12a Primavera 1 – Assemini (Cagliari), CRAI Sport Center, sabato 23 novembre (ore 11)
Cagliari – Atalanta 1-1 (0-0)
CAGLIARI (3-5-2): Iliev 6; Cogoni 6,5, Soldati 5, Marini 6,5; Arba 6,5, Malfitano 6 (16′ st Achour 6,5), Liteta 6 (1′ st Balde 6,5), Simonetta 7, Marcolini 6 (34′ st Nunn sv); Bolzan 7, Vinciguerra (cap.) 6 (16′ st Yael Trepy 6, 34′ st Grandu sv). A disp.: 33 Auseklis, 3 Collu, 6 Pintus, 17 Sulev, 27 Franke, 29 Longoni. All.: Fabio Pisacane 6,5.
ATALANTA (3-5-2): Pardel 6,5; Tavanti 6, Ramaj 6,5 (44′ st Mencaraglia sv), Isoa 6 (35′ pt Bonanomi 7,5, 40′ st Capac sv); Gobbo 5,5, Steffanoni 5,5, Armstrong 5,5, Riccio (cap.) 6, Simonetto 6; Camara 5,5, Fiogbe 6. A disp.: 12 Zanchi, 22 Sala; 5 Ghezzi, 6 Martinelli, 21 Baldo, 28 Arrigoni, 32 Idele, 48 Bono. All.: Giovanni Bosi 6.
Arbitro: Angelillo di Nola 6 (Manzini di Voghera, Antonicelli di Milano).
RETI: 10′ st rig. Simonetto (A), 35′ st Bolzan (C).
Note: mattinata soleggiata, spettatori 100. Ammoniti Vinciguerra per ostacolo alla rimessa in gioco, Liteta e Ramaj per gioco scorretto, Fiogbe per simulazione. Espulso Bosi (all. A.) per proteste al 36′ st. Tiri totali 12-6, nello specchio 4-1, parati 3-0, respinti/deviati 3-1, legni 0-1. Corner 3-2, recupero 1′ e 5′.
Assemini (Cagliari) – Il regalo del Cagliari che non t’aspetti e Simonetto, saltello e mancino spiazzante dal dischetto, sazia da par suo la crisi di fame della Primavera dell’Atalanta, ma solo a metà perché il quasi omonimo Simonetta a dieci dal novantesimo indovina il filtrante per il pari di Bolzan di lungolinea appena dentro l’area. Salgono così a sette le partite a digiuno con soli 4 punti racimolati per 12 totali (battute solo Udinese e Samp a settembre) in altrettanti turni. L’ingenuità di Soldati, che convinto di avere una punizione da bettere prende la palla con le mani sulla rimessa di Iliev, cui l’arbitro l’ha appena restituita dopo i soccorsi a Marini, colpito dal suo stesso portiere nella classicissima mischia da corner, non ha comunque il potere di condannare i padroni di casa anche per il raddoppio rimasto al palo di Bonanomi. Si replica alla stessa ora sempre del prefestivo, le 11 del mattino, ad Alzano Lombardo contro l’Empoli, cercando di battere il fattore campo finora a rovescio, 2 pari e 4 ko.
Una sfida cominciata dal botta e risposta al 4′ del futuro firmatario dell’uno a zero, che da posizione defilata alza dopo battuta di dribbling di Fiogbe, e al 7′ di Bolzan che cicca dalla lunetta il tracciante di Arba dall’out destro. Under 20 di Zingonia inconsistente e messa alle corde: al 18′ è annullato per fuorigioco il vantaggio altrui di Vinciguerra, una seccata a metà altezza di piattone dalla sinistra dell’area nell’angolo lontano, lungo l’asse Marcolini-Simonetta. Al 25′ Liteta sfiora il montante da fuori di seconda in scia a uno schema da destra di Simonetta respinto dal cuore della difesa ospite. La prima conclusione nello specchio è di colui che la pareggerà nel finale, grazie a uno slalom al limite con sinistro neutralizzato in angolo da Pardel prima della capocciata fuori misura del capitano sardo da azione d’angolo, il secondo per i locali. A una decina abbondante dall’intervallo, prima dell’avvicendamento Isoa-Bonanomi arretrando Armstrong a braccetto, l’ennesimo pericolo sul fianco destro con mezzala e compagno con la fascia al braccio a trovarsi senza mira di quest’ultimo che non incrocia. Nerazzurrini in bianco trasferta, ma ci rimangono anche i rossoblù che combinano bene fino alla conclusione imperfetta, stavolta alta, del centrattacco, sprecando il lavoro tra mezzosinistro e mezzodestro al 38′, ultimo allarme rosso di una frazione in sordina per i bergamaschi.
Il pacco dono grande come un villaggio di Natale è però dietro l’angolo della decina piena del secondo tempo dopo un angolo a favore che il guantato di casa abbranca in due tempi stendendo il suo braccetto sinistro. Due giri di lancette più tardi, la simulazione di Fiogbe che cade sul contrasto di Balde sulla sventagliata al bacio di Bonanomi, che poi al 17′ slalomeggia cogliendo il palo interno alla sinistra dell’ultimo ostacolo. Scollinato il ventesimo, la punizione di Simonetta coglie l’incornata molle di Cogoni e il beninese atalantino controsterza sul sinistro, né tiro né passaggio e allora il succitato può deviare un pallone potenzialmente pericoloso.
Il primo cambio di Bosi continua a fare quel che vuole e al 26′ Riccio, guadagnatosi il calcio franco in lunetta proprio dietro input del numero 10 dal centrodestra alza la mira seppur di un amen. Occhio, dietro, al cross di Marini dal fondo per Yael che di sinistro di controbalzo trova la deviazione in fallo di fondo di Ramaj in traiettoria. Mezzora e mica è finita qui, perché un buco sulla trequarti sinistra proietta ancora l’attaccante subentrato, che si fa male nella corsa e deve uscire, al destro contrastato dai due terzi di sinistra della difesa ospite e respinto a mano aperta dal polacco tra i legni. Avvisaglie non colte e arriva l’1-1, grazie anche al velo di Achour, cui segue un intervento su Bonanomi, l’ultimo dei sostituiti, che porta il mister nerazzurrino a un eccesso verbale di troppo sanzionato da Angelillo con la cacciata. Il vice Marco Zanchi non ottiene altro che la botta altissima dalla lunghissima di Mencaraglia, il cambio del fantasista, sullo scarico di Riccio, al 1′ dei 5′ di recupero.