33a (14a rit.) Primavera 1 – Zingonia, Centro Sportivo Bortolotti, campo sintetico – lunedì 14 aprile (ore 16)
Atalanta Under 20 – Hellas Verona Under 20 0-0
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6,5; Tavanti 6,5, Comi 6,5, Ramaj 6,5; Idele 7, Manzoni 6 (25′ st Artesani 5,5), Steffanoni 6, Simonetto 6,5; Bonanomi (cap.) 7; Baldo 5,5 (24′ st Riccio 6), Fiogbe 6 (1′ st Cakolli 5,5). A disp.: Zanchi, Ghezzi, Galafassi, Capac, Bonsignori Goggi, Arrigoni, Camara, Maffessoli. All.: Giovanni Bosi 6.
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro 7; Nwanege 6,5, Kurti 6, Nwachukwu 6,5; Agbonifo 7, Szimionas 6,5, Dalla Riva (cap.) 6, Mogentale 7 (25′ st Peci 6), De Battisti 6; Vermesan 6, Monticelli 5,5 (35′ st Philippe sv). A disp.: Zouaghi, Popovic, Garofalo, De Rossi, Vapore, Jablonski, Stella, Albertini, Barry. All.: Paolo Sammarco 6.
Arbitro: Maccarini di Arezzo 6 (De Vito di Napoli, Ingenito di Piombino).
Note: pomeriggio piovoso, spettatori 100. Ammoniti Manzoni, Nwanege, Simonetto e Ramaj per gioco scorretto, Sammarco (all. H.) per proteste al 42′ st. Tiri totali 14-5, nello specchio 5-2, parati 5-2, respinti/deviati 4-1, legni -2. Corner 8-2, recupero 0′ e 4′.

Zingonia – Terzo zero a zero e primo in casa per la Primavera dell’Atalanta, in precedenza a Bagno a Ripoli e a Torino, ormai piuttosto tranquilla a cinque turni dalla fine della stagione regolare ma anche abbastanza sprecona a Zingonia a fronte di un Hellas Verona fermo letteralmente al paio di pali della ripresa. L’ostacolo del lunedì, del resto, occupa l’ultimo posto buono per i playoff, 12 punti più sopra. Sperare nella post season, a Zingonia, è ovviamente una pia illusione. Di Cakolli e Riccio le occasioni migliori, sempre nella seconda metà: archiviata a quota 40 punti (più 7 sulla zona playout) la sconfitta dalla Juventus, il sabato della vigilia di Pasqua è un extra moenia dalla vice capolista Inter all’una di pomeriggio.

Al 14′ il primo squillo è la schiacciata larghissima dopo due rimbalzi di Vermesan sullo schema di Agbonifo (Manzoni ammonito per fallo su Szimionas in fuga), ma è certamente più pericolosa, un tris di lancette dopo, la conclusione comunque non incrociata di Baldo dietro input di Steffanoni, lesto a recuperare la palla in uscita non perfetta di Kurti. Devono passare altri otto minuti prima della successiva chance di Fiogbe, che al volo svirgola il servizio di Idele dall’out per evitare il ritorno di Nwanege. Al 28′, invece, doppia occasione in soluzione unica sul calcio franco conquistato sul beninese, che si riserva il tap-in di esterno paratogli da Magro esattamente come la battuta di Bonanomi dal centrodestra senza trattenerla, prima che il fantasista-capitano di casa s’accentri per riprovarci calciando alto di destro allo scadere del minuto.

La cronaca di una sfida che vive di strappi e al 32′ rischia di aprirsi sull’altro fronte, quando la diagonale imprecisa di Idele su Monticelli, in coda alla ripartenza di Mogentale, serve al centravanti ospite la girata mancina in caduta che Pardel comunque intercetta. A sette dalla pausa, l’allungo di Manzoni figlio del recupero a due Simonetto-Ramaj sul pendolino destro gialloblù lancia indirettamente ancora Candas anche per lo scivolone del perno altrui, ma il rientro in copertura di Dalla Riva provoca un rimpallo preda del portiere. Al rientro in campo, due legni tengono gli occhiali inforcati. Nemmeno tre corsette cronometriche e il contropiede di Mogentale appoggiato da sinistra da De Battisti sfocia nel palo pieno di Szimionas dove l’estremo difensore nerazzurro non l’avrebbe mai presa, appena sotto l’incrocio. Un altro paio e Monticelli quasi sul fondo sela vede schiaffeggiare lievemente sulla traversa dallo stesso Pardel, una fuga suggerita sempre dalla mezzala sinistra sunnominata.

L’errore imperdonabile, però, capita sul versante interno al decimo e diciannove secondi complice l’incespicata della new entry offensiva Cakolli sull’attrezzo, comodo comodo davanti al secondo palo grazie alla sovrapposizione a Idele da parte di Tavanti con un tracciante basso solo da spingere in porta. L’esterno destro atalantino a tutta fascia trova lo stop di Nwanege in coda alla prima battuta dalla bandierina destra del compagno con la fascia al braccio. Al ventesimo il polacco tra i pali bergamaschi spazza a pugni chiusi e in uscita alta lo schema crossato Mongentale-Agbonifo dalla trequarti sinistra, poi è il freschissimo cambio Riccio a chiamare al miracolo Magro girando di esterno dalla sinistra dell’area il pallone morbido di Simonetto: al settantesimo, sempre reti bianche.

Nello spicchio finale, inaugurato dal sacrificio di Ramaj che esce a tamponare la mezzala destra avversaria innescata dal corridoio alla propria destra (28′), Bonanomi ha l’area intasata davanti a deviargli il tentativo alla mezzora senza ottenere più del quinto angolo, mentre poco più tardi c’è una spinta non rilevata del braccetto destro veronese sullo svizzero-albanese dell’attacco. Ramaj in gioco aereo e un Comi costretto a usare il tacco non pungono più di tanto (33′), un settebello d’orologio è ci sarebbe un altro palo in elevazione di Nwachukwu a fotocopia delle tante punizioni dall’out del solito noto, ma è tutto fermo per posizione irregolare multipla probabilmente in traiettoria visto che lo stacco pareva pulito. Alle soglie del novantesimo Agbonifo provoca qualche affanno a Pardel centrando in area e oltre lo scadere Idele, in combutta con Cakolli, a ruota dell’ottavo e ultimo corner prende la linea di fondo senza far arrivare la palla dove avrebbe voluto.
S.F.