La tanto attesa soluzione del governo e della Figc alla sospirata ripresa degli allenamenti di squadra? In caso di nuovi positivi, una sostanziale quarantena senza quarantena, ovvero con le regole sanitarie già prescritte ma senza lo stop al lavoro collettivo. In sostanza rimane isolato il solo contagiato da Coronavirus, mentre gli altri devono – soltanto in quel caso – restare due settimane a disposizione presso la “struttura fiduciaria” (leggi centro sportivo) sottoponendosi a tamponi ogni 48 ore. Regole che andranno aggiornate quando “entro il 28 maggio con Lega Calcio di Serie A e Figc, co-autrici del Protocollo per la ripresa in sicurezza, si deciderà la data per il campionato”, come annunciato a Rai Due dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
L’Atalanta, insomma, nella malaugurata ipotesi di un Marco Sportiello-bis (l’unico positivo, già guarito) dovrebbe isolare l’interessato dal Gruppo Squadra, il quale a sua volta non sarebbe più autorizzato a tornare a casa a dormire. I maxi ritiri e pure l‘auto-isolamento per 2-3 settimane previsti dalla seconda bozza del Protocollo federale, sotto dettatura del Comitato Tecnico Scientifico, spariscono ufficialmente dal documento. Restano obbligatori i test medici tre giorni prima della ripresa degli allenamenti di squadra: tamponi, da ripetere il giorno dell’avvio insieme al test sierologico (da rifare dopo due settimane) e ogni quattro giorni.