Regione Lombardia avanti a piccoli passi verso il blocco delle attività. L’ordinanza regionale stabilisce che saranno chiusi gli uffici pubblici, gli studi professionali, i cantieri. Vietate inoltre le attività sportive all’aperto, anche se individuali. Un’ordinanza che copia il modello Wuhan (fatto salvo l’attività di fabbriche e industrie, che è “delegata al governo nazionale”). Ottime notizie arrivano da Mattia, quello che tutti consideravano il “paziente-1” di Lodi, ma che paziente-1 non era, visto che oggi abbiamo la certezza che il virus circolava in Lombardia da più settimane senza che nessuno se ne fosse accorto. Il 38enne lodigiano sta bene e all’inizio della prossima settimana dovrebbe essere dimesso. A una gioia, però corrisponde tragicamente un lutto, visto che il papà di Mattia è deceduto nelle ultime ore a causa del coronavirus.
Ecco il dettaglio della nuova ordinanza di Regione Lombardia (valida fino al 15 aprile): “Divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il distanziamento (droplet) – e conseguente ammenda fino a 5mila euro; la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti; la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona; la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza; la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti nella struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza; il fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari; la chiusura dei distributori automatici cosiddetti `h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati; il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente. Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, valgono le prescrizioni su distanziamento degli utenti contenute nelle due ordinanze regionali già in vigore. Resta affidata ai sindaci la valutazione di ampliare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle rispettive esigenze”.
sabato 21 Marzo 2020