Zanica
– “Il presidente Gianfranco Andreoletti ci ha chiesto una salvezza tranquilla. Secondo me si può aspirare a qualcosa di più”. Parola di Giovanni Lopez, neo allenatore chiamato al capezzale dell’AlbinoLeffe per mettere in soffitta la permanenza al fotofinish in serie C grazie al playout col Mantova: “Il sistema di gioco sarà un 3-5-2 propositivo. Sono abituato a fare la gara, non a subire. L’importante è l’equilibrio tra le fasi di gioco”. Sia il tecnico romano, successore dell’annata da subentro Biava-Foscarini, che il direttore sportivo Antonio Obbedio, erede di Aladino Valoti, conoscono già i seriani da avversari: “Nel 2017, quando eravamo entrambi alla Lucchese, battemmo proprio l’AlbinoLeffe agli ottavi di finale dei playoff – esordisce l’ex giocatore di Virescit e Alzano -. Si tratta di una società che fa un calcio di prestigio da 25 anni. Spero di poter invertire la rotta degli ultimi due anni riportando la squadra a essere quella difficile da affrontare per tutti”.
“Ho scelto una figura come il mister perché si adatta al profilo richiesto dalla società per gli obiettivi e per la qualità del lavoro che sa esprimere: abbiamo già lavorato due anni a Lucca con buoni risultati – prosegue Obbedio -. A Lucca la filosofia era pro giovani, per me conta solo l’organizzazione. Contano i princìpi di gioco, bisogna avere i giocatori adatti”. Sulla campagna acquisti in corso, persi due pezzi da novanta dell’attacco come Cocco (Trapani) e Manconi (Modena), ecco le linee guida e le anticipazioni del diesse: “Ci tenevo a rinnovare Borghini e Gusu, che hanno aspettato l’evolversi della situazione accettando di rimanere. La difesa è il reparto più attrezzato, sono in 5 compreso Gusu che è un jolly. Manca un portiere under, stiamo valutando diversi profili, un 2002. Poi un regista, un play di spessore e personalità. Se dovesse partire Giorgione, anche una mezzala per sostituirlo. E quindi tre attaccanti perché sotto contratto c’è solo Zoma. Davide Munari, 2000 ex Piacenza, è a disposizione da mercoledì, ha appena firmato, un quinto duttile con capacità offensive. Davanti Cristian Carletti del Trento è un altro profilo seguito”.
Obbedio, foggiano cinquantaquattrenne, per approdare a Zanica ha chiuso la porta al Renate dopo un triennio: “La mia formazione è prettamente bergamasca, è una realtà che conosco. Ha inciso nella scelta, anche perché liberatosi il posto è diventata la mia prima scelta. Non si guarda all’ultimo anno, ma al percorso storico della società – chiosa -. Da giocatore o dirigente l’ho affrontato tante volte, esserci entrato è un motivo di orgoglio. Uno come Andreoletti ha anticipato le norme sui giovani di qualche anno, ha creato quello che tutti vediamo. I paletti li mette prima: se li accetti, sai a cosa vai incontro”.
E l’ex Viterbese Lopez, romano che a pelo d’erba fece le fortune tra le altre del Vicenza? “Ringrazio per l’opportunità, una realtà così non l’ho mai vista prima. Sono sicuro che faremo ancora molto bene insieme: posso promettere una grande quantità e, spero, una grande qualità di lavoro – le sue dichiarazioni programmatiche -. L’obiettivo è fare bene, la squadra è in completamento. Sono fiducioso che il direttore farà una buona squadra. C’è tutto a disposizione per dare il meglio. I giovani? Se sono bravi, sono bravi: a Lucca giocammo spesso con 7 under su 11″. Sul calciomercato c’è fiducia: “Se ne sono andati via due attaccanti come Manconi e Cocco che fanno gol e ne cerchiamo altrettanti. Ne abbiamo due o tre nel mirino. Zoma ce l’abbiamo già in casa, anche se ha fatto il quinto. Le caratteristiche richieste sono di fare gol, non importa se uno è alto o basso. Dietro e in fascia, invece, siamo coperti: Gusu per un fatto numerico dovrebbe partire da quinto, ma lo alleneremo anche da terzo”. Infine, sulla scelta per un accordo a breve termine: “Sul mio contratto c’è una clausola per il rinnovo automatico, anche se è solo annuale. Il presidente mi ha chiesto una salvezza tranquilla, anche se io credo che faremo qualcosa di meglio”.