“La Delegazione non si occupa di politica, ma di gestione dei campionati, di organizzazione del calcio sul territorio. Ma la Lombardia ha bisogno di un governo”

. Parola di Roberto Mazzoleni, delegato provinciale in carica dallo scorso luglio, nel presentare alla Casa dello Sport di via Monte Gleno il rinnovato staff delle Rappresentative Bergamasche in vista del prossimo Torneo delle Province, destinato indicativamente a prendere il via, con le orobiche teoricamente ancora abbinate a lecchesi e valtellinesi, dal prossimo 10 marzo. C’è una novità a livello di sinergie di club per il mondo Special, annunciata dal responsabile tecnico delle rappresentative maschili Roberto Monaci: “Il 12 febbraio alle 18.30, al Vyll Stadium di Villa d’Almè, il Villa Valle e il Cavernago presenteranno il progetto di una squadra in comune”.

L’altro dirigente giallorosso Mazzoleni ha tenuto a precisare che il suo incarico istituzionale è a termine: “Faccio il Delegato su indicazione del precedente consigliere regionale Gianlauro Bellani e del presidente uscente Sergio Pedrazzini, che come saprete tutti s’è dimesso a ottobre il mese dopo le elezioni che l’avevano confermato ma di fronte a un consiglio regionale tutto di segno opposto. Un vuoto di potere senza precedenti in seguito al quale ho sempre auspicato il dialogo tra le parti per arrivare a un governo che portasse a termine almeno la stagione in corso. Invece a novembre è stato nominato commissario Giancarlo Abete coi vice Christian Mossino e Giulio Ivaldi, che però devono limitarsi all’attività ordinaria”.

“A pagare lo stallo sono state le realtà territoriali – rimarca Mazzoleni -. Non c’è più il consigliere regionale della provincia, che è l’uomo di raccordo con la presidenza. Torniamo quindi a una fase di campagna elettorale: nella prima metà del mese di marzo si rifaranno le elezioni per il consiglio regionale della Lombardia. Ci saranno ancora almeno due candidati. Chiunque vinca, è fondamentale che il calcio torni ad avere un governo. I compiti della delegazione non sono politici, ma organizzativi, volti a garantire la regolarità dei campionati e la tutela delle associazioni sportive tesserate”. “A presidente e consiglio regionale eletti rassegnerò le dimissioni, perché la delegazione svolge le sue regolari e necessarie funzioni secondo il criterio della continuità – conclude il Delegato in carica -. La Delegazione è una squadra di persone quotidianamente al lavoro in ufficio, un dipendente, Mirco (Regonesi), e i volontari Antonio (Maggioni), Pierangelo (Vitali), Floriano (Ruggeri), Giovanni (Tormena) e Beppe (Fossati, il sostituto Giudice Sportivo; ci sono anche il vice delegato e responsabile del femminile Claudio Allievi, il responsabile della rappresentativa maschile Enrico Bonacina, Mattia Borali, Marzio Lugnan, Mauro Pagani ed Enrico Ghsilandi, NdR). Arbitri e giudici sportivi sono indipendenti. Abbiamo esaminato con loro le sanzioni eclatanti nella prima parte di stagione: 12-13 fatti importanti su cui la mano del giudice sportivo è stata pesante. Pochi, tutto sommato. Ricordiamo che il giudice assume decisioni sulla base dei referti: da mettere in evidenza per stigmatizzarli non sono provvedimenti di squalifica e sanzioni pecuniarie, per esempio per le risse, bensì i comportamenti antiregolamentari in sé. Sono da combattere e correggere. Il calcio provinciale va riportato alla sua essenza”.

Monaci, da rappresentante delle rappresentative maschili, ne ha illustrato le componenti dirigenziali e tecniche: “Vogliamo ripetere il lavoro importante del 2024. Si richiede un impegno di 5-6 mesi tra selezioni, allenamenti e organizzazione: siamo stati quasi impeccabili e abbiamo cercato di arrivare il più in là possibile, l’obiettivo anche di quest’anno. Qualche aggiunta negli staff c’è, ma nel segno della continuità. Bergamo s’è distinta sul piano sportivo ed è la delegazione regionale più importante: se così non fosse, non riceveremmo su tutti i campi attestati di stima dagli addetti ai lavori”. Spazio ai nomi degli attori protagonisti di scouting, lavoro sul campo e tornei: “I responsabili tecnici, o meglio i dirigenti responsabili, sono Alberto Vanoncini per l’Under 17, ragazzi del 2009 con qualche 2010, e Sandro Gibellini per l’Under 15, i 2010-2011. Per gli Allievi Ivan Santinelli è team manager, l’accompagnatore ufficiale Paolo Grazzini, l’allenatore Piersandro Mazzoleni, il vice Matteo Musitelli e il preparatore dei portieri Paolo Giavazzi in comune cogli Under 15. Per i Giovanissimi, invece, il mister è il confermatissimo Giorgio Gigli, con Angelo Zanetti team manager, Giacomo De Vignani accompagnatore e il responsabile sanitario il dottor Davide Mazzoleni. Enrico Bonacina è il responsabile dirigenziale delle Rappresentative”.

Claudio Allievi, indicato da più parti come prossimo candidato made in BG alle regionali, da responsabile organizzativo, presenta invece le due Rappresentative femminili. “Veniamo dal torneo vinto l’anno scorso. Sono rimaste Susy Milesi ad allenare l’Under 15, mentre l’Under 17 è affidata a Saverio Di Lernia. Il preparatore dei portieri è quello del Monza, Germano Zambelli, mentre Odette Milesi conferma l’impegno come accompagnatrice e team manager. Rispetto al maschile il lavoro di selezione è più limitato, il 30-35 per cento del loro bacino d’utenza, ma lo scopo finale è identico, fare bene dando visibilità alle atlete. Contiamo su due tecnici patentati Uefa B: l’Under 17 è una categoria sperimentale, copriamo soltanto il Torneo di Scanzo e il Mazza di Treviglio”.

