Robur Siena – AlbinoLeffe 1-1 (0-1)SIENA (4-3-1-2):
Confente 6; Lombardo 6 (17′ st Oukhadda 6), D’Ambrosio 6, Panizzi 6, Migliorelli 6; Icardi 6 (1′ st Campagnacci 7, 26′ st Boateng 5,5), Arrigoni 6,5 (17′ st Gerli 5,5), Vassallo 6; D’Auria 7,5; Guidone 6, Cesarini 6,5. A disp.: Saloni, Sparacello, Romei, Romagnoli, Andreoli, Buschiazzo, Bovo, Argento. All.: Dal Canto 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Abagnale 7; Canestrelli 6,5, Mondonico 6,5, Riva 6,5; Gusu 6, Gonzi 6, Genevier 6,5, Gelli 7, Petrungaro 6; Sibilli 6,5 (32′ st Nichetti 6), Ravasio 5,5 (21′ st Galeandro 5,5). A disp.: Savini, Pagno (p), Quaini, Cori, Sokhna, Bertani, Berbenni. All.: Zaffaroni 6,5.
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore 6 (Pintaudi di Pesaro, Ricciardi di Ancona).
RETI: 19′ pt Sibilli (A), 10′ st D’Auria (S).
Note: serata serena, spettatori 2.357 di cui 386 paganti (21 ospiti) e 1.971 abbonati (incasso complessivo di 15.345 euro). Ammoniti Riva, Mondonico, Nichetti e Migliorelli per gioco scorretto, Gelli per simulazione, Cesarini per fallo di mano. Corner 6-2, recupero 1′ e .
Siena – Sibilli (quinta stagionale, tris in regular season) la apre col gesto acrobatico che vale il biglietto e il settimo risultato utile consecutivo, D’Auria impatta alla voce capolavori balistici e tra Siena e AlbinoLeffe l’1-1 va bene ad ambo le contendenti, divise da 1 punto (40a 39) in piena zona playoff dopo il ventisettesimo turno del girone A di serie C. Nell’infrasettimanale di mercoledì l’ospite a Gorgonzola è la capolista Monza, ormai in B da tempo anche se non ancora per l’aritmetica, mentre per la decima giornata di ritorno si va a Lecco lunedì 2 marzo, in orario serale per la terza di fila.
La cronaca. Inizia in forcing lento la Robur con Migliorelli (6′) a imbeccare il terzo tempo abbondantemente a lato di Cesarini, risolutore all’andata dal dischetto, e la doppia chance D’Auria-Icardi (11′) che sbatte rispettivamente sulla schiena di Canestrelli e su un Riva in recupero che la smorza tra le braccia di Abagnale. Il portiere della Bluceleste in kit rosso-giallo deve invece superarsi al 14′ per togliere la ragnatela dall’angoletto alla sua sinistra battezzato dal limite da Cesarini, all’altezza dell’intersezione sinistra della lunetta con l’area, servito dal compagno fra le linee. Al 19′ il rompighiaccio del napoletano, grazie a controllo e mezza bicicletta nel sette lambendo il legno alto, appena oltre il limite, sull’imbeccata di Gelli in posizione di rifinitore nell’atto di allargarsi verso destra. I bianconeri provano a rispondere con la legnata dritta dalla lunga di D’Auria (23′) e il mancino placido di Guidone sul la di tacco della mezzala destra (poi ala effettiva) in combutta con Arrigoni (25′, tra le braccia dell’estremo bergamasco), mentre da parte seriana si punta al binomio gestione e ripartenze: al 29′ Petrungaro la tocca dentro per l’assistman del gol che spara oltre il montante.
I boys di Zaffaroni, piuttosto, devono guardarsi le spalle dalle occasioni altrui da fermo a tiro d’intervallo, segnatamente la seconda palla generata dal muro difensivo sulla punizione decentrata a sinistra di D’Auria (Lombardo calcia alle stelle, 43′) e il nuovo calcio franco di quest’ultimo alzato in fallo di fondo dal guardiano dei pali (45′). La ripresa s’avvia con Gonzi che chiama in profondità Ravasio (2′) allungandogliela un po’ troppo, ma è alla cinquina cronometrica che potrebbe piovere dal cielo il raddoppio: fallo su Riva poco oltre la metà campo, Mondonico batte il piazzato ma la sfera non si abbassa a sufficienza con Confente uscito lontano dalla porta. All’ottavo, invece, il rischio di beccare il pari s’infrange sul volo di Abagnale (poi caricato dall’altra punta locale nel tentativo fi tap in), aiutato dal palo sul colpo di testa di Guidone accompagnato da Campagnacci dalla sinistra, ma si tratta delle prove generali, perché il fantasista nemico col 20 sulle spalle s’inventa la volée potente, agevolata dalla carambola a mezz’altezza con la faccia interna del sostegno verticale, sempre su cross del nuovo entrato che al ventesimo ci proverà pretenziosamente di suo. Al 14′ Gelli, sul filtrante di Ravasio, cade sul presunto contrasto di D’Ambrosio venendo però sanzionato per simulazione; due schemi da palla inattiva partiti dal piede di Genevier (campanile da sinistra sul portiere al 25′) non sortiscono effetti così come il collo esterno di Cesarini dai venti metri (27′). Non mancano pericoli nel finale: il pareggiatore innesca Panizzi che serve alla fronte imprecisa del suo centravanti (36′) il possibile sorpasso e quindi tenta (37′) l’incrocio girandosi dal centrosinistra degli ultimi sedici metri (a lato) prima di porgerla ancora a Guidone (44′) per la conclusione a mira alzato. In pieno recupero c’è la rovesciata di Gelli riprendendo un suo ammollo rinviato corto e alto da Migliorelli, ma il secondo miracolo della nottata non riesce.