Monza – AlbinoLeffe 1-1 (0-1)
MONZA (4-3-1-2):

 Guarna 6; Caverzasi 5,5, Negro 5,5, Riva 6 (1’ st Adorni 6,5), Origlio 5,5 (1’ st Tentardini 6,5); Barba 6, Galli 6 (33’ st Giorno sv), Palesi 5,5 (21’ st Ceccarelli 6,5); D’Errico (cap.) 6,5; Reginaldo 7, Cori 5 (33’ st Tomaselli sv). A disp.: Sommariva, Cavaliere (p), Brero, Jefferson, Iocolano. All.: Brocchi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 7; Gusu 6, Mondonico 6,5, Stefanelli 6; Gonzi 6,5, Agnello 6,5, Romizi 6, Giorgione (cap.) 6 (45’ st Galeandro sv), Gelli 6,5 (30’ st Ruffini 6); Sibilli 6; Kouko 7 (44’ st Nichetti sv). A disp.: Cortinovis, Athanasiou (p), Micheli, Sbaffo, Ravasio, Coppola, Sabotic. All.: Marcolini 6.
Arbitro: Maria Marotta di Sapri 6 (Magri di Imperia, Bonomo di Milano).
RETI: 34’ pt Kouko (A), 25’ st Reginaldo (M).
Note: omaggio floreale del capitano di casa D’Errico nel ventennale della morte di Davide Pieri, sotto la curva del “Brianteo” dedicatagli. Ammoniti Negro, Adorni e Romizi per gioco scorretto, Coser per proteste. Allontanato il team manager Ivano Peracchi (A) per proteste al 46′ st. Corner 9-1, recupero 1’ e 3’.

Monza – Non si vinceva da quell’unica volta del 18 novembre, bottino pieno all’inglese a Bergamo col Renate? Pronti: l’AlbinoLeffe (nella foto, il presidente Gianfranco Andreoletti) del nuovo corso Marcolini, inaspettatamente avanti sul Monza berlusconiano nel Saturday Night, abbassa il baricentro al rientro dal tunnel fino a beccare l’1-1 gettando alle ortiche l’occasionissima per il primo successo corsaro. Tre punti sarebbero serviti anche al morale, uno soltanto appesantisce una classifica già deficitaria: sempre ultimo posto, a 13, meno 2 dalla Giana e dalle Pantere che devono però disputare domenica il diciassettesimo turno del girone B di serie C.

Il primo pericolo è di marca seriana, da fermo visto il muro contro muro all’insegna del tatticismo che a lungo rende asfittica la manovra: è il 13’ quando Agnello trasforma la punizione quasi da 30 metri nello scavetto per la volée di Mondonico appena dentro l’area, con Guarna a difendere il palo di competenza senza trattenere la sfera. La risposta brianzola si fa attendere giusto una decina di cronometro: Origlio innesca la combinazione Reginaldo-Barba-D’Errico comprensiva di radente dal lato corto e rigore in movimento da posizione arretrata che consente a Coser una presa non affannosa. Tutt’altro al 27’, un volo di pugno sul cross a rientrare di Origlio dall’out destro su piazzato susseguente al contatto Stefanelli-Barba. Nemmeno un giro di lancetta e il difensore deve allungare la gamba per stoppare Reginaldo, pescato bene dal lancio da metà del capitano locale. Un’ulteriore cinquina ed ecco il vantaggio bluceleste, invero un po’ rocambolesco. Perché Kouko, il raddoppiatore (Ruffini l’apripista) della vittoria alla dodicesima, si trova per caso a deviare in spaccata davanti all’area piccola il fendente di Gelli, sulla seconda palla concessa dalla difesa biancorossa sugli sviluppi del traversone di Gonzi non intercettato di testa da Sibilli, colui che ne aveva imbeccato la discesa a destra.

La ripresa si apre col doppio rischio del calcio franco di D’Errico quasi dall’out smanacciato dal veterano di Leffe e del sinistro del brasiliano ex Parma fuori bersaglio. Il forcing dei Brocchi-boys è incessante, a immolarsi per chiudere la strada a Tentardini (7’, sinistro dritto in faccia) e Cori (10’) in combinazione col compagno di reparto sono rispettivamente Agnello e Mondonico, poi il sudamericano nel provare a pescare il suo centravanti costringe Coser (12’) ad alzare sopra il montante. Si va verso il quarto d’ora e a bersagliare dalla distanza il numero 22 bergamasco stavolta è Palesi. Al 19’ Gonzi scappa a Tentardini in ripartenza ammollandola per Sibilli che manca il controllo, ma in fase di non possesso è una sofferenza continua. Al 23’ Ceccarelli sfiora il pari direttamente dalla bandierina destra, in capo a due minuti ci riesce il Puma dalla destra del rettangolino fronte porta infilando la zampata di prima tra Stefanelli e Gusu sul crossetto di Adorni. Mica finisce qui. D’Errico (35’) riceve da sinistra scaricando centralmente, l’offside vanifica il tocco nel sacco di Ruffini imbeccato da Sibilli (37’), Giorgione ne fa una giusta spezzando la catena Ceccarelli-Reginaldo e Coser abbassa la saracinesca sulla punizione al laser dell’hombre do Brasil. Virtus Verona (22 dicembre, 14.30: attualmente a più 3) in casa e Vicenza (14.30) a Santo Stefano le ultime due tappe del girone d’andata. Ma schiodarsi dal fondo in attesa del 2019 è una chimera.

S.F.