Liverpool
– “Un allenatore deve vivere la società e la squadra creando una cultura. Gasperini e io siamo alla guida delle rispettive squadre da tanto tempo: io lascio a fine stagione, lui una cultura la sta imponendo tuttora. L’Atalanta è una squadra super organizzata”. Alla vigilia del quarto di finale di Europa League ad Anfield, Jurgen Klopp elogia il collega nerazzurro: “I giocatori di adesso sono un po’ cambiati e hanno caratteristiche diverse rispetto a quando ci incontrammo nel 2020 nel girone di Champions League (0-5 a Bergamo, 2-0 nerazzurro a Liverpool, NdR). Guardiola dice che è come andare dal dentista? Sono d’accordo: hanno cambiato modo di difendere, ma davanti restano sempre pericolosi”, il giudizio del tecnico del Liverpool.
“Sarà una partita molto aperta, io mi aspetto solo di vincere e poi di passare il turno, non a vincere il trofeo. Bisogna onorare l’impegno, a prescindere dallo sciopero delle bandiere per i prezzi troppo alti di cui ho appreso: l’importante è che ci siano le persone, a Bergamo nel novembre 2020 purtroppo non c’era il pubblico e giovedì sarà invece una festa di pubblico”, ha proseguito l’allenatore tedesco.
Bergamo e l’Atalanta sono un’occasione per parlare dell’Italia, nei termini di un possibile sbocco professionale. “Io allenare lì? Si tratta di un Paese di cui conosco soltanto il cibo – sorride Klopp -. Non so, venite a chiedermelo di nuovo tra un annetto. So solo che l’Atalanta è una grande società e una squadra super organizzata con un allenatore che continua a creare una cultura”. Prima di lui, la mezzala Harvey Elliott: “Bisogna difendere bene contro una squadra che attacca con decisione. Sarà una sfida difficile, ma vogliamo l’Europa League per salutare degnamente il mister”.