Germania-Argentina 1-0 dopo i tempi supplementari (0-0 al 90′)Germania (4-3-3):

Neuer 6; Lahm 6.5, Boateng 6.5, Hummels 6, Howedes 6; Kramer 5.5 (30’pt Schurrle 6), Schweinsteiger 7, Kroos 6; Ozil 6 (15’sts Mertesacker sv), Klose 6 (43’st Gotze 8), Muller 6.5. A disposizione: Zieler, Weidenfeller, Grosskreutz, Ginter, Durm, Draxler, Podolski. Ct: Loew.
Argentina (4-3-3): Romero 6; Zabaleta 6, Demichelis 6, Garay 6, Rojo 6; Biglia 6, Mascherano 7, Perez 6 (41’st Gago 6); Messi 5.5, Higuain 6 (33’st Palacio 5), Lavezzi 6.5 (1’st Aguero 6). A disposizione: Andujar, Orion, Fernandez, Campagnaro, Basanta, Fernandez, Di Maria, Maxi Rodriguez, Alvarez. Ct: Sabella.
Arbitro: Rizzoli (Ita)
Assistenti: Faverani (Ita), Stefani (Ita)
Reti: 8’sts Gotze (G)
Note: ammoniti Schweinsteiger (G), Howedes (G), Mascherano (A), Aguero (A)
Migliore in campo: Gotze (G)
Stadio: Maracanà di Rio de Janeiro

RIO DE JANEIRO – I tedeschi sono campioni del mondo per la quarta volta nella loro storia. A decidere l’ultima sfida è Gotze con un golasso nel secondo tempo supplementare: grande stop e girata di sinistro a superare l’incolpevole Romero.
Ma dopo una finale del genere vien da dire che il calcio ha regole crudeli perché Germania e Argentina sono davvero le due squadre migliori del pianeta e sono pari, bellissima una, bellissima l’altra con ogni qualità che rende magico il pallone: l’organizzazione, ma anche l’estro, leggasi Muller e Messi, attualmente unici. Fossimo stati noi a capo della Fifa, avremmo introdotto al volo un ex aequo, la Coppa per tutte e due, una bella festa coi popoli uniti e buonanotte ai calciatori. Invece, come detto, la Coppa è stata assegnata.
L’ha meritata la Germania? Sicuramente. Progetto e cammino strepitosi e anche un’ottima prova questa sera al Maracanà (dove, ogni abbonato Sky lo sa, c’è sempre il delirio… ma i brasiliani la mattina non si alzano mai?). Contro la nazionale allenata da Sabella i tedeschi hanno tenuto costantemente il pallino del gioco colpendo un palo, incornata di Howedes a fine primo tempo, e segnando l’unico gol della finalissima, la già raccontata rete di Gotze al 113°.
E’ giusto che l’Argentina faccia piangere un’intera nazione, quella del tango, malinconica già di suo anche perché zeppa di italiani? Assolutamente no. Perché quanto a occasionissime l’albiceleste è stata persino superiore alla Germania. Clamorosi i gol sbagliati da Higuain al 21’, da Messi al 47’ e da Palacio nei supplementari.
Andrà meglio nel 2018 quando Leo sarà trentunenne e magari riuscirà a dimostrare di essere determinante come quando indossa la casacchina del Barcellona. Con l’Argentina è lui, straordinario per la velocità e la classe, ma senza quello che fa in azulgrana: vincere le partite da solo. Con l’albiceleste lo faceva Maradona che è qualcos’altro, il più forte di tutti i tempi.
Matteo Bonfanti

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