Il referente responsabile della Rappresentativa Special, “ragazzi con difficoltà motorie, psichiche e relazionali, non disabili, qualcosa di impagabile per passione e impegno” come ribadisce il Delegato Mazzoleni, è il dirigente di lungo corso del nostro calcio, Claudio Tuttavilla. “Ci siamo dati l’impegno di fare da traino per arrivare a un Torneo delle Provincie anche per gli Special. Porto con me la perdurante esperienza in tutti i ruoli dirigenziali nel Cavernago, di cui ora faccio il direttore tecnico dopo esserne stato presidente per un settennio. L’idea della squadra provinciale Special è tutta degli allora consigliere regionale e delegato provinciale, Gianlauro Bellani e Nicola Radici. Quello che rende gli Special speciali, al netto dell’obiettivo dell’inclusione e della dedizione che sanno mettere in tutto quello che fanno, è che sul tema la Delegazione ha trovato la collaborazione del CSI di Bergamo”. Radici solide affidate alle cure di professionisti: “Andiamo a braccetto dal settembre del 2023 e da quel campionato attingiamo per la Rappresentativa, attualmente di dieci ragazzo e una ragazza. A marzo 2024 risalgono le prime convocazioni con gli allenamenti, al ritmo di uno al mese nella tensostruttura di Cavernago. Lo staff competente comprende due allenatori con esperienza nel ramo, Emy Ghilardi e il suo vice Willy Windegger, col supporto dell’educatore professionale Mauro Lucente. Vogliamo assolutamente ripetere l’esperienza stupenda insieme alle famiglie del Torneo Quarenghi a fine agosto. Ci saranno altre amichevoli e le esperienze già fatte anche con squadre di normodotati, perché inclusione significa giocare non soltanto tra Special, come la partita contro il femminile a 5 seguita dal pranzo tutti insieme. L’aggregazione alla base del progetto ne fa un’esperienza formativa sotto l’aspetto sportivo e umano, che ci gratifica della bellezza e dalla gioia di avere a che fare con questi ragazzi: i loro allenamenti mi emozionano, dedizione e passione sono totali ed encomiabili”.

E gli obiettivi per il 2025? Tocca ai dirigenti responsabili e ai mister. “Ringraziando Monaci e Mazzoleni per la conferma, il programma è simile al 2024. Tra i traguardi raggiunti, rimarco che i selezionati in questi tre anni, sia Giovanissimi che Allievi, sono approdati tutti a campionati regionali – osserva Alberto Vanoncini, dirigente responsabile dell’Under 17 -. Il lavoro consiste in cinque selezioni da gennaio e, da mercoledì prossimo, la fase delle amichevoli da aprire col Ponte San Pietro a Brembate Sopra alle ore 15 e successivamente con altri avversari gravitanti nel campionato regionale. Il lavoro coinvolge circa 1400 ragazzi tra Allievi provinciali e Juniores regionali: da lì ne viene selezionata una ventina. Prometto di ritirarmi dopo l’eventuale vittoria al Torneo delle Province: nel 2024 ai quarti uscimmo solo ai rigori”. Chiaro e limpido anche Sandro Gibellini, dirigente dell’Under 15: “Visionare 60 squadre d’inverno da solo non è un compito semplice. La semifinale persa ai rigori l’anno scorso brucia ancora: la Delegazione ci ha confermati e l’obiettivo è vincere. Grazie in anticipo ai miei collaboratori, specie mister Gigli che è un fenomeno. I ragazzi che vengono, vengono volentieri. Mi piange il cuore doverne lasciare a casa”.

“L’anno scorso con Bellani e Radici è stato quello dell’ organizzazione delle rappresentative femminili, un movimento partito tutto da Bergamo col progressivo coinvolgimento delle altre province – precisa l’allenatrice delle Under 15 Susy Milesi -. Tra selezione e tornei da disputare prima del Torneo delle Province a marzo, torniamo in campo con la stessa motivazione. Lo scopo del nostro lavoro è di facilitare l’ulteriore espansione del calcio femminile nella Bergamasca e a livello regionale. Stavolta, nello specifico, dare visibilità alle ragazze e specialmente al portiere (Ilaria Zilioli, 2009, NdR) che gioca nella Primavera del Sassuolo. Spero di vedere più province coinvolte, sintomo di crescita. L’annata delle giocatrici è cambiata, ci sono le 2010 con qualche 2011: faremo del nostro meglio”. Piersandro Mazzoleni, mister degli Allievi: Vanoncini mi ha chiamato dicendo che dobbiamo vincere. Il lavoro è molto buono e i ragazzi sono di buon livello, cerchiamo come sempre di fare una squadra da un buon gruppo”. Chiosa con L’Under 15 Gigli: “Si vuole rifare lo stesso percorso con l’impegno immutato di sempre. Forse stavolta siamo favoriti, per la legge dei grandi numeri. La selezione dei ragazzi in sé è il compito da svolgere con più attenzione”. “Sono tre anni che non perdiamo una partita eppure non vinciamo niente”, i titoli di coda di Bonacina. Trofei in bacheca e governo regionale di un calcio che ne è orfano: Bergamo ci crede, il buon Enrico in primis: “Il ringraziamento va ai presidenti delle società, ai responsabili dei settori giovanili per la disponibilità a mandarci i ragazzi tutte le settimane e ai genitori che ce li portano in orario di lavoro. Sappiamo fare squadra, eccome”.
Simone Fornoni