piccoli, 15 Michelotti, 16 Gusu, 18 Doumbia, 19 Ravasio. All.: Michele Marcolini 6,5.
TRIESTINA (4-4-2): Offredi 6; Rapisarda 6, Volta 7, Ligi 6,5, Galazzi 5,5 (28′ st Capela 6); St Clair 6,5, Calvano 5,5 (13′ st Giorico 6), Crimi 6, Ala-Myllymaki 6,5 (13′ st Iotti 6); De Luca 6 (28′ st Petrella 6), Gomez (cap.) 5 (24′ st Litteri 5,5). A disp.: 22 Martinez, 10 Sarno, 13 Bova, 19 Sakor, 20 Procaccio, 25 Baldi, 29 Trotta. All.: Cristian Bucchi 6.
Arbitro: Madonia di Palermo 6 (El Filali di Alessandria, Zandonà di Portogruaro; IV Cortese di Bologna).
RETI: 13′ pt St Clair (T), 42′ pt Tomaselli (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 380 di cui 198 paganti per un incasso di 1.777 euro. Ammoniti Crimi, Tomaselli, Marchetti, St Clair e Volta per gioco scorretto, Marcolini (all. A, 32′ pt) per proteste. Tiri totali 9-7, nello specchio 3-2, respinti/deviati 4-1, parati 2-1. Corner 5-4, recupero 0′ e 3′.
Zanica – Se non altro, stavolta, sono stati gli avversari a farsi riacciuffare. Ma per l’AlbinoLeffe, a dispetto del prolungamento a undici turni (7 punti, 28 totali, 8 interni, metà classifica o poco più) del digiuno da bottini pieni, il pari e patta con la Triestina del rompighiaccio St Clair è stato un passo in avanti. Sia a livello di atteggiamento che di fluidità della manovra, con i due oscillanti fra la trequarti o l’ala a correre in tutte le direzioni sfruttando l’abile regia di un terminale offensivo comunque troppo lontano dalla porta per incidere. Di pura rapina l’1-1, con Giorgione ad avvicinarsi al vertice sinistro per il tracciante buono a incrociare il taglio sul primo palo di Tomaselli, alla quinta gioia stagionale di cui tre in regular season. L’avvio di un tour de force dalle tappe già segnate con gli infrasettimanali come costante: mercoledì si va a Meda dal Renate (14.30), quindi le ospitate a Pergolettese e Fiorenzuola (recupero della terza di ritorno) prima di chiudere febbraio a casa della Juventus Under 23 (il 27, alle 17.30).
Prima della zampata in diagonale priva di opposizione sull’ammollo dal lato corto di sinistra dell’ex atalantino De Luca a scavalcare anche Riva vanamente proteso verso l’alto, i conati dalla distanza di entrambe le contendenti, con Martignago ad alzare di seconda (1′) sul corner di Manconi e lo stesso bomber (11) bluceleste a calciare al decimo scarso la punizione sempre da sinistra che attraversa lo specchio per il secondo tiro dalla bandierina della serie dopo la carambola sulla muraglia ospite. La risposta di Calvano, nella doppia veste di volto noto ed ex di Zingonia dopo una cinquina cronometrica, si risolve nel borseggio sulla trequarti e nella corsetta con botta frettolosa. Nichetti alza di testa il calcio franco dell’autore del vantaggio (18′) dal vertice sinistro proteggendo il palo lontano, il futuro pareggiatore a cronometro dimezzato ci mette il tiro-cross che per poco non pesca Offredi fuori posizione. Di là è sempre l’espertissimo Volta a risolvere le fasi stracche e le mischie, tipo quando il numero 10 di casa la mette dentro da sinistra as usual e al perticone non resta che liberare l’area in tuffo.
Verso il punticino comunque prezioso, ecco la Zanzara (26′) contrastata dal mastino mancino ex Tritium, che al decimo della ripresa avrebbe rischiato seriamente di iscrivere il proprio nome nell’annuario dei salvatori della patria se solo il centralone nemico non gli avesse negato la porta in estirada sulla spaccata servita dal sannita (anche un’apertura sprecata da Galeandro a una cinquina dalla pausa) dalla bandierina destra. Se a un tris dal tè caldo il pendolino destro buca Galazzi spuntando dal lato debole, all’uscita dal tunnel numero due può finalmente scaldarsi i guantoni anche Pagno, ultima partita il 17 ottobre scorso con la Pergolettese con spalla fratturata e lunga convalescenza: Ala-Myllymaki (4′) scappa dalla corsia per cercare di tramutare in oro il traversone dell’anello più in basso della sua stessa catena, ma la schiacciata in elevazione è rintuzzata a dovere.
Al quarto d’ora Galeandro, imbeccato dallo scatenato esterno, viene murato da Ligi tra le mani del gigante di Strozza; al 16′ il possente Gomez non trova lo specchio da posizione improbabile e Petrungaro invece preferisce rientrare sul sinistro sempre da fuori senza successo. Interruttore spento, pur al riparo da chissà quali rischi: alla mezzora Litteri, a segno a campi invertiti nel 3-2 firmato Poletti in extremis il 3 ottobre scorso, serve all’autore della rete alabardata la sponda per il rimorchio altissimo di Crimi.