Con la paura che dà il terzultimo posto in classifica e senza il muro difensivo che di cognome fa Gritti e di nome Matteo, il Ciserano gioca domenica alle 14.30 tra le mura amiche la partita più delicata dei suoi ultimi anni. Stagioni felici di partitoni alla pari con qualsiasi avversario e di salvezze conquistate da un gruppo di ferro, poi, a settembre, il via a un’annata sfortunata, iniziata male nonostante i tanti colpi di grande livello, raddrizzata solo parzialmente dal cambio in panchina con l’arrivo dell’esperto Porrini. La squadra c’è, è buona e gioca anche bene, ha ottime individualità sia tra i suoi giocatori più esperti, che tra i suoi giovani, eppure a volte incappa in clamorosi ko, l’ultimo due settimane fa in casa del Sondrio, un 3-0 con pochissimi rossoblù da salvare. Occorre svoltare anche perché la zona che porta alla salvezza diretta non è così lontana, appena cinque lunghezze che Ghisalberti e compagni devono recuperare alla coppia formata da Villafranca Veronese e Scanzo in questo lungo finale di campionato. C’è da correre, conquistando i tre punti subito, nel derbissimo di questo turno contro un Pontisola che ha davvero pochissimo da chiedere a quel che resta di un 2018-2019 che lo vede a metà del guado dopo ventisei turni, salvo da mesi, ma tagliato fuori dal giro che conta. Così i quindici punti che separano in graduatoria le due bergamasche domenica conteranno poco, tanto faranno le motivazioni degli uomini chiave, Lancini, Torri, Bertazzoli, Ghisalberti e Maspero da una parte, Ientile, Ruggeri, Recino, Ferreira Pinto e Capelli dall’altra. Pronostico che vediamo a favore dei padroni di casa, anche perché mister Curioni dovrà fare a meno per squalifica di una pedina importante come Ghidini.
Ma non c’è solo il derby di Ciserano in questa ventisettesima giornata del Girone B di Serie D. Col roccioso Scanzo dei pimpanti Suardi, Paris, Zambelli e Aranotu che ospita il Sondrio e ha il solo obiettivo di una vittoria per staccare le altre pericolanti, e la Virtus Bergamo che posticipa a mercoledì la sfida con la Caronnese perché il talento Marzupio è al Viareggio con la rappresentativa di categoria, i fari sono puntati sul big match di domenica alle 14.30 a Villa d’Almé.
In una posizione di classifica invidiabile la matricola terribile ospita un Caravaggio a cui manca davvero pochino per passare i restanti due mesi prima delle ferie senza patemi da retrocessione. Giallorossi che vorranno fare bottino pieno anche perché apparsi a Sesto in splendida forma, un 1-1 che ha visto i brembani dominare per lunghi tratti la corazzata di mister Parravicini con tutti i big splendidi splendenti, quindi all’85’ l’immeritata beffa finale col gol beccato nell’unica occasione creata dai milanesi. A spostare gli equilibri della sfida un dubbio di formazione, quello legato alla presenza o meno di Francesco Del Carro, diga insuperabile del Villa Valle, che si è infortunato a Sesto San Giovanni e appena uscito il Villa Valle ha beccato il pari. Quaranta giorni di riposo quelli proposti dal medico, otto dopo il difensore di mister Mussa era già in campo ad allenarsi, troppo importante recuperare per il match della vita contro un Caravaggio che si mangia le mani per averlo ceduto due stagioni fa, addio che ancora divide la piazza biancorossa. Conoscendolo, sappiamo che Del Carro, che il suo allenatore ha recentemente definito il più forte centrale della categoria, farà il possibile, ma pure l’impossibile per esserci. Come detto il Villa Valle è in palla, a Sesto prove super di Gritti, Sala, Tarchini, Valli, Picozzi, Donida e Ferré, oltre alla gara da urlo del già citato Del Carro, il migliore prima dell’uscita per infortunio. Mancherà Mazza, uomo squadra, big fuori fino a stagione dopo essere stato operato alla tibia a fine febbraio. Contro ci sarà il Caravaggio dei soliti noti, tanta qualità tra le linee innescata da quel geniaccio che è Crotti, fantasista e cecchino, autore fin qui di una grandissima stagione.
Matteo Bonfanti