Arzignano – AlbinoLeffe 5-1 (3-1)
ARZIGNANO VALCHIAMPO (4-3-1-2): Saio 6; Davì 6, Piana 6,5 (35′ st Bonetto sv), Milillo 6,5, Gemignani 6,5; Barba 6,5 (30′ st Nchama sv), Casini (cap.) 7 (35′ st Bordo sv), Antoniazzi 6 (27′ st Tardivo 6); Lunghi 7,5 (29′ st Belcastro 6); Grandolfo 7, Tremolada 6.A disp.: Morello, Pigozzo (p), Molnar, Fyda, Cester, Fantacci, Parigi. All.: Giuseppe Bianchini 7.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi 5,5; Gusu 5, Milesi 4 (13′ st Giorgione 6), Borghini (cap.) 5; Frosinini 6, Doumbia 5,5, Brentan 6 (31′ st Muzio 6), Piccoli 5,5, Zoma 6; Rosso 5 (1′ st Cocco 6), Manconi 6. A disp.: Pagno, Taramelli (p), Mihai, Muzio, Ntube, Cocco, Petrungaro, De Felice, Toma. All.: Giuseppe Biava 5.
Arbitro: Viapiana di Catanzaro 6,5 (Fratello di Latina, Rastelli di Ostia Lido; IV Virgilio di Trapani).
RETI: 6′ pt Lunghi (AV), 33′ pt Barba (AV), 37′ pt Frosinini (A), 43′ pt Lunghi (AV), 12′ st Grandolfo (AV), 47′ st Belcastro (AV).
Note: ammoniti Gemignani e Milillo per gioco scorretto. Tiri totali 11-7, nello specchio 7-2, parati 2-1, respinti/deviati 0-2. Corner 4-6, recupero 1′ e 3′.
Arzignano (Vicenza) – Pure allo scadere, Tardivo da sinistra per il comodo appoggino di Belcastro e tanti saluti a qualunque ambizione residua. Una manita in faccia per ricordare che ormai bisogna guardarsi le spalle dai playout, a quota 34 in Prosegue imperterrita la china pericolosa dell’AlbinoLeffe, 4 punti comprensivi della sbancata di Novara nelle ultime 6 partite dopo aver azzeccato nell’anno nuovo l’uno-due casalingo contro Pro Sesto e Pergolettese. Febbraio si chiude col Renate tra le mura amiche domenica prossima (17.30), ma la seconda sconfitta su due contro il neopromosso Arzignano Valchiampo dice davvero malissimo ai bergamaschi, alla decima battuta d’arresto stagionale firmata da chi all’andata aveva calato il tris (19 ottobre) Piana-Fyda-Tremolada entro la mezzora.
Lunghi rompe il ghiaccio troppo in fretta per le abitudini dei Biava-boys, costretti alla vana e poco convinta rincorsa, con una malefica palombella sulla combinazione ai venti metri con le due punte. Il penultimo marcatore del sabato comincia a vedere lo specchio col sinistro (9′), prendendo l’ascensore (20′, facile) sull’angolo del suo play basso per poi sganciare l’innocua berta mancina sullo stesso schema ripetuto un settebello cronometrico più tardi. In mezzo, solo la punizione a lato di Manconi (13′). Scollinata la mezzora, lo scambio con Frosinini sfocia nella botta di bomber Jacopo contro il muro giallazzurro, quindi il botta e risposta che muove ulteriormente lo score: al 34′ Gusu spazza male sempre su un tiro dalla bandierina e Barba a pelo d’erba insacca da fuori, al 37′ l’ex Piacenza summenzionato incorna davanti al secondo palo il traversone a rientrare di Zoma. L’unica volta del gioco da quinto a quinto riuscito al bacio in tutti i 94 minuti.
Il problema è che dietro si balla. A un tris dall’intervallo, Borghini e Milesi, proteso il secondo nella vana scivolata, lasciano la linea di fondo all’attaccante mancino che serve a rimorchio la doppietta all’apripista. Nella ripresa, in attesa del poker sporco di Grandolfo favorito dal mancato aggancio dell’ex atalantino del vivaio sul rilancio del capitano di casa, con tocco del rompighiaccio per il compagno, il paio di chances Cocco-Petrungaro (deviata in corner, 3′) e Zoma (6′, tiro alto). Tra 20′ e 23, invece, il tardivo sussulto tripartito tinto di bluceleste: la punta sarda (centrale) dal limite, Giorgione in acrobazia su centrata manconiana dalla destra e Brentan a giro ricevendo proprio dal sannita dall’out sinistro. In precedenza, il salvataggio di Gusu che dice no a Gemignani sul filtrante del suo trequartista, protagonista assoluto di una gara mal giocata dai seriani apertamente in crisi. Nel finale, Muzio a rimorchio di Cocco manca la mira dal limite a imitazione dei compagni (42′). E piove gelido il quinto.