Forse difesa a quattro, sicuramente contro-turnover da coppa a campionato semitotale. L’Atalanta che si presenterà lunedì al cospetto della Salernitana nel posticipo della trentacinquesima giornata cambierà verosimilmente nove undicesimi della formazione titolare rispetto alla semifinale d’andata di Europa League a Marsiglia, costata a Sead Kolasinac il flessore sinistro dopo un quarto d’ora e alla difesa, già priva di Rafael Toloi, la solita coperta corta.

Se il brasiliano rientrerà poco prima del finale di stagione dalla lesione alla giunzione muscolo tendinea al bicipite femorale destro, rimediata due domeniche or sono a Monza al pari di quella al soleo del polpaccio destro per il laterale Emil Holm, per il mancino bosgnacco di padre montenegrino nato a Karlsruhe e cresciuto a Gelsenkirchen nel cuore della Ruhr si profila il temutissimo stiramento. Entro sabato sera o domenica mattina gli esami strumentali; intanto, terapie insieme ai due lungodegenti alla ripresa mattutina a Zingonia dopo il rientro a Orio al Serio alle due del mattino.

Rientra Hien, squalificato nella competizione Uefa, con conferma di Scalvini davanti a Carnesecchi, che riprende il posto a Musso. L’alternativa è l’arretramento dei due esterni utilizzando quindi soltanto due centrali di ruolo. Bonfanti ha molte più chances di uno Djimsiti stremato. Adopo è in ballottaggio con Ederson per sostituire De Roon in mediana accanto a Pasalic, proprio il cambio di Kolasinac alle Bocche del Rodano e, dalla cintola in su, ci saranno Miranchuk, Lookman e Touré per Koopmeiners, De Ketelaere e Scamacca. Ci sono i diffidati da gestire in vista del successivo appuntamento con la Roma il 12 maggio che può valere il sorpasso al quinto posto: Hateboer, lo stesso Kolasinac, Koopmeiners e Lookman. Solo due di loro saranno rischiati, il pendolino di Beerta e l’anglo-nigeriano.