Una lettera destinata a innescare la miccia di una sicura deflagrazione. Con conseguenze imprevedibili. Fatto sta che la missiva a a Carlo Tavecchio, presidente del Comitato Regionale Lombardo della Lega Nazionale Dilettanti dal 9 gennaio 2020, che le società del calcio bergamasco stanno facendo girare per raccogliere le firme, equivale alla rottura totale e al disconoscimento delle politiche, definite come distruttive e all’insegna della “tirannia” e del “disservizio”, poste in essere dall’attuale gestione della governance regionale.
Una comunicazione che riportiamo integralmente e che soprattutto fa seguito alle dimissioni in massa della Delegazione di Bergamo presso il CRL: giovedì 11 novembre, infatti, con un gesto senza precedenti si sono dimessi il Capo Delegato Amleto Bertoletti insieme a Giovanni Tormena, Albino Trapletti, Floriano Ruggeri, Pierangelo Vitali e Antonio Maggioni. Alla data e all’ora di pubblicazione di questo articolo hanno aggiunto la firma 47 società soltanto entro i nostri confini provinciali.
“Alla c.a. del Dott. Gabriele Gravina Presidente FIGC, del Dott. Ettore Pellizzari Vice Vicario LND,
del Rag. Carlo Tavecchio Presidente CRL E per conoscenza alla c.a. dei Consiglieri del CRL
Con la presente missiva le scriventi società bergamasche affiliate alla FIGC ed associate alla
Lega Nazionale Dilettanti per il tramite del Comitato Regionale Lombardia, intendono
fermamente esprimere DISSENSO e GRANDE PREOCCUPAZIONE per quanto sta accadendo
nella propria Delegazione e nel calcio dilettantistico regionale.
Dal 9 gennaio scorso, ovvero, all’avvenuta elezione del nuovo Consiglio Regionale guidato dal
Rag. Carlo Tavecchio, tutte le società bergamasche hanno dato allo stesso la possibilità di
condurre il calcio dilettantistico provinciale come ritenuto idoneo, in un clima di sportiva
collaborazione.
Apprendiamo con sconcerto delle dimissioni di quasi tutti i componenti della Delegazione di
Bergamo.
Innumerevoli sono stati gli episodi avvenuti in questi mesi che hanno creato malcontento e
preoccupazione e che tutte noi associate abbiamo attenzionato, vivendo tale circostanza con
nobile silenzio, fino ad oggi.
Oggi, intendiamo fermamente esprimere DISSENSO TOTALE nei confronti dell’operato del
PRESIDENTE TAVECCHIO E DI TUTTO IL CONSIGLIO DIRETTIVO ATTUALMENTE IN CARICA che
provincialmente sta creando notevoli disservizi alle società bergamasche.
Mai avevamo vissuto a Bergamo un clima di tensione, disservizio, tirannia e villania che gli
stessi componenti della delegazione hanno confermato nella loro lettera di dimissioni.
Come mai la Delegazione di Bergamo è gestita da una persona che, non avendo i requisiti per
ricoprire il ruolo ufficialmente, opera per nome e conto del Comitato Regionale Lombardia in
via ufficiosa?
A tutti noi è ben chiaro che nella nostra Provincia si sta perorando un atteggiamento di
distruzione di tutte quelle organizzazioni che per una vita hanno dato lustro al calcio
bergamasco.
Le dimissioni della Delegazione di Bergamo, alla quale noi società rivolgiamo il più sincero
sostegno, sono l’indice chiaro del malcontento generale che in tutta la Regione si è profuso in
questi mesi.
Auspichiamo che le nuove nomine SIANO ASSOLUTA ESPRESSIONE DELLE ASSOCIATE
BERGAMASCHE.
Si intende quindi esercitare ogni più ampio diritto per tentare di porre rimedio immediato allo
sgretolamento del calcio locale al quale da mesi stiamo assistendo, chiedendo di conferire con urgenza e celerità con le più importanti cariche Istituzionali competenti. Bergamo, (data) La Società (X)”.