Fabrizio Carcano
Prima del calcio, del risultato, della sconfitta, stavolta c’è altro di cui parlare.
E Gian Piero Gasperini stavolta non le manda a dire a nessuno.
Offeso dai cori rivolti contro di lui, con quel ‘Gasperini figlio di p…’ scandito non dalla solita minoranza di imbecilli in curva, con cappucci e sciarpe coprire il viso, ma anche e soprattutto dalla tribuna centrale.
“Io non ho mai insultato nessuno, ‘figlio di puttana’ è piuttosto pesante. Mia madre ha fatto una guerra per garantire la libertà di parola a questi deficienti. Forse i figli di puttana sono loro: un problema di maleducazione e cafonaggine”, sbotta Gasp.
Che ha ragione da vendere.
Perché quei cori li aveva sentiti anche a dicembre a Marassi, da parte della curva doriana, e sabato sera al Meazza, da parte della curva interista.
Brutta pagina per il pubblico fiorentino.
Ma Gasperini sportivamente si complimenta con la Fiorentina per la vittoria.
“Hanno meritato, hanno messo più energie di noi nel finale. La squadra mi sembrava affaticata dopo la partita di San Siro, ma nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di vincere la partita, ma la Fiorentina aveva più energie di noi. Abbiamo ballato un po’ nel primo tempo, ma la partita di Caldara è stata positiva. Abbiamo comunque avuto le nostre opportunità, alcune clamorose. Pensavamo di poter vincere, ma avevamo poche energie, la Fiorentina ha voluto vincere di più. La Fiorentina ha fatto bene: ha giocato con più energia di noi. Dobbiamo riflettere su questo ko e sulle opportunità che sono state sbagliate. Sicuramente quando siamo rimasti in dieci pensavamo con i supplementari vicini di portare il match a casa”.
Eliminazione che fa male.
Ma Gasperini non rimprovera nulla ai suoi: “La squadra mi sembrava affaticata, non ha recuperato dopo Milano. Andavamo qualche marcia sotto, e nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di vincere, ma la Fiorentina aveva più energie di noi. Nel primo tempo abbiamo un po’ ballato dietro. Uscire in questo modo ci dispiace, avevamo creato i presupposti per superare il turno anche in una giornata di difficoltà”.
Chiosa sulla prestazione positiva è incoraggiante del rientrante Mattia Caldara.
“Non gioca da tanto, l’ultima in campionato l’aveva fatta con noi. Si allena da due mesi, l’ho visto bene e oggi ha fatto una buona partita, pur nelle difficoltà della squadra. Credevo fosse più indietro, non giocava da tanto tempo. È un giocatore che si allena da due mesi, l’ho visto bene in questi giorni e anche oggi, nonostante qualche difficoltà della squadra”.