La domanda che mi viene posta in modo più frequente: “Qual è il miglior momento per investire?”.
La mia risposta è sempre la stessa: “Adesso!”.
Per il nostro benessere finanziario è importante ricoprire il ruolo non solo di consumatori, ma anche di risparmiatori, ed infine di investitori. Il nostro futuro finanziario dipende da questo. “Investire è un po’ come aspettare che la vernice si asciughi o che l’erba cresca. Se cercate emozioni, prendete 800 dollari e andate a Las Vegas” (Paul Samuelson, premio Nobel per l’Economia).
Questo è un concetto utilissimo per tutti, investitori e addetti a lavori.
Agli investitori per restare sulla strada che li porti al loro obiettivo.
Agli addetti ai lavori perché guardare i mercati tutti i giorni, o subirne l’emotività, non è di alcun aiuto.
In questi mesi ho visto consulenti finanziari traballare emotivamente molto più dei clienti.
Ecco perché il concetto vale per tutti (me compreso).
Tanto, come condiviso dal prof. Bertelli, dell’Università di Siena, “il mercato tentenna, oscilla, traballa ma col tempo cresce”.
Lo vediamo benissimo anche nel grafico dell’indice azionario mondiale di riferimento che comprende anche la crisi del 2008.
“Eh ma questa volta è diverso”, vero?
Per il nostro benessere finanziario è importante ricoprire il ruolo non solo di consumatori, ma anche di risparmiatori, ed infine di investitori. Il nostro futuro finanziario dipende da questo.
Una volta diventati investitori, infatti, il passo successivo è proprio quello di diventare investitori efficienti.
L’investitore efficiente diversifica il proprio investimento, i cacciatori di titoli lo concentrano, alla ricerca del Santo Graal e dell’arca perduta, proprio come Indiana Jones.
Calma e gesso 😉
Simone Pontiggia