Matti un posto a Zingonia e un altro a tavola, il messaggio d’esordio per ora solo davanti alle telecamere: “Mi piace mangiare quello che piace a tutti: la verdura, l’insalata, il riso e la pasta”. In attesa del tocco di originalità sul campo, il neo nerazzurro Viktor Kovalenko ce la mette nel presentarsi ai canali ufficiali, stretta di mano con il guru di mercato Giovanni Sartori, maglia numero 20 in bella mostra e soprattutto una sponsorizzazione eccellente: “Ruslan Malinovskyi(lo chiama ‘Malina’, NdR) mi ha sempre parlato in termini positivi di Bergamo, dell’Atalanta, di com’è qua, delle condizioni – recitano i sottotitoli della prima intervista resa nella lingua natìa ai canali ufficiali del club -. La città è molto bella e tranquilla: mi aspettavo di arrivare in anticipo, lo volevo davvero e sono felice che sia successo”.
Il jolly ucraino del centrocampo, uscito anzitempo dal contratto con lo Shakhtar originariamente in scadenza il 30 giugno prossimo, si rivolge direttamente ai tifosi: “Vi aspetto allo stadio, sperando che questa situazione finisca presto. So che è un pubblico appassionato e che segue molto la squadra. Non vedo l’ora di vedere i tifosi”. Kovalenko, che col Colonnello oltre al posto in Nazionale spartisce anche l’agenzia di procuratori (la ProStar di Vadim Shabii, l’agente è Sergey Serebrennikov), ha un modo davvero singolare di descriversi e concepire il calcio: “Il mio sogno di bambino che si sta realizzando, al di fuori del pallone non saprei che cosa fare. Come sono come giocatore? Spetta agli allenatori deciderlo e dirlo. Sono un uomo grato, aperto e sorridente: per me è un’esperienza nuova, sono felice di compiere gli anni proprio qua (a San Valentino saranno 25, NdR). Ricordo la prima partita e sicuramente la seconda nel girone di Champions da avversario: la prima l’abbiamo vinta, la seconda persa…”.