“Gianluca Scamacca, il nuovo Haaland del calcio italiano”
: così titolavano i giornali nel 2021, parole che sembravano preannunciare una carriera straordinaria per Gianluca Scamacca, giovane ventiduenne nato e cresciuto a Roma, che all’epoca si distingueva come bomber del Genoa.
Il suo ingresso nella massima serie italiana è stato promettente: 26 presenze e 8 gol, contribuendo significativamente alla sorprendente undicesima posizione ottenuta dal Genoa in quel campionato. Successivamente, Scamacca tornò al Sassuolo, la squadra che lo aveva precedentemente mandato in prestito al club ligure. In trentasei partite segnò ben sedici gol, confermando il suo talento e attirando l’attenzione del mercato estivo. Alla fine, fu il West Ham a metterlo sotto contratto per una cifra considerevole: 36 milioni più 6 di bonus, segnando così la cessione più onerosa nella storia del Sassuolo. Tuttavia, l’esperienza inglese di Scamacca è stata turbolenta a causa di problemi fisici che lo hanno costretto a un intervento chirurgico al ginocchio destro, limitando la sua partecipazione e influendo sul suo rendimento.
Nella scorsa estate Scamacca ha fatto il suo ingresso nell’Atalanta con l’obiettivo di ritrovare continuità e impiego. Nonostante le prospettive promettenti, la sua esperienza con la squadra bergamasca non ha al momento soddisfatto completamente le aspettative. Sei gol e tre assist in 19 partite giocate nel campionato nazionale, sette gol in 25 presenze contando anche le coppe europee, questi i numeri di Scamacca nella sua esperienza atalantina. Il suo rendimento è stato altalenante e le ultime prestazioni non hanno soddisfatto le aspettative.
L’ingresso in campo durante la partita contro il Milan il 25 febbraio ha evidenziato la sua mancanza di impatto e la sua performance sottotono, suggerendo che potrebbe essere in un periodo di calo di forma, forse più di natura mentale che fisica. Ennesima conferma l’abbiamo avuta mercoledì scorso quando Gasperini ha deciso di far partire dalla panchina l’attaccante contro l’Inter. Scamacca non è nemmeno subentrato nel corso della partita. I motivi di queste prestazioni così sottotono sono ancora oggi un rebus per la società bergamasca, che sicuramente si aspettava molto di più da questo giocatore, dopo averlo pagato 25 milioni durante lo scorso mercato estivo, stracciando la concorrenza dell’Inter.
Negli ultimi giorni anche Gasperini si è esposto con questi termini riguardo le prestazioni di Scamacca: “Si comporta benissimo e lavora tanto, non c’è nessun problema Scamacca. L’unico problema è considerare Scamacca un grande campione, oggi non è possibile. Sta lavorando come tanti per diventarlo, però è un ragazzo molto positivo”.
Bisogna davvero abbassare le aspettative su questo ragazzo? Questa sembra la strategia utilizzata finora dall’allenatore bergamasco, che ha più volte difeso il centravanti negli ultimi mesi. Il che non significa però protezione assoluta, ma sicuramente da meritare. Ha continuato così durante l’ultima intervista Gasperini: “I numeri dicono che i suoi 7 gol li ha segnati tutti partendo dall’inizio”. In realtà se è vero che i gol li ha trovati solamente quando è partito tra gli undici titolari, è anche vero ribadire che non tutte le volte che lo è stato ha fatto bene, sottolineando ancora una volta il suo percorso altalenante durante questa stagione.
Queste le parole di Scamacca in un’intervista qualche hanno fa: “Mi ispiro a Ibrahimovic, ma il mio mito è Totti: la mia prima maglia è stata quella della Roma con la scritta Barilla, poi quella dello scudetto con il nome Batistuta: sognavo di essere lui”. Chissà se un giorno riuscirà a esaudire il suo sogno, quello di essere uno dei grandi, uno che incide nelle partite, e uno di cui la gente non scorderà mai il nome, proprio come quello dei suoi eroi.
Luca Scala