Atalanta – Sassuolo 4-1 (3-0) ATALANTA (3-4-1-2):

Gollini; Djimsiti (41′ st Toloi), Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (24′ st Malinovskyi), Gosens (24′ st Castagne); Pasalic; Gomez (43′ st Colley), D. Zapata (24′ st Muriel). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Sutalo, 22 Bellanova, 5 Tameze. All.: Gasperini.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Toljan 5 (1′ st 17 Muldur 5,5), Marlon 5,5 (24′ st Magnani 6), Peluso 5, Kyriakopoulos 6; Bourabia 6, Locatelli 6,5 (32′ st Obiang sv); Berardi 5,5 (16′ st Djuriric 6,5), Defrel 6, Boga 5,5 (16′ st Haraslin 5,5); Caputo 6. A disp.: 56 Pegolo, 21 Chiriches, 31 G. Ferrari, 6 Rogerio, 4 Magnanelli, 23 H. Traore, 18 Raspadori. All.: De Zerbi 5.

Arbitro: Chiffi di Padova 6 (Valeriani di Ravenna e Caliari di Legnago, IV Serra di Torino. Var Abisso di Palermo, AVar Tolfo di Pordenone).

RETI: 16′ pt Djimsiti (A), 31′ D. Zapata (A), 37′ pt aut. Bourabia (A), 21′ st D. Zapata (A), 47′ st Bourabia (S).

Note: diffuso dagli altoparlanti dello stadio, prima della partita, “Rinascerò, rinascerai”, l’inno alla vita dedicato a Bergamo dal cantautore bergamasco Roby Facchinetti. Serata calda e serena, terreno in discrete condizioni. Allontanato Gasperini per proteste al 27′ st. Ammoniti Toljan, Pasalic, Peluso, Marlon, Djimsiti, Muriel e Toloi per gioco scorretto. Occasioni 14-10, nello specchio 6-5, legni 1-0. Var: 3. Corner 4-3, recupero 3′ e 3′.

Bergamo – 4-1 come all’andata a settembre, ma stavolta la pratica è durata qualcosa di più di 35 minuti. Nonostante Ilicic out per distorsione alla caviglia destra, anche senza il suo fantasista e bomber principe l’Atalanta alla ripresa delle ostilità non ha certo perso il vizio di vincere. Per stupire, leggi Sassuolo con fin troppe praterie davanti nel recupero della sesta giornata di ritorno di serie A, ci sarà modo e tempo. Intanto, tre palloni nel sacco entro la metà e sesto bottino pieno di fila considerando quello doppio in Champions col Valencia. Allo start, come detto in premessa, qualche brivido. Al 3′ Berardi pesca Defrel in sfondamento centrale, con Caldara a contrastarlo rimediando in angolo. Nelle due corsette di cronometro successive un lancio dalle retrovie e un’altra apertura del capitano ospite mettono Boga e Caputo davanti alla porta, ma in entrambi i casi, con Gollini comunque reattivo, si alza la bandierina del fuorigioco. Scollinato il decimo il portiere nerazzurro è costretto a uscire fuori area di piede sul francese che si muove fra le linee, mentre la Dea si desta al 13′ con Zapata a colpire di spalla oltre la traversa sul cross liftato di Gomez dal lato destro dell’area. Non svegliare il can che dorme, specie se sa abbaiare, recita una delle leggi non scritte del pallone, e così è: superato il pericolo del colombiano, che dopo un rimpallo con Marlon si vede murare da Consigli con l’altro ex Peluso a spazzare (14′), ecco lo schema da corner del Papu per la torre di Caldara e la deviazione d’esterno di Djimsiti nell’angolino (16′) per il vantaggio. Bissato a tre giri di lancetta dal capitano argentino in spaccata, se non fosse per il Var, che giudica di mano la deviazione fortuita di Gosens tra collo e mento, sullo smarcante a scavetto di Zapata. Verso la fine del tempo l’autore del gol vanificato dalla tecnologia sgancia di poco a lato (28′) il mancino innescato da una seconda palla concessa sul traversone del tedesco, e dopo un altro tris giunge il bis buono con Duvan di clavicola sinistra in tuffo grazie alla sponda area di Gosens innescata dal lancio di Gomez. Stavolta il Var Abisso decide da solo e il punto è convalidato. Al 36′ offside e fallo di mano impediscono a Pasalic, bravo a riprendere un colpo di testa di Zapata finito sulla traversa sul suo stesso pallone, di firmare il 3-0, che arriva comunque a un tiro di schioppo con Bourabia a deviare nella propria rete, in caduta e di braccio, il tracciante di Gosens. La cattiva notizia per i Gasp-boys è che il diffidato Pasalic si fa cogliere in fallo su Kyriakopoulos e salterà la Lazio mercoledì sera; al 44′ il Gollo salva di piede sulla puntata di Berardi per ripetersi a corpo morto su Caputo appoggiato da destra dal primo. Nella ripresa Caldara stoppa subito Boga (3′), quindi il ballo del liscio Caputo-Berardi su passaggio da sinistra di Defrel (5′) e Gosens (6′), in combinazione con Pasalic, contrato in fallo di fondo da Marlon. Gollini sempre sul pezzo: all’11’ Defrel guizza via, Djimsiti non recupera e c’è la paratona per alzare sopra il montante. Dieci minuti e il doppiettista Zapata firma di piena fronte il 4-0 correggendo la punizione da sinistra del Papu. Al 27′ il Gasp urla al Var “Fatelo arbitrare” e Chiffi che lo caccia; al 31′ punizione telefonata di Kyriakopoulos, poi la svettata alta di Pasalic su ammollo di Castagne, Haraslin a volo d’angelo e la punizione della bandiera di Bourabia nel recupero (giallo a Toloi, Caputo steso).

Si.Fo.