Venezia, stadio “Pierluigi Penzo” – 8a giornata serie A – domenica 20 ottobre, ore 15
Venezia – Atalanta 0-2 (0-1)
VENEZIA (3-5-2): Stankovic 7; Candela 5,5, Svoboda 6, Idzes 5,5; Sagrado 6 (19′ st Haps 6), Duncan 7, Nicolussi Caviglia 5,5 (19′ st Yeboah 6,5), Ellertsson 5,5 (1′ st Busio 7), Zampano 6; Oristanio 7 (34′ st El Haddad 6), Pohjanpalo 6,5 (34′ st Gytkjaer sv). A disp.: 1 Joronen, 12 Bertinato, 23 Grandi; 15 Altare, 25 Schingtienne, 79 Carboni, 22 Crnigoj, 38 Andersen, 97 Doumbia, 45 Raimondo. All.: Eusebio Di Francesco 6,5.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 6,5; De Roon (cap.) 7, Hien 7 (1′ st Ruggeri 6), Djimsiti 6,5; Bellanova 6,5, Pasalic 7, Ederson 6 (30′ st Sulemana 6), Zappacosta 6,5; De Ketelaere 6,5 (23′ st Samardzic 6,5), Retegui 7,5 (23′ st Zaniolo 6), Lookman 6 (1′ st Cuadrado 6). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 5 Godfrey, 49 Del Lungo, 50 Steffanoni, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 7.
Arbitro: Zufferli di Udine 6,5 (Baccini di Conegliano, Fontemurato di Roma 2; IV Ayroldi di Molfetta. V.A.R. La Penna di Roma 1, A.V.A.R. Maggioni di Lecco.
RETI: 7′ pt Pasalic (A), 2′ st Retegui (A).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 11.979 di cui 6.207 paganti (1.001 ospiti) e 5.772 abbonati per un incasso complessivo di 350.572 euro (botteghino 201.859 euro, rateo abbonati 148.713 euro). Ammoniti Ederson e Busio per gioco scorretto. Tiri totali 12-15, nello specchio 4-7, parati 4-5, respinti/deviati 1-1, legni 0-1. Corner 2-5, recupero 1′ e 3′.

VeneziaPasalic batte il primo colpo stagionale – cinquantesimo in A, miglior croato di sempre davanti a Perisic – e il rintocco per evitare guai dal Venezia ce lo mette Retegui, salito sull’ottovolante del gol in altrettante giornate punendo la cilecca di Candela con un pallonetto superbo. L’Atalanta prende sempre più quota alla ripresa del campionato iniziando bene il tour de force da proseguire con Celtic, Verona, Monza, Napoli e Stoccarda: alla fine saranno sei in diciassette giorni. 

Superato il brivido freddo sull’asse Oristanio-Pohjnapalo a rimorchio, contrastati rispettivamente da Zappacosta e ben più efficacemente da Hien (4′), Retegui al secondo guizzo si guadagna il secondo corner raccogliendo la spizzata di Bellanova sul lancio di De Roon: dal tiro di Lookman dalla bandierina la coppia Sagrado-Idzes, pressata in gioco aereo dall’oriundo, rimpalla di schiena per la girata sinistra del croato sotto la traversa davanti all’area piccola. Quasi impossibile, invece, il tentativo con lo stesso piede proprio del bomber azzurronerazzurro, una gran botta defilata su contrasto di Idzes apertagli in corridoio da Zappacosta al decimo. Le prove generali di raddoppio vengono sventate da Stankovic, perché De Ketelaere è forse un po’ troppo prezioso nel girello alto in linea orizzontale con Lookman. Taglia bene anche El Chapita, e siamo alla dozzina cronometrica, sul pallone ancora del nigeriano, vero regista d’attacco atalantino.

Scollinato il quarto d’ora, alla muraglia eretta in faccia al pendolino sorano segue il mancino della punta italiana degli arancioneroverdi alle stelle e un altro bis mancato degli ospiti, perché sull’invenzione a due delle ali del tridente gasperiniano per poco Svoboda, per anticipare il belga, non fa autogol di piattone. Il problema è che se non si chiude poi dietro si dorme, vedi diagonale profondissima di Lookman che evita sì Duncan servendo però inavvertitamente Zampano che incrocia il sinistro scaldando riflessi e mani a Carnesecchi. Siamo oltre il ventesimo e dall’angolo del ghanese sbuca in caduta Oristanio di testa, perso da Zappacosta, per fortuna dei bergamaschi senza mira. La fase di stanca si spezza a un tocchettino dalla mezzora, quando CDK più che entrare in campo appoggia da sinistra la Super Aquila che spacca la traversa quasi dal limite prima del tap-in mancino da fuori di Bellanova leggermente largo sul primo palo. Al 32′, altro giro, altra corsa, altra chance non concretizzata sullo schema tra i due esterni offensivi guadagnato dal centravanti (ranzata di Duncan): altro rimorchio di giustezza, il fiammingo sorvola di un amen l’incrocio.

In difesa, invece, sempre pericoli: il finnico riceve da Duncan ma è chiuso da Hien (33′), quindi svetta a campanile (36′) in combutta con l’altro attaccante senza affanno per l’estremo nerazzurro. Dall’ennesimo lancione di fra’ Martino, al 41′, il diagonale dell’ex Genoa appena largo dopo l’uno contro uno semivinto con Idzes. Ederson spreca il giallo su Oristanio spostandolo col corpo, ma la punizione dell’ex interista è in curva (45′). Inizia la ripresa e la partita apparentemente è chiusa con la chicca da killer dell’argentino, sullo spiovente dalla metà destra di Bellanova di sinistro lisciato dal braccetto destro locale, anche se poi Duncan sbuca lungo la combinazione tra Busio e Pohjanpalo e per poco il sinistro incrociato non inquadra lo specchio (7′). 1-2 sfumato, tris vicino col borseggio di Ederson a Izdes con sinistro vicino alla linea di fondo respinto dal serbo in porta (9′). Dopo il quarto d’ora, un altro spiraglio per riaprire discorsi che dovrebbero essere doverosamente chiusi, e stavolta è la mollezza del brasiliano sul lavoro di Busio dalla destra dove il campo è pressoché finito a favorire lo scarico di tacco di Nicolussi Caviglia per l’alzata alle stelle di Candela, ancora evidentemente frastornato dalla topica valsa il 2-0 esterno.

A Carnesecchi tocca l’uscita bassa all’impazzata al ventesimo per anticipare l’attaccante di casa più corto e agile sulla profondità chiamatagli dal collega, poi l’accelerazione di Yeboah che lascia Cuadrado sul posto (23′) fino a favorire un’altra conclusione di Oristanio sopra il montante. Samardzic entra per CDK e sfida subito Stankovic (27′) sul contropiede guidato dal recupero di Ederson. La Dea, se talora sale sull’Olimpo del gioco, vi ridiscende alla voce mira, vedi terzetto avanzato tra il serbo, Zaniolo che fa il centrattacco di riserva e Cuadrado che la telefona al portiere (29′) prima di alzarla all’azione successiva. Bellanova deve stoppare Haps nel gioco tra quinti (32′) e Carnesecchi prodursi nella presa bassa per bloccare Yeboah sugli sviluppi del primo angolo veneto. La girandola di novità dalla panchina porta Busio al tiro di seconda dopo l’incursione a due Svoboda-El Hadad murata a stento da un Ruggeri derubricato a braccetto a una sestina dal novantesimo. Prima del recupero, El Haddad per la loffia centrale di Duncan dalla distanza. Buon compleanno numero 117 alla Società e buon ventisettesimo ad Ademola!