Bergamo Basket 2014 – Rucker San Vendemiano 75-67 (19-14, 41-25, 54-52)
BB14: Simoncelli 4 (1/1, 0/5, 2/4, 7 ass., 2 rec.), Isotta 18 (3/8, 3/4, 3/4, 12 r., 6 rec.), Sodero 17 (2/4, 2/8, 7/7, 5 ass.), Genovese 18 (5/8, 1/4, 5/6, 5 r.), Manenti 11 (4/5, 1/1, 6 r.); Mora, M. Cagliani (0/2 da 3), Rota 7 (0/2, 2/3, 1/2, 5 r.), Caridi (0/1, 0/2 tl, 1 fs, 1 r.), Cane (0/1, 2 r.); N.E. Piccinni, Morelli. Coach: Gabriele Ghirelli. Tiri liberi: 18 / 25 – Rimbalzi: 38 7 + 31 (Nicolo Isotta 12) – Assist: 14 (Alexander Simoncelli 7)
RUCKER: Sanguinetti 6 (0/2, 2/8, 3 ass.), Baldini 10 (1/5, 1/3, 5/5, 5 r.), Nicoli 4 (0/1, 1/4, 1/1), Hadzic 3 (0/4, 1/6), Vedovato 19 (8/16, 3/9 tl, 11 r.); Palermo 12 (2/5, 1/1, 5/6, 6 r., 4 ass.), Dieng 12 (2/3, 2/7, 2/2, 6 r.), Sackey 1 (0/1, 1/2 tl); N.E. Colombo, Gatti. Coach: Marco Mian. Tiri liberi: 17 / 25 – Rimbalzi: 29 14 + 15 (Jacopo Vedovato 11) – Assist: 12 (Matteo Palermo 4)
Arbitri: Agnese di Barano d’Ischia e Procida di San Cipriano Picentino.
Note: parziali 19-14, 22-11, 13-27, 21-15. Timeout 5’29” R (12-4), 16’26” B (29-22), 18’21” R (37-23), 19’56” R (41-25), 25’17” B (48-39), 33’20” R (62-57), 38’04” R (71-62). Fallo tecnico: Genovese 29’56” (54-48), panchina B 31’55” (55-56). Antisportivo: Vedovato 22’17” (45-29), Simoncelli 23’41” (48-31). Uscito per 5 falli: Manenti 38’15” (71-62).
Da goleada a punto a punto all’improvviso, ma la BB14 azzecca il tris lo stesso battendo San Vendemiano dopo aver regolato Reggio Calabria e detronizzato Mestre. Il ritorno di fiamma avversario nel terzo quarto non impedisce alla rotazione giallonera di toccare i 20 punti in regular season quando restano Desio e Crema (vittoriosa a tavolino, la Viola ha rinunciato alla trasferta) con la matematica a dover dire ancora la sua. L’impresa vera è stata neutralizzare il pericoloso pacchetto esterni per tre quarti di una gara condotta quasi sempre da cima a fondo.
Manenti apre le danze cadendo all’indietro su allungo di Simoncelli, mentre gli ospiti spadellano dentro e fuori, e Genovese imbuca il rimbalzo offensivo sul primo tentativo dalla lunga del suo regista (3′). A insaccare da lì ci pensa Isotta (7-2, 4′), al break il pick’n’roll con Sodero che consente al centro di Arcene di raddoppiare il tabellino personale a 5’30” dal cambio cronometrico. Di là ci prende solo il pivot-capitano, ma il numero 17 è ispirato anche in uscita dal pitturato costringendo Mian alla sospensione con 8 lunghezze da recuperare. Il gap a decina mancato da Isotta con un cambio di mano di troppo diventa un assist involontario per l’inchiodata di Vedovato. Lo step back dall’angolo di Genovese precede la bomba dell’ex di turno Dieng (14-9, 7’30”). La new entry Palermo la tiene a contatto da dove vale dispari, imitato subito dall’ala trapanese dal mezzo angolo per la cinquina individuale in due possessi.
Baldini la riavvicina dalla lunetta e Palermo al rientro in campo attaccando il ferro (19-16, 1′) per la replica di Isotta spazzando via la difesa ad ancate prepotenti. Il mezzo lungo altrui nativo di Ponte San Pietro è bravo a guadagnarsi la pagnotta dalla carità, ma lo svizzero in guardia per Bergamo ne imbrocca una seconda dal divano (24-18, 3’45”) accoppiandoci un’entrata decisa che lo proietta alla doppia cifra per primo. Tra i portacolori della Marca, sulla terza palla concessa, si sblocca anche il play Sanguinetti dalla distanza per il 26-21 a metà del guado del secondo quarto, complice il tagliafuori malfunzionante sul cattura-tabelloni Vedovato che di suo mette però solo un libero. Dall’angolo destro si schioda anche Rota, a riposo allo start. La decina di vantaggio coincide con lo sblocco del pistolero Sodero (32-22) a un tris dall’intervallo. Repetita iuvant e Guly estrae dal fodero anche il massimo vantaggio (37-23) un giro di lancetta più tardi con bomba e floater. Divario prontamente allungato da Genovese (11 punti e cento per cento dalla linea) fino al 41-25 a venti secondi dalla sirena corta.
Al rientro dal tunnel si scava fino al più 19 (48-29) col jump del piemontese di casa nello spot di “3” (3’20”). Tra gli avversari a parte Vedovato paiono non accendersi bocche da fuoco. Dieng, prima di indurre Ghirelli al timeout, triplizza (48-36, 4’29”) con Cane a commettere l’ingenuità di spingere il top scorer nemico (1/2 dalla lunetta). Il parziale a sfavore tocca nondimeno il 13 con la bomba di Baldini a tre minuti e mezzo dall’ultima passerella. Tre minuti di digiuno saziati dalla coppia di personali di Sodero per il cinquanta locale, mentre Genovese col fade-away ritrova la vena ingaggiando il duello con Sackey. Nicoli si sveglia da tre, Sanguinetti la piazza da 9 metri ed è tutto da rifare (54-52). Allo start del quarto periodo arriva l’ovvio pareggio a quota 54 di Palermo, seguito dal primo vantaggio Rucker di Dieng e da un tecnico alla panchina. Isotta la rimette avanti (58-57, 3’20”) su un monumentale scarico di Genovese dopo il rimbalzo d’attacco aggiungendoci i personali, poi in transizione Sodero libera Manenti per l’appoggio al cristallo del più 5. Hadzic fa il pompiere sui bollenti spiriti orobici, ancora il piemontese sfrutta la chance tripla da dove vale 1. Nella guerra di nervi serve il polso freddo quando si prendono mazzate sulle braccia, anche se la palla scotta (Genovese da 1, 67-62 a più di 3′ dal gong). Niente paura, perché un enorme Guly la regala a Manenti per il 69-62 a 2’30 dalla sirena e Simoncelli la chiude virtualmente subito dopo. Poker di Baldini quando mancano sessanta secondi, ma Rota insacca la berta decisiva sul filo dei 24”.