Atalanta – Torino 0-0ATALANTA (4-3-3):
Ndiaye sv; Ghislandi 7 (32′ st Bergonzi 6), Milani 6,5, Guth 6,5, Brogni 6,5 (32′ st Ruggeri 6,5); Gyabuaa 6,5 (26′ st Italeng 6), Panada 6,5, Finardi 6 (13′ st Cortinovis 6); Traore 6,5, Colley 6, Cambiaghi (cap.) 6. A disp.: Nozza Bielli, Gelmi (p), Cittadini, Ghisleni, Signori, Kobacki. All.: Massimo Brambilla 6.
TORINO (3-5-2): Lewis 6,5; Singo 7,5, Marcos Lopez 6, Celesia 6 (23′ st Enrici 6); Ghazoini 6, Munari 6, Sandri 6 (40′ st Rotella sv), Greco 5,5, Kouadio 6,5 (23′ st Ricossa 6); Gonella (cap.) 6 (40′ st Kone sv), Ibrahimi 5,5 (34′ st Garetto sv). A disp.: Trombini, Pirola (p), Siniega, Bongiovanni, Moreo. All.: Marco Sesia 6.
Arbitro: Zufferli di Udine 5,5 (Massara e Pedone di Reggio Calabria).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 300. Ammoniti Singo e Sandri per gioco scorretto. Occasioni 17-6, nello specchio 7-1. Corner 11-4, recupero 1′ e 4’30”.
Zingonia – Per una volta la Primavera dell’Atalanta, che comunque chiude straprima il girone d’andata (41 punti a 32 sul Cagliari), resta a secco in campionato (in Youth League solo nel ko di misura a Zagabria) e ottiene col Torino il secondo pari su 15 turni. Il precedente, il 3-3 di Roma, era stato di ben altro spessore: l’avversario della domenica pomeriggio si è limitato al muro davanti all’area e alla porta, affidandosi a un Singo monumentale.
Traore libera il destro sul gioco a due dal limite con Gyabuaa (7′) chiamando Lewis al tuffo per evitare l’infilata sotto il sette, a cronometro raddoppiato Gonella alza il sinistro a rimorchio di Kouadio. Le fasi di studio durano troppo e allora a Brogni non resta che provarci da fuori (19′) con un bolide mancino: montante sfiorato. Nemmeno un tris di lancetta e Colley gira frettolosamente di fronte il traversone di Ghislandi per un Cambiaghi che non può arrivarci, mentre al 25′ la svettata del gambiano su angolo del terzino telgatese è indirizzata alla porta ma la sorvola di un amen. Al 29′ Singo chiude la palla dentro da destra di Cambiaghi in asse con Ghislandi e Gyabuaa, quindi ancora il falso nueve stacca in ritardo sulla pennellata dell’osiense; cento secondi e Guth telefona al portiere ospite il colpo di frusta accarezzato dalla punizione di Brogni dalla trequarti sinistra.
Il break dell’ex romanista Greco a undici dalla pausa produce un sinistraccio che esce largo sul palo di Ndiaye, tre giri di lancetta prima del recupero di Panada su una ribattuta della difesa che coglie il lob alto dell’accentrato Traore e sul ribaltamento il diagonale fuori di Munari su ammollo di Ghazoini, che allo scadere sugli sviluppi di un piazzato da destra di Sandri trova dal vertice sinistro la testa di Singo che fa la barba all’incrocio. Ancora una corsetta temporale e Colley stavolta anticipa in eccesso il terzo tempo suggeritogli dall’out dal suo capitano.
La ripresa si apre col braccio largo di Celesia (6′) non sanzionato sullo spiovente dalla bandierina di Brogni e lo slalom del 2002 del tridente concluso con Lewis a difendere il legno di competenza (8′). Stessa solfa al quarto d’ora, ma dai diciotto metri, con Ghislandi ad allungarla. Una partita stregata: al 21′ a Milani esce il colpo di zucca a campanile su invito ancora dell’esterno basso sull’onda lunga di un angolo. Sei minutini ed ecco la loffia di Ghazoini dopo una manovra da lato a lato, col capitano granata a difettare di mira alla mezz’ora su appoggio di Ricossa.
Al 34’di nuovo Singo oppone il corpo, sugli sviluppi del decimo angolo atalantino, a Guth, lesto a girarsi in mischia sulla spizzata di Italeng, preso in mezzo da un doppio rimpallo in gioco aereo anche con l’altro mastino Enrici. Al 37′ Italeng centra il tap in sul radente di Cortinovis (giunto di seconda sul calcio franco di Ruggeri) respinto da Lewis, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Gli ultimi conati sono di Traore (42′), che da fuori calcia col piede sbagliato senza risolvere il batti e ribatti su corner e controcross ruggeriani, e del centravanti di riserva che imita il centrale difensivo su piazzato lungo di Bergonzi (1′ di recupero). Sabato prossimo la Samp al mattino a Zingonia.
Simone Fornoni