Atalanta – Tritium 4-0 (3-0; 1-0; 0-0)
ATALANTA 1°/2° t (3-4-3): Sportiello; Okoli, Demiral, Djimsiti; Soppy, Chiwisa (1′ 2° t Colombo), Pasalic, Maehle; Lookman, Hojlund, Muriel. 3° t (3-4-1-2): Rossi; Toloi, Palomino, Scalvini; Zappacosta, Chiwisa (9′ Colombo), De Roon, Ruggeri; Ederson; Lookman, Zapata. All.: Gian Piero Gasperini.
TRITIUM 1° t (4-2-3-1): Bassani; Pedrini, Ghislanzoni, Bertaglio (cap.), Campani; Thiam, Marchesi; Scalcinati, Cotello, Ortelli; Panigada. 2°/3° t (4-4-2): Acerbis (1′ 3° t Lisandri); Hadaji, Scietti, Bertaglio, Li Destri (12′ 2° t Vaglio); Gnaziri (15′ 3° t Li Destri), Lazzaro, Marchesi (12′ 2° t Caforio, 1′ 3° t Perego), Campani; Valente, Schingo. All.: Daniele Di Blasio.
Arbitro: Santinelli di Bergamo (Macchia di Moliterno, P. Tinelli di Treviglio).
RETI: 9′ pt Maehle (A), 21′ pt Lookman (A), 26′ pt Hojlund (A); 14′ st Lookman (A).
Note: pomeriggio soleggiato e ventoso, spettatori 400. Disputati 3 tempi da 30′, 30′ e 20′. Corner 9-6.
Zingonia – Prenderne solo quattro dall’Atalanta è una festa per la Tritium, farsi regalare la maglia da ìl nuovo fenomeno chiamato Rasmus è una gran soddisfazione per il capitano Riccardo Bertaglio. La formula 3 da 30, 30 e 20 giri di lancetta ha indotto mister Di Blasio, capolista del girone B di eccellenza con 5 punti di margine sul Mapello a meno 6 dal gong, a utilizzare l’intera rosa con almeno un cambio di modulo. Da rimarcare con mille sottolineature blu il partitone degli ex del vivaio Lazzaro e Paolone Acerbis, subentrati nella seconda mezzora.
Un test match di grinta e di voglia buttate sul campo principale del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, fin dallo start. Al 5′ Marchesi, spuntato dietro il velo di Cotello, costringe Sportiello alla sbracciata sopra la traversa; un settebello cronometrico a ci prova Scalcinati di seconda sferrando il destro dai 20 metri sul secondo corner abduano ribattuto. Poi i nerazzurri, ovviamente, senza nemmeno troppa convinzione, privi di Musso, Boga, Koopmeiners e Vorlicky ma con un Djimsiti in più.
Maehle inizia la serie riprendendo la respinta del portiere sul suo stesso inserimento con taglio da mancina assecondato da Pasalic verso il lato opposto e, insoddisfatta la brama di gol del diagonalista Hojlund, il raddoppio è un gioco a tre a favore della doppia torre Djimsiti-Lookman sulla traiettoria di Muriel dalla bandierina destra. Il tris con portiere scartato è del danesino sulla verticale di Demiral, appoggiato da mancina da Lookman. Il turco ci prova di suo senza che la palla s’abbassi nello specchio a sufficienza a un tiretto dalla mezzora.
Nel secondo minitempo, con sequela in mezzo del pendolino danese ex Genk, Acerbis respinge di piedone il conato del nigeriano, ma il miracolo è del guardiano dei pali di Urgnano (8′) che cala la saracinesca su Valente, imbeccato dall’asse Hadaji-Gnaziri. Le prove generali di doppietta le innesca Colombo, ma ‘Mola imbrocca soltanto il diagonale dopo la girata mancina al volo, stavolta su allunghino di Muriel in chiusura di triangolo. Il centravanti ospite ‘avrebbe anche messa prendendo l’ascensore sul corner di Lazzaro con l’attrezzo però uscito lungo la parabola.
Al ventesimo ancora l’arto inferiore del veterano tra i legni trezzesi nega la gioia a Soppy, pescato bene da Pasalic; al 27′ il riflesso è prodigioso per evitare la tripletta del ragazzo di Wandsworth sullo schema da corner spizzato dal croato, fermato anch’egli in mischia alle soglie dell’annullamento per offside dell’appoggino nuovamente di Lookman, servito dal recuperato braccetto albanese, out con Empoli e Cremonese ma adesso pronto a rientrare.
Nell’ultima frazioncina, a 3-4-2-1 con Zapata terminale unico e Chiwisa già dall’altra parte poi rimpiazzato dal mediano brianzolo della Primavera, Palomino la sfiora di fronte e Duvan girandosi (17′) e toccando sottomisura su palla di Ruggeri. Poco più tardi Lookman alza di sinistro sullo scarico del Toro di Cali (20′).