Gentile redazione di Bergamo & Sport,
queste righe per proclamare il mio dissenso e il mio stupore nel leggere il vostro articolo di ieri probabilmente frutto di informazioni raccolte telefonicamente da qualche dirigente, evidentemente arrabbiato, della squadra avversaria, alle quali, visto quanto riferitovi, avremmo avuto quanto meno diritto di replica. Infatti, a queste persone vorrei dire che i primi con cui devono essere arrabbiati sono loro stessi. Vergognoso infatti il comportamento del loro allenatore che per 60 minuti non ha fatto altro che insultare i suoi giocatori e il direttore di gara (fino al suo allontanamento dal campo di gioco, poichè, entrando in campo sul gol del nostro vantaggio, ha insultato l’arbitro di fronte a tutti i presenti, cosa della quale non si fa riferimento nell’articolo). Probabilmente, invece che insegnare come si insulta un arbitro, avrebbe potuto insegnare come si battono le rimesse laterali dal momento che gliene sono state invertite almeno 5. Il vostro interlocutore ha probabilmente omesso di dire che ci è stato annullato il gol del momentaneo pareggio, e pure che anche tra i nostri c’è stato un espulso. Si parla altresì di rigori non concessi ma non capisco quando ciò possa essere avvenuto dal momento che il loro sterile gioco d’attacco non ha mai impensierito la mia squadra. Il Dalmine ha legittimato la vittoria con gioco ed organizzazione, non ha rubato niente e ha meritato di fronte a una squadra meno preparata da un allenatore che dovrebbe imparare i valori dello sport invece di millantare le alte categorie nelle quali ha giocato da giovane. Non ritengo di essere Padre Pio e commetto molti errori, ma vincere una partita leggendo il giorno dopo che sono stato favorito per me è davvero mortificante. Chiedo rispetto nei confronti del Dalmine e esprimo a nome di tutta la nostra società piena solidarietà ad un arbitro che è stato insultato tutta partita per colpe che ancora non riesco a capire.
Ringrazio per lo spazio concesso alla mia dovuta replica, e nell’occasione porgo i miei più cordiali saluti.
Giuliano Como (Presidente FCD Dalmine 2012)
Il mio punto di vista? Cronaca che non corrisponde a quanto si è visto domenica nei 90 minuti. Anche un nostro giocatore, nel convulso finale di gara, è stato giustamente espulso, ci siamo visti annullare una rete per fuorigioco e poteva starci un rigore dopo appena cinque minuti per un fallo di mano ritenuto involontario. Niente proteste, come pretendo dai miei ragazzi. Abbiamo vinto perchè più preparati. Tiri in porta 12-3, il tabellino parla da sè. Punto. I due rigori negati al Caravaggio? Non so, ma mi risulta che siano entrati in area una volta sola, fate voi. Evidentemente un signor “non so chi” avrà raccontato al vostro giornalista un’altra partita. Una cosa tengo a precisarla. Si parla nell’articolo di “imbarazzante comportamento dell’arbitro non solo durante la partita ma anche nel prepartita”. Vorrei capire che cosa significa e se è una sorta di allusione. Scritto ciò, poteva esserci concesso quanto meno il diritto di replica. Un tentativo di metterci in cattiva luce? Così fosse è cosa grave. Ma non so, e non voglio crederlo. Però così si generano tra gli addetti ai lavori polemiche su polemiche. Si fa un “puzzo” inutile dove non ce n’è bisogno. Alla vigilia di un girone di ritorno dove vorremmo recitare un ruolo da protagonisti, beh, non mi sembra giusto dare un’immagine del Dalmine2012 che si può facilmente male intepretare. Siamo determinati, questo si, ma sempre rispettosi di avversario e direttori di gara. Non siamo santi ma nemmeno diavoli, e dai referti di gara e dai C.U. lo si può verificare. Dai, però, ora sdrammatizziamo: domenica ne ho sentite tante, ma proprio tante che per qualcuno una bella visitina al Santuario non farebbe poi così male…una visitina lì e passa tutto. Al Direttore di gara va tutta la mia solidarietà e i miei complimenti per come ha gestito una situazione che a fine gara era a dir poco incandescente, soprattutto dopo ciò che è stato lui verbalmente proferito. Ecco, questo si che è stato imbarazzante. Parliamo di migliorare il calcio? Parliamo di fairplay? Ecco, cominciamo noi addetti ai lavori, noi che dovremmo dare l’esempio. E se siamo in categorie che pensiamo di non meritare…beh, iniziamo a dimostrarlo con un più corretto atteggiamento. I miei ragazzi? A fine gara gli ho fatto fare tre bei giri di campo, così per evitare inutili situazioni nel tunnel per gli spogliatoi. Hanno accettato di buon grado: atteggiamento e comportamento da atleti, oltrechè opportuno ed intelligente.
Federico Perelli (allenatore Dalmine2012)