AZZANO SAN PAOLO – Da AFG ad Azzano Calcio, dal logo che cambia forma fino a diventare una grande A al rimescolamento degli assi nel mazzo. Per la società del presidente Luca Schiavi non si poteva non vivere una metamorfosi anche nel serbatoio dei grandi. Dove da poco c’è un vertice tripartito. Risale a gennaio la promozione pescando negli organici, leggi Paolo Palazzi: “Ho accettato la sfida da Responsabile dell’Attività di Base a patto di continuare il lavoro a capo della Scuola Calcio, perché portare a far disputare una partita a un bambino che all’inizio fatica a tenere la palla in mano resta una sensazione impagabile”. C’erano due amici a Dalmine, che da luglio hanno preso la strada del centro sportivo a tinte giallorossoblù, direzione vivaio: “Attaccandoci al telefono anche 4-5 ore al giorno, perché c’erano da immettere 45 nuovi giocatori nelle annate dal 2006 al 2009”. La primissima azione operativa rivendicata da Mattia Mittiga, che dell’Azzano Calcio è Responsabile Tecnico del Settore Giovanile per l’Agonistica e la Preagonistica. A far da cappello a quella che dall’esterno pare una rivoluzione, Simone Di Palma: “Il direttore, il Responsabile, il Responsabile Organizzativo, fate voi. I titoli non sono importanti quanto l’aver messo mano a una riorganizzazione funzionale: dobbiamo strutturarci come un’azienda, coinvolgendo tutte le componenti, dai tecnici alle famiglie”.
La triade azzanese a capo dei calciatori in erba non è certo figlia del vezzo di cambiare per cambiare: “Crescita e sviluppo sarebbero limitati sul nascere, con una sola persona di riferimento, costretta a fungere da factotum. Il presidente Luca Schiavi ci ha chiesto di diventare un settore giovanile d’elite, al di là del marchio della Scuola Calcio Elite – spiega Di Palma -. Ciò significa rivalutarci, riposizionarci, diventare più attrattivi per chi vuole fare calcio e chi vuole affidarci i figli. Noi tre Responsabili abbiamo una visione in comune, valori condivisi”. “Affiatamento è la parola giusta. Lo si percepisce dall’esterno. E non solo perché Simone e io siamo amici di lunga data – gli fa eco Mittiga -. Paolo, allenatore storico per questi colori, è congeniale al progetto. La Società gestirà il Centro per un altro decennio e, per quanto di nostra competenza, stiamo integrando le persone adatte ai ruoli che servono”. A cominciare, appunto, dal tecnico diventato dirigente: “Queste nuove responsabilità mi hanno riacceso l’entusiasmo. Sono ormai 7 anni che ho lasciato i senior, allenati per 13 anni da Curnasco in Terza fino a Bonate in Prima passando per Madone, Filago e Calusco – rimarca Palazzi, il maestro dei più piccoli -. Ho il patentino Uefa B e l’incarico fresco fresco mi ha indotto a riaggiornarmi. Ho imparato che coi bambini occorre cambiare linguaggio: vederli sorridere insieme a papà e mamme ripaga di ogni sforzo. Dai due allenamenti settimanali dalla prima nidiata di 2010 fino a presiedere un settore è stato come scalare una montagna, ma sul piatto della bilancia i risultati giustificano l’impegno in misura appagante”.
La politica delle facce felici, come conferma il Direttore: “Così si crea il clima ideale, vogliamo fare calcio con gioia. Il nostro è un progetto tecnico-educativo per fasce d’età che non può fare a meno di regole comportamentali e quindi formazione anche per i genitori. Un po’ come una seconda scuola, ma a indirizzo sportivo – spiega Di Palma -. Un percorso sostenibile, per gradi, che vede i tecnici nelle funzioni di educatori, orientato al saper stare in campo e fuori. Qualcosa che non può prescindere dalla passione: il nostro scopo è creare una grande famiglia azzanese, ma con una vision e strumenti di lavoro a livello professionale”. All’occhiello, la partnership con la più futuribile delle neopromosse in A: “Il nostro interesse nell’Academy ‘Insieme col Monza‘ è dare valore ai nostri formatori attraverso le riunioni tecniche periodiche. Con Pierluigi Orlandini ci si ritrova una volta al mese: abbiamo introdotto la metodologia d’allenamento del club professionistico di riferimento, come la G.A.G., Globale-Analitico-Globale, che coniuga la focalizzazione sul singolo elemento tecnico-tattico da allenare alla visione collettiva in un contesto simile a quello della partita”.
L’iter della governance nata tra l’estate e la sosta invernale è stato accelerato, sempre secondo il Responsabile/Direttore: “Il primo anno solitamente è di mera valutazione, ma noi abbiamo operare l’intervento massiccio tipico del secondo: c’erano squadre con appena sette giocatori. A medio termine, dopo gli adeguamenti dello staff, è previsto il consolidamento”. Titoli di coda sul chi-fa-cosa, oltre il mansionario e i ruoli. Si scopre un microcosmo complesso, come ricorda Mattia: “Presiedo il settore tecnico dalla pre-agonistica in su e il grosso del mio tempo è dedicato alle questioni legate ai rapporti tra le parti. Il tutto nell’ottica di una gestione programmatica mirata alla crescita del contesto, comprensiva di formazione e informazione necessarie in queste annate. A livello generale nei settori giovanili riteniamo che la rete di rapporti vada ricostruita con pazienza per tornare a ispirare fiducia in tempi brevi a chi vorrebbe entrare nel nostro mondo e da fuori può vedere il calcio come un sistema ‘malato‘”. Simone, dal canto suo, indica la meta: “I ragazzi, di solito iper-protetti e iper-tutelati, devono sentirsi liberi di sbagliare e vanno aiutati a camminare sulle loro gambe man mano che crescono. Il regolamento interno batte sul tasto dei doveri e dei comportamenti: padri e madri non possono non esserne coinvolti, alcuni di loro fanno già parte del team”. Chiosa con Paolo, quello che metaforicamente ha sistemato la scrivania a pelo d’erba per non smettere di sentirne il profumo: “Chiacchierare con chi mi affida i bambini per insegnar loro i rudimenti del gioco è l’approdo quotidiano e naturale del mio mestiere. I più piccoli sono più spensierati, i loro genitori sorridono insieme a loro. L’Azzano intende diventare un punto di riferimento: noi aspettiamo e accogliamo a braccia aperte chiunque voglia iniziare il cammino mano nella mano”.
Troverete la pagina dedicata al settore giovanile dell’AZZANO sul Bergamo & Sport stadio distribuito domenica in occasione di Atalanta-Lecce.Il viaggio nei settori giovanili era iniziato con il LORETO,proseguirà con il Caravaggioe la LEMINE ALMENNO (sempre domenica sul giornale allo stadio), a seguire il focus sul settore giovanile di altre società, per la partita Atalanta-Udinese del 4 marzo.