Si preferisce trattenere le lacrime, ma la dedica e il pensiero sono scontati: la Baby Dea gioca in nome di Aldo Valerio, mancato improvvisamente nel weekend, una sorta di padre putativo dei giovani del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. Specialmente del gruppo dei 2001, che seguiva fin dallo scudetto Under 15. “Il Lione è una squadra forte con una società strutturata alle spalle e noi possiamo dire di stare bene, anche se a conti fatti non giochiamo da quasi un mese”. Massimo Brambilla, allenatore della Primavera dell’Atalanta, anticipa in un’intervista-lampo ai canali ufficiali del club nerazzurro i temi dell’ottavo di finale di Youth League che i suoi sono costretti dall’emergenza sanitaria a disputare in campo neutro martedì pomeriggio (ore 15, diretta streaming Sport Mediaset) a porte chiuse a Coverciano, precisamente sul terreno dedicato alla memoria del ct della Nazionale Enzo Bearzot. Saltato il precedente programma, ovvero 3 marzo alle 13 a Zingonia.
I francesi approdano all’appuntamento europeo al Centro Tecnico Federale, sede scelta dall’Uefa proprio su loro pressione, forti del 3-1 a Saragozza nei playoff del 12 febbraio scorso dedicato agli scontri fra le seconde classificate nei gironi di qualificazione e le squadre provenienti dal percorso campioni nazionali. In palio, il quarto, anch’esso in gara secca e in data e orario da definire, sul campo del Salisburgo, altra seconda del proprio raggruppamento e trionfatrice (4-1) sul Derby County mercoledì 4 marzo dopo aver prevalso a Porto ai rigori (7-6, 1-1 al 90′) nel barrage. Dirige l’incontro Fran Jović: la terna è croata, gli assistenti sono Hrvoje Radić e Luka Pušic; quarto ufficiale il pordenonese Riccardo Ros. Non ci sono i supplementari: in caso di parità oltre i tempi regolamentari si procederà alla lotteria dal dischetto.
Il tecnico vimercatese è fiducioso: “Ci siamo guadagnati questa sfida con pieno merito vincendo il girone C con un’escalation di prestazioni e risultati – osserva Brambilla -. Stiamo bene nonostante tutto, ci siamo sempre potuti allenare con regolarità, anche se ovviamente manca il minutaggio in partita”. L’ultima delle quali i nerazzurri hanno disputato il 15 febbraio a Città Sant’Angelo nella vittoria corsara col Pescara decisa da Nicolò Cambiaghi in avvio di ripresa. Era la quarta giornata di ritorno del campionato Primavera 1, condotto fin qui sempre in vetta: le gare con Lazio, Empoli (fuori casa) e Cagliari sono state rinviate sine die, mentre l’ormai certo blocco del calcio nazionale fino al 3 aprile farà slittare anche la ripresa prevista inizialmente ospitando la Roma sabato 14 marzo (ore 13) a Zingonia.
La squadra bergamasca in esilio forzato da Coronavirus schiererà certamente i suoi pezzi pregiati: Caleb Okoli nel cuore della difesa, Manu Gyabuaa e Alessandro Cortinovis da mezze ali, Roberto Piccoli (6 gol in 6 partite nel girone) al centro dell’attacco e Amad Diallo Traore a destra sempre in prima linea. Ebrima Colley, che notoriamente al pari di un altro 2000 come il portiere Khadim Ndiaye (tra i pali c’è Ludovico Gelmi) non può disputare la competizione perché non in possesso del requisito minimo di due anni pieni di tesseramento, è partito per Valencia con il gruppo dei 20 di Gian Piero Gasperini. Ricetta per saltare l’ostacolo? “Giocare come sappiamo, in modo propositivo, riducendo al minimo gli errori, anche perché non c’è il ritorno e quindi si pagano a un prezzo molto più caro”, chiosa l’allenatore brianzolo